Unepic – Recensione VGN

Da qualche anno a questa parte il mercato dei videogiochi, partito come business abbastanza “di nicchia” e con un giro di soldi modesto, ha avuto quello che si definisce un vero e proprio boom, arrivando a competere con il ben più anziano mercato dell’intrattenimento cinematografico. L’esempio più eclatante, in tal senso, sono i 265 milioni di dollari investiti da Rockstar per la realizzazione di GTA V, il titolo più costoso della storia, i quali fanno sembrare bruscolini – per esempio – i “soli” 230 milioni di dollari spesi per la realizzazione del film Avatar.Mentre da una parte ci sono le cosiddette produzioni “tripla A”, finanziate da colossi milionari che si sfidano a colpi di assegni ed operazioni di marketing pazzesche, dall’altra abbiamo tutte quelle software house indipendenti, impossibilitate ad investire così tanto nella produzione di un videogioco, ma che fortunatamente si stanno ritagliando il loro spazio grazie ai servizi di distribuzione digitali come i vari store delle console o Steam. Nintendo, la quale prima del Wii U aveva sempre adottato delle politiche abbastanza restrittive nei confronti degli sviluppatori indie, ha invece modificato radicalmente il proprio pensiero, cercando ora di attirare a se quanti più team indipendenti possibile. Unepic, il titolo in esame, è uno degli esempi di questa nuova politica.

L’alcol fa male

Il protagonista del nostro gioco è quello che si definirebbe “un ragazzo normale”: non particolarmente bello, non particolarmente prestante, non particolarmente sveglio. La storia ce lo presenta in una situazione piuttosto comune a tutti i nerd di questo mondo, ovvero intento a giocare ad un gioco di ruolo cartaceo assieme ad un gruppo di amici, mentre la birra e le volgarità scorrono a fiumi.Ad un certo punto, dopo qualche sorso di troppo, il nostro alter-ego decide di interrompere un attimo la partita per rispondere al richiamo della natura, avviandosi verso il bagno. Proprio mentre si appresta a svuotare la vescica, però, qualcosa accade ed egli si ritrova proiettato all’interno di un mondo completamente nuovo, tra le mura di quelle che sembrano le segrete di un castello.Cosa sarà capitato? Troppo alcol? Qualche evento paranormale? L’unico modo per scoprirlo sarà procedere all’esplorazione dell’enorme magione e tra trappole, goblin, troll e spettri di ogni genere, arrivare alla verità.


Esplora e sopravvivi

Unepic si presenta come un GDR 2D piuttosto “crudo”, nel senso che vi proietta nel pieno dell’azione senza perdersi troppo in fronzoli vari o tutorial giganteschi. Tutto quello che dovete sapere, comunque, vi viene spiegato in poche parole, mentre il resto dovrete intuirlo da voi grazie all’esperienza che maturerete giocando. Se avete avuto modo di provare Dark Souls ed almeno un episodio diMetroid 2D, fate una fusione tra i due e vi ritroverete tra le mani un quadro abbastanza preciso di quello che èUnepic.La struttura ad esplorazione, infatti, è ereditata di peso da Metroid, mentre le atmosfere, la scelta dell’equipaggiamento, gli NPC e la difficoltà generale portano alla mente il capolavoro From Software.Per apprezzare Unepic, quindi, non dovrete prenderlo alla leggera, come l’umorismo del quale è intriso e la grafica giocosa suggerirebbero, altrimenti non arriverete molto lontano, ma sarà invece necessario entrare a pieno nello spirito del gioco, sfruttando le abilità del personaggio, scegliendo il giusto equipaggiamento e muovendosi sempre con molta cautela, pena una morte prematura.La struttura del titolo è abbastanza classica e si basa principalmente sull’esplorazione ed il combattimento. Muoversi per la mappa, bisogna essere sinceri, all’inizio può sembrare un’operazione quasi impossibile, infatti le indicazioni sono pochissime e le stanze si estendono in ogni direzione a perdita d’occhio, eppure dopo qualche ora di “training” inizierete a comprendere che in realtà il tutto è molto più studiato e lineare di quanto non appaia a prima vista, per cui da pulcini impauriti quali eravate, vi trasformerete in esploratori provetti.Superato lo scoglio della mappa inizialmente dispersiva, dovrete fare i conti col secondo punto cardine del gioco, il sistema di combattimento. Affrontare i vari nemici potrà anche apparirvi come un’azione praticamente obbligata e senza possibilità di scelta, ma la verità è che il battle system è molto più profondo di quanto appaia. Ogni tipo di nemico, infatti, ha i propri punti di forza e le proprie debolezze e scegliere la giusta arma nel giusto momento è fondamentale per riuscire a vincere. Le armi sono tante e di tanti tipi diversi: ci sonolance, spade, pugnali, mazze, martelli, archi, bacchette magiche e chi più ne ha, più ne metta. La stessa cosa vale per le armature e gli anelli indossabili, numerosi e con diverse abilità, i quali permettono di fare varie combinazioni a seconda dello stile che vorremo adottare, ad esempio preferendo la difesa per un approccio più diretto agli scontri, oppure una maggiore precisione ed efficacia da lontano nel caso si scegliesse di usare arco e frecce.Il nostro personaggio, inoltre, potrà salire di livello. Per ogni livello guadagnato, ci saranno donati dei punti esperienza, che potranno essere investiti al fine di migliorare diverse caratteristiche. Al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, i parametri migliorabili non andranno ad intaccare direttamente le abilità del protagonista, ma serviranno invece ad alzare il livello massimo degli strumenti utilizzabili, i quali saranno loro a modificare davvero le skills.Un altro tassello importante dell’esperienza è costituito dal crafting delle pozioni, fondamentali per curarsi, migliorare temporaneamente certe caratteristiche e molto altro.

Sebbene il nostro protagonista agisca perlopiù in solitaria, alcune volte si ritroverà ad interagire con altri loschi figuri sparsi per il castello. Questi NPC avranno la facoltà di attivare delle sub-quests, le quali serviranno per ottenere degli strumenti opzionali che proseguendo solo con la quest principale finiremmo per perderci. Le quests secondarie sono abbastanza variegate e divertenti e la voglia di completarle non vi mancherà, anche perché spesso queste missioni finiranno per donarvi oggetti molto utili per il proseguio della storia.Un altro tipo di NPCpresente nel gioco sono i PET, ovvero degli “animali” che potremo raccattare ed utilizzare al momento opportuno come aiutanti, come accadeva ad esempio nel mai troppo lodato “The Bard’s Tale”. Le loro abilità saranno limitate ad alcuni campi specifici, ma se usati con criterio potranno fare la differenza.


Lavoro amatoriale?

Unepic è un gran bel titolo – molto profondo nel gameplay – che non ha nulla da invidiare a produzioni di più alto budget, se non sotto il profilo tecnico. La grafica, per l’appunto, è il tallone d’Achillle dell’esperienza, non perché sia inguardabile, ma perché è davvero molto basilare e da al tutto un look amatoriale, che a prima vista potrebbe scoraggiare certi giocatori dall’addentrarsi nelle meccaniche di gioco.Tolto questo, Unepic ha nel suo arco molte frecce, ma un punto da lodare è l’integrazione del gamepadWii U. Lo schermo del paddone è utilizzato in maniera molto intelligente, ovvero per crearsi delle scorciatoie agli strumenti presenti nell’inventario, che altrimenti dovrebbe essere aperto di continuo, spezzando l’azione. Le casse sul pad, poi, sono usate per determinati effetti sonori ed unito all’audio che esce dalla TV, creano un’ottima simbiosi che aiuta ad immedesimarsi. Infine, il titolo può essere giocato anche sullo schermo del Wii U Gamepad ed in questo caso la telecamera zoomerà sul protagonista per rendere il tutto più chiaro e visibile, viste le dimensioni ridotte degli sprite.


Un’avventura epica

Unepic, quindi, è un ottimo GDR 2D: complesso, profondo e ricco d’esplorazione ed inventiva. Ci rendiamo conto che non è esattamente un titolo adatto a tutti a causa del gameplay un po’ ostico da imparare e delle meccaniche abbastanza vaghe a prima vista, ma se pensate di riuscire ad andare oltre questi scogli iniziali e non avete problemi a confrontarvi con una grafica appena sufficiente, vi divertirete un mondo ad esplorare il castello, trovare il giusto equipaggiamento, combattere con i mostri ed i boss che lo abitano e completare le diverse quest e sfide che vi verranno poste.

Essendo un appassionato dell’esplorazione nei videogiochi, in Unepic ho trovato pane per i miei denti, con tante stanze e segreti da scoprire. Ammetto di essere uno che bada poco o nulla all’aspetto tecnico, se questo non è proprio un disastro, per cui la grafica mediocre non mi ha turbato e mi sono goduto tranquillamente il gioco senza patemi.
8

Pro

  • - Tanta esplorazione
  • - Molti tipi di armi
  • - Integrazione del gamepad

Contro

  • - Grafica appena accettabile
  • - Inizialmente dispersivo
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