Gunman Clive HD Collection – Recensione
Gunman Clive HD Collection
Bang Bang, he shot me down
Bang Bang, I hit the ground
Come spesso succede nel selvaggio west dei malfattori hanno rapito la figlia del sindaco Johnsons, e spetterà al laconico Clive salvarla. Questo è l’incipit del primo capitolo, mentre nel secondo ogni vago abbozzo narrativo è lasciato da parte in virtù di un piacevole nonsense. I giochi si presentano come dei classici platform a scorrimento laterale, à la Megaman per intenderci, in cui bisognerà attraversare venticinque livelli (per ognuno dei due titoli) saltando tra le piattaforme e sparando ai nemici. Decisamente vecchia scuola. Il primo capitolo è sicuramente meno vario rispetto al secondo, con un’ambientazione praticamente sempre western ed un gameplay che, tranne in un’occasione, mai si discosta dal platform a scorrimento laterale. Il secondo azzarda di più, proponendo sezioni da rail-shootertridimensionale (Rez, Panzer Dragoon) e passaggi da fare in groppa di, ad esempio, un panda. Anche a livello stilistico viene meno il setting unico, che lascia il passo ad un delirante potpourri di location distribuite intorno al mondo, nel novero delle quali possiamo trovare canneti giapponesi, templi, un castello (che è quasi certamente una citazione di Castlevania) e l’isola dei dinosauri. La versione Wii U, contrariamente a quello che ci si potrebbe aspettare, non ha alcuna aggiunta contenutistica rispetto alle versioni portatili.
Bang Bang, my baby shot me down
Tecnicamente queste versioni per l’ammiraglia Nintendopossono vantare una risoluzione FullHD e sessanta fotogrammi al secondo. Il titolo non fa della conta dei poligoni il suo piatto forte sotto il punto di vista visivo, in linea con la natura estremamente low-budget del progetto. Al contrario, artisticamente siamo su un ottimo livello, con un 3D piuttosto semplice sul quale sono applicati effetti che rendono i giochi sketches disegnati a matita e colorati ad acquarello, in movimento. La differenze visiva tra i due episodi di Gunman Clive va a braccetto con il passaggio dal selvaggio west alla diversificazione delle ambientazioni: mentre il primo è, citando testualmente il trailer, uno dei giochi più beige di sempre, con una palette cromatica sempre uguale a se stessa per tutto lo svolgimento del gioco, il secondo capitolo amplia la gamma cromatica scegliendo un colore per ogni location, ed offre dei fondali dinamici con palazzi che crollano e dinosauri che ondeggiano il collo.
Gunman Clive 1 e 2 sono due platform vecchia scuola, e questo mi piace. Sono ben fatti, hanno un gameplay solido, sono visivamenti ispirati e la colonna sonora è fantastica. La Collection HD li porta entrambi sui nostri televisori in alta definizione per un prezzo davvero irrisorio. Non si può che consigliare a chiunque sia un fan del platform, e a chiunque abbia 4 euro avanzati sulla carta, l’acquisto di questa raccolta.