Paragon – Anteprima
“Il genere dei MOBA, almeno fino a poco tempo fa e per quanto concerne titoli di un certo livello qualitativo, avrebbe pouto essere considerato un’esclusiva del mondo PC. Al di là delle motivazioni imprescindibili derivanti dalla sua nascita, che ne fanno risalire le origini lontane nel tempo legandole a doppio filo a quelle di un RTS come Warcraft III ed alla mod, Defense of the Ancients, da esso derivata e poi diventata un gioco a sé stante, il famoso e-sport di casa Valve, capostipite di ulteriori successi videoludici come League of Legends , ci sono sempre state anche evidenti ragioni pratiche inerenti una tale limitazione. Innanzitutto la difficoltà di rendere pratiche e gestibili in tempi immediati le complesse interfacce grafiche tipiche del genere e la necessità di una visuale più vicina a quelle tradizionali del mondo console, attraverso le quali fosse possibile approcciarsi ad un titolo simile anche grazie all’aiuto del semplice pad. Poi è arrivato SMITE, sviluppato da Hi-Rez Studios ed al momento in fase di beta su PS4, e sembrerebbe proprio che i MOBA, viste le peculiarità, rispetto ai suoi concorrenti, che il titolo porta con sé, possano finalmente fare il loro ingresso trionfale anche in un mondo che fino ad ora gli era sostanzialmente estraneo.”
Poco tempo fa mi ritrovavo a scrivere questa riflessione grazie all’arrivo su PS4 di SMITE. Ora la faccenda sembra prendere una piega ancora più seria visto che anche una casa di sviluppo come Epic Games ha deciso di scendere in campo con un MOBA del tutto peculiare. Paragon, questo il nome del titolo di stampo fantascientifico, è disponibile al momento in una versione early access ancora profondamente in fase di sviluppo, ma già lascia intravedere quelli che potrebbero essere i motivi di un successo già annunciato.
Grafica futuristica
Quello che subito risalta agli occhi di Paragon, nonostante i problemi come bug o rallentamenti, derivanti ovviamente dallo stato attuale in cui si trova il titolo, è la sua componente grafica. La landa di Agora, rappresentata dall’unica mappa 5vs5 attualmente disponibile, è infatti resa magnificamente grazie ad una grafica di ultima generazione, la quale rappresenta sicuramente il miglior risultato raggiunto fino ad ora in un MOBA. La tridimensionalità dell’ambiente in effetti, grazie anche alla scelta della visuale tipica dei TPS, consente una maggiore dinamicità del gameplay. I dislivelli presenti all’interno del terreno di gioco andranno ad ampliare le vostre scelte tattiche grazie alla possibilità di saltare su alture o di attaccare i vostri avversarsi da posizioni inaspettate. Una dinamicità dei movimenti, ben resa anche dallo sfruttamento dell’Unreal Engine 4, che sarà incrementata anche dalla possibilità di utilizzare una delle novità introdotte da Paragon: la Modalità Viaggio. Si tratta in pratica di un aumento della velocità del nostro personaggio che potremo attivare a nostro piacimento e che andrà a sostituire le classiche scarpe presenti nell’item shop di ogni MOBA. È proprio in riferimento allo shop, però, che Epic Games ha introdotto lo sconvolgimento più interessante rispetto ai canoni del genere e sul quale vale la pena di soffermarsi maggiormente al momento.
Draw a card!
L’aspetto che sicuramente vi lascerà maggiromente spiazzati ad inizio partita sarà infatti l’assenza del classico shop. L’elenco di oggetti acquistabili tramite gold lascerà spazio ad una serie di mazzi di carte. Si, perché la peculiarità di Paragon è proprio quella di aver dato vita ad un connubio tra MOBA e il deck building tipico dei Card Game. Ogni mazzetto conterrà una serie di carte di diverso tipo:Prime, Equipaggiamento e Potenziamento, ognuna delle quali andrà a sostituire i classici potenziamenti, item e oggetti di consumo attivabili dal nostro eroe. Per acquistarle dovremo accumulare un nuovo tipo di risorsa che andrà ad affiancarsi ai tipici punti esperienza che determineranno l’aumento di livello del nostro personaggio: i punti CXP. Ogni 3 livelli acquisiremo dei punti spendibili per acquistare una carta del nostro mazzetto potenziando così gli attributi dell’eroe selezionato.
Ovviamente la meccanica del deck building prevederà una grande pianificazione strategicagià prima della battaglia. Una volta raggiunto il livello 5 con il vostro account si sbloccherà infatti la possibilità di creare deck personalizzati tramite le carte ottenute sbloccando i pacchettiche saranno acquistabili sia con la reputazione ottenuta giocando sia con soldi reali. Per costruire ogni mazzetto di carte avremo a nostra disposizione un pool di 40 punti massimi, in base ai quali scegliere le carte, le quali a loro volta presenteranno un costo variabile, per il momento da 1 a 3 punti.
Qualche perplessità di fondo
È chiaro che la natura free-to-play del titolo unita alla meccanica del deck building strizza fortemente l’occhio alla questione micro-transazioni. Le carte infatti così come avviene in ogni gioco in cui sono contemplate presenteranno una diversa rarità e quindi sarà meglio cercare di ottenere le migliori quanto prima al fine di ottimizzare i 40 punti a disposizione e divenire il più competitivi possibile. Paragon infatti oltre ad essere un gioco complesso quanto a gameplay potrebbe divenire difficilmente approcciabile, in virtù della commistione di generi sulla quale si fonda, per chi avesse poco tempo da dedicargli.
Per il resto, invece, la scelta fatta da Epic Games di ricalcare sostanzialmente le meccaniche classiche dei titoli più blasonati unendole ad un comparto grafico di prim’ordine ha dato sicuramente luogo ad un prodotto che ha tutte le potenzialità per imporre il genere ad alti livelli anche su console. Se a questo aggiungete la dinamicità e la freschezza apportate dall’innovazione derivante dalla fusione tra la visuale TPS ed il ventaglio di scelte tattiche ottenibile grazie al sistema di deck building, è chiaro che, soprattutto se siete amanti dei MOBA,Paragonè un titolo che non potete perdervi.