Shadow of Kurgansk – Anteprima
Direttamente sviluppato dai ragazzi di Yadon Studio abbiamo avuto il piacere di provareShadow of Kurgansk, un survival horror in prima persona che offre così tante possibilità eallo stesso tempo punti interrogativi da lasciarci completamente spiazzati. Shadow of Kurgansk è un gioco enigmatico, misterioso e difficile da comprendere, pesa molto poco e si scarica in pochi minuti direttamente da Steam, eppure ciò che offre una volta istallato è un’esperienza forte, intensa, piena di sorprese e spaventi. I lati inquietanti del gioco possono farvi salire un’ansia al limite del primo Resident Evil, non tanto per i “mostri”, che non sono poi così spaventosi, ma quanto per l’alone di inquietudine che vi circonderà per tutta la durata del gioco, le urla, le statue, le singolarità e molto altro… tutti elementi che contribuiranno a rendervi la vita un inferno!
Una storia di solitudine
Doveva essere una tranquilla scampagnata in montagna, ma successe qualcosa. Qualcosa di inspiegabile per il nostro protagonista che si ritrova da solo, in una zona a lui sconosciuta e circondato solo dai suoi pensieri. Ci ritroviamo quindi in un posto chiamato “zona” e non ci vuole molto prima che il nostro protagonista capisca che in quel luogo accadono cose strane. La prima cosa da fare è ovviamente procurarsi un’arma perché non si sa mai, potrebbe sempre spuntare qualche creatura ostile. Infatti, neanche il tempo di raccogliere una pietra, un pezzo di legno e fabbricarsi un’ascia che spunta fuori il primo mostro. Più che mostro si tratta di una specie di zombie, ma non di quelli alla Walking Dead, il non-morto è veloce, forse troppo veloce, non possiamo scappare, anche perché la nostra stamina è limitata e gli basterebbero tre colpi per farci stramazzare al suolo, ma per fortuna abbiamo la nostra ascia. Riusciamo a farlo fuori, ma il nostro protagonista comincia a chiedersi che cosa diamine sia successo in quel luogo, e ha ragione perché accadono cose strane: infatti gli zombie non saranno l’unico pericolo che vi circonderà, ci sarà di peggio. Giunti al primo villaggio scopriamo che è desolato e che le case sono state barricate, indi per cui il nostro protagonista dovrà distruggere le porte per poter entrare. Dentro un piccolo pre-fabbricato ci sarà un vecchio ignorante che ci aiuterà a mettere i primi tasselli del puzzle al proprio posto e l’avventura comincerà. Le missioni diventeranno man mano più difficili e frustranti soprattutto perché saremo costretti a tener d’occhio parecchi parametri del nostro protagonista e fossero solo quelli i problemi: ogni tanto, quando meno ce lo aspettiamo, il nostro personaggio avrà delle inquietanti visioni ed è difficile capire bene che cosa veda, forse una casa, forse un mostro o il volto di qualcuno e poi ancora, qualcosa che ricorda una puntata di Dottor Who, ovvero delle statue. Durante il giorno compaiono delle statue di uomini poste in maniera casuale all’interno del desolato villaggio, poi, se ci allontaniamo per troppo tempo esse spariscono e ritornano in altri punti, anche in quella che adesso è la vostra casa! Avrete paura di dare le spalle a quelle statue… ogni volta.
Una storia di Crafting
Il gioco offre una miriade di possibilità ed è molto ben organizzato sotto il punto di vista del crafting. Shadow of Kurgansk si differenza molto dai tipici survival e offre al videogiocatore un’esperienza del tutto nuova. Innanzitutto bisogna tenere sotto controllo i vari parametri a disposizione del giocatore: infatti durante tutto il gioco dovrete stare molto attenti a tre statistiche fondamentali per la vostra sopravvivenza: gli HP (ovvio), il morale (ok) e soprattutto la vostra sanità mentale. Se anche uno solo di questi fattori scendesse fino allo zero la vostra partita sarà condannata. Se il morale arrivasse sotto i dieci punti, il vostro personaggio comincerà ad avere una miriade di allucinazioni e a sentire urla e pianti e altri tipi di voci inquietanti; se invece dovesse perdere del tutto controllo delle sue funzioni mentali beh… sarebbe la fine! Detto ciò, un elemento veramente interessante del gameplay è la possibilità di creare un’ampia serie di oggetti utili per la sopravvivenza: all’inizio il terreno circostante vi consentirà di fabbricare solo semplici armi come asce o giavellotti, mentre andando più avanti e raccogliendo oggetti utili, sarà però possibile fabbricare archi, pistole e fucili. Insomma avrete la possibilità di creare tutto il necessario per la vostra sopravvivenza, potrete anche riempirvi ogni tasca di munizioni per fucile e andarvene allegramente in giro ad ammazzare i malcapitati mostri.
La difficoltà nel rimanere calmi
Il gioco di per sé non è difficile e una volta create delle buone armi a distanza gli zombie saranno l’ultimo dei vostri problemi. Ciò che rende il gioco impegnativo è l’altissima tensione che vi circonderà per tutto il tempo che comanderete il protagonista. La colonna sonora azzeccatissima contribuirà enormemente a far salire sempre di più l’ansia, e poi ancora, le urla, i rumori inquietanti, le visioni e la notte. In teorie non dovreste mai uscire di notte perché il buio porta con sé gravi pericoli: io non volevo uscire di notte, la casa è sicura, lì dentro i mostri non entrano, certo, ci sono alcune case in cui potreste trovare un’ombra pronta a squartarvi, però, se state nella vostra di casa, allora i mostri non entreranno, solo la statua entrerà, sì e vi farà compagnia. Peccato che alcune missioni si possano svolgere soltanto di notte e allora prendete un respiro profondo, armatevi dell’ultimo briciolo di calma che troverete per terra, raccogliete la vostra arma e andate, uscite da quella casa, ma state attenti e soprattutto guardatevi le spalle!
Merita ogni grammo d’ansia
In sostanza il gioco sviluppato da Yadon Studios è buono, molto buono. Gli sviluppatori hanno deciso di unire un buon sistema di crafting a un’alta dose di paranoia. Il mix funziona, probabilmente l’unico difetto è il combattimento che ricorda molto Minecraft, ma non ci lamentiamo, anzi, è anche piacevole da guardare perché l’ambientazione ricorda invece molto da vicino un Borderlands.Insomma, si potrebbe definire Shadow of Kurgansk un mix di giochi differenti, con una storia lineare e ben strutturata che si concilia perfettamente con il gameplay e il sistema di crafting. Shadow of Kurgansk è un ottimo titolo, ma è altamente sconsigliato per tutte quelle persone che soffrono d’ansia o paranoia. Per tutti gli altri, per tutti gli appassionati di survival e horror, questo gioco potrebbe essere un piacevole passatempo e ve lo consigliamo senza pensarci due volte!