[Gamescom 2015] Call of Duty Black Ops III – Single Player e Beta
Scritto in collaborazione con Jgor “Jeegsephirot” Masera
Come ogni anno, Activision continua a portare avanti la sua serializzazione della serie videoludica più remunerativa di sempre, ovvero quella di Call of Duty. Questo 2015 sarà l’anno di Call of Duty: Black Ops 3 che sancisce il ritorno di Treyarch sulla serie Black Ops nata nel 2010. Questo terzo episodio chiude quello che viene definito, dagli sviluppatori, un ciclo di storie sulla corruzione: nel primo Black Ops abbiamo visto uomini che corrompevano uomini, in Black Ops 2 uomini che corrompono macchine, mentre in questo Black Ops 3 stavolta saranno le macchine a corrompere le macchine, anche se in questo caso le macchine è da intendersi come umani modificati con innesti tecnologici degni del miglior Adam Jensen della serie Deus Ex.
L’anno è il 2056, trenta anni dopo gli eventi di Black Ops 2, e nel mondo è in atto una nuova guerra fredda. È in questo contesto che prenderemo il controllo di uno degli “Spartan”, uno dei quattro protagonisti di cui saremo in grado di scegliere sesso e personalizzare l’estetica esattamente come accade in Mass Effect (per fare un esempio) e vederne i risultati durante i dialoghi e le cut-scene.
La campagna single player, per la prima volta, sarà affrontabile in cooperativa con altri tre giocatori e questo ha permesso ai ragazzi di Treyarch di lavorare sull’estensione delle mappe e sull’importanza delle tecniche e strategie da affrontare nelle diverse situazioni di gioco.
Nella demo da noi provata, abbiamo avuto modo di affrontare in una grande piazza diverse ondate di soldati modificati e di robot, il che ci ha permesso di testare con mano le molte novità ed equipaggiamenti previsti per questo Black Ops 3, personalizzabili liberamente prima dell’inizio di una nuova missione presso la Safe House, un hub dove è possibile incontrarsi con i propri amici, allenarsi e dedicarsi alla gestione del proprio armamentario.
L’aspetto più importante è sicuramente quello delle abilità messe a disposizione dai nostri innesti tecnologici, molti di questi ci permetteranno infatti di hackerare i droni nemici e poterli manovrare a nostro piacimento, o prendere il controllo dei robot nemici e far sì che diventino nostri alleati per un breve periodo di tempo o i classici boost alla velocità e alla resistenza ai colpi.
Lato multiplayer, invece, abbiamo potuto testare la Beta del titolo in anteprima nella sua compagina multiplayer. Il titolo è stato reso disponibile solamente per Playstation 4 mentre la beta per Xbox One e PC arriverà solo più avanti. Ricordiamo anche che questa possibilità è stata offerta solamente a coloro i quali hanno già preordinato il titolo.
Con cosa ti sparo
Come abbiamo già anticipato abbiamo potuto testare Black Ops 3 solamente nella sua componente multiplayer, non potendo mettere le mani sulla campagna e la modalità zombie. In ogni caso anche in questa maniera ci siamo potuti rendere conto cosa Treyarch ha tenuto in serbo per noi aficionados in questa terza incarnazione di uno dei suoi franchise più amati.
Innanzitutto passiamo in rassegna il fornitissimo arsenale che avremo a disposizione. Avremo come sempre una pletora di fucili da cecchino, mitragliatrici, fucili a pompa e armi corte tra cui orientarci. Il tutto può essere come sempre customizzabile all’ennesima potenza con vari silenziatori, unità ottiche anche laser e così via. Ritornano anche le skin totalmente personalizzabili divise in tre settori diversi per dare un ulteriore tocco di personalità alla propria fedele arma. In questo terzo capitolo sono stati introdotti anche gli Specialisti che avranno un’arma e un’abilità speciale, disponibili tramite i tokens che verranno guadagnati sul campo di battaglia. A questo proposito ricordiamo che come per il precedente capitolo ritorna il Pick 10 e quindi la propria classe avrà a disposizione solo dieci slot. Dovrete quindi pianificare al meglio quali perk, armi e bonus inserire per affrontare al meglio le proprie sessioni online.
Ancora una volta alcune armi sono un po’ troppo sbilanciate rispetto ad altre, come la ARK7 o la Razorback e lo stesso vale per delle abilità degli Specialisti che sembrano dare un po’ troppo vantaggio rispetto agli avversari, come la Vision Pulse o la Gravity Spikes degli Outrider o dei Ruin.
Volare oh oh
Fin dalle prime battute potremo renderci conto anche delle differenze nel sistema di movimento in questo capitolo. Un po’ come accadeva in Advanced Warfare, anche in questo caso potremo effettuare lunghissimi salti e scivolate prodigiose. In aggiunta a tutto questo inoltre avremo la possibilità di correre sui muri alla Titanfall. Tale mossa di parkour per quanto spettacolare risulta essere piuttosto inutile perché in questo modo infatti attirerete l’attenzione e diventerete un facilissimo bersaglio da impallinare.
Tutte le killstreak del passato sono state reinserite anche questa volta con presenti all’appello Hellstorm e Guardian e il senso di feeling del passato è palpabile grazie anche agli stessi effetti sonori e allo stesso doppiaggio di Black Ops 2. Non ci è stato possibile provare la modalità competitiva ma sarà comunque inclusa nella versione finale del titolo e si chiamerà Arena. Per entrare nella divisione Master dovremo sempre scalare i venti rank disponibili.
Un more of the same che non delude le aspettative. Le grandi possibilità di personalizzazione date grazie anche all’introduzione dei cosiddetti Specialisti dovrebbe garantire una longevità ottimale. Call of Duty Black Ops 3 da queste premesse potrebbe rappresentare un nuovo punto di partenza per la serie e riconquistare chi si è un po’ stancato del franchise.