Lost Dimension

Quello che stiamo vivendo non è decisamente un buon periodo per gli RPG strategici. Sono diversi anni ormai che le software house non battono molto su questo genere, vuoi perché sembra fare fatica a rinnovarsi, vuoi perché in occidente non sembra attecchire così tanto da spingere gli sviluppatori a creare opere importanti mirate al mercato internazionale. Fatto sta che è dai tempi di Valkyria Chronicles che il genere è rappresentato quasi esclusivamente dalle serie di Disgaea e Fire Emblem.
Sviluppato dai promettenti Lancarse (autori dei primi due Etrian Odyssey e co-autori con Atlus di Shin Megami Tensey: Strange Journey), prodotto da FuRyu e arrivato in occidente grazie ad Atlus e NIS America dopo quasi un anno dalla sua release nipponica, Lost Dimension rappresenta una delle poche eccezioni di titoli strategici che nascono e rimangono nel territorio giapponese. Dopo il troppo elitario e fallace tentativo di Natural Doctrine, riuscirà Lost Dimension a portare una ventata di aria fresca al genere?

Lost Dimension pillar

The End is coming

La storia ci butta senza troppi preamboli nel centro dell’azione. In un futuristico mondo, appare dal nulla una misteriosa e surreale torre, dalla quale partono diverse testate nucleari che colpiscono la popolazione. Dall’interno della torre un megalomane dall’autoproclamato nome di “The End” invia al mondo la sua minaccia: entro tredici giorni manderà un secondo attacco con lo scopo di annientare la Terra e i suoi abitanti, a meno che non riescano a fermarlo.
Per rispondere a quella che sembra più una sfida che una minaccia, le Nazioni Unite inviano i S.E.A.L.E.D., un gruppo di giovani agenti dotati di poteri speciali. Il nostro team però non dovrà solamente far fronte ai nemici che si pareranno loro davanti, ma anche vedersela con un contorto gioco di morte: The End annuncia che tra di loro ci sono dei traditori, e che per proseguire nella loro ascesa della torre saranno costretti, di volta in volta, a indicare qualcuno da sacrificare; solo così verrà aperto il passaggio per il livello successivo.
Inutile cercare nelle guide online, nel gioco non esistono traditori fissi, ma ad ogni partita, ad ogni livello, il traditore sarà generato dal gioco in maniera random, quindi potrebbe essere chiunque.
Con queste premesse parte un intreccio di relazioni tra il protagonista principale, Sho, e gli altri personaggi; un intreccio che coinvolge la fiducia tra compagni e le loro motivazioni personali.
Sotto questa atmosfera decisamente pesante, alla fine di ogni livello ogni personaggio darà il suo voto per indicare il compagno da eliminare, e la loro opinione sarà in buona parte influenzata da quella di Sho, che nel frattempo dovrà interlacciare e rafforzare i rapporti con i compagni tramite dialoghi tra un combattimento e l’altro.

Lost Dimension The End Lost Dimension cast

La trama, nonostante sia interessante e colma di potenziale, ha delle carenze narrative evidenti. Innanzitutto, la storia principale, che coinvolge in primis Sho e The End, viene lasciata sospesa per tutta la durata del gioco. Fino allo scontro finale l’unica cosa che sappiamo è che The End odia profondamente Sho per qualche motivo; ma solo alla fine si vengono a conoscere i dettagli di questo astio e quindi le motivazioni del suo attacco alla Terra. Non solo, ma per ottenere un finale degno di questo nome, in cui vengono spiegati tutti i dettagli della trama, è necessario finire il gioco almeno una seconda volta. Anche se l’avventura dura attorno alle 15-20 ore di gioco, è bene che chi ci si voglia addentrare tenga a mente questo fattore.
Anche le personalità dei personaggi sono piuttosto blande e decisamente poco incisive, e per lo più riconducibili a cliché visti e stravisti. Ma il vero problema è che i dialoghi con i personaggi si riducono la maggior parte delle volte a discutere della stranezza della Torre, di quanto sia pazzo e sadico The End per averli messi in quella situazione, di quali potrebbero essere mai i suoi motivi, e ogni tanto qualche pallido dettaglio sul background dei singoli personaggi. Non è possibile trovare nei dialoghi degli indizi che ci aiutino a smascherare il traditore di turno, quindi dopo un po’ ci si chiede quale sia lo scopo dell’ascoltarli.

Lost Dimension Judgement Room Lost Dimension Delete

Con gli amici vicini, e i nemici ancora più vicini

Il gameplay di Lost Dimension può essere diviso brutalmente il in due parti: le normali sessioni di combattimento e i momenti con il resto del party in cui dovremo capire chi è il traditore di turno.
Durante le battaglie potremo schierare contro le unità nemiche sei personaggi, che faremo agire con un sistema di turni. Similmente a Valkyria Chronicles o Natural Doctrine, i personaggi si muovono liberamente nelle arene tridimensionali privi di caselle, ovviamente entro dei limiti di spazio per ogni turno.
A seconda dell’arma a disposizione del personaggio, potremo attaccare i nemici da vicino o lontano. Posizionando strategicamente più personaggi nelle vicinanze di un nemico, l’attacco di uno innescherà anche l’attacco di supporto dell’altro, aumentando considerevolmente i danni inferti a ogni turno. Ovviamente questo varrà anche per gli avversari, quindi sarà indispensabile cercare di isolarli e non farsi trovare con troppi nemici vicini, se vogliamo evitare di vederci scagliati addosso una vagonata di attacchi consecutivi.
Per gestire meglio la disposizione dei personaggi è anche presente il comando Defer, che permette a un personaggio di “regalare” un turno aggiuntivo ad un altro nelle sue vicinanze.
Oltre agli attacchi normali, ogni personaggio sarà dotato di abilità speciali uniche per ciascuno di essi, dalle magie elementali alle abilità di cura, da colpi fisici speciali all’inflizione di status negativi. Le abilità potranno essere sbloccate spendendo dei classici punti abilità in un altrettanto classico skill tree. Non potremo però abusare delle abilità speciali, perché oltre alla normale barra di energia è presente anche una barra di salute mentale, che si scaricherà utilizzando le nostre abilità paranormali. Se la salute mentale raggiungerà lo zero, il personaggio entrerà in modalità berserk, durante la quale non potremo più controllarlo e lo vedremo attaccare con immane potenza indistintamente nemici e alleati.

Lost Dimension Battle01 Lost Dimension Battle02

Dopo ogni scontro, grazie al suo potere speciale Sho potrà “percepire” le voci interiori degli altri personaggi che hanno preso parte alla battaglia e sapere se tra di essi ci sono uno o più traditori, ma senza sapere esattamente chi. Scegliendo diversi membri del party per altre battaglie e facendo un ragionamento incrociato basandosi su queste voci, si può arrivare a dedurre chi siano i traditori. È difficile spiegare in poche parole questo processo, ma si tratta di un ragionamento di logica e probabilità che i giocatori del gioco da tavolo Mastermind troveranno familiare.
Sho è anche capace di penetrare nell’inconscio dei personaggi per verificare che essi siano o meno i traditori, ma è un’abilità che potrà utilizzare per un numero molto limitato di volte; il gioco inoltre non permette di “barare” lasciandoci “controllare” tutti i personaggi per poi ricaricare la partita e provarne altri, quindi sarà bene utilizzare l’abilità solo per restringere al massimo le nostre ipotesi.
Scegliere chi nominare come traditore non è mai facile, perché potrebbe essere un elemento importante per il nostro party, e la tentazione potrebbe essere quella di accusare qualcun altro pur di tenerlo a combattere con noi (visto che in ogni caso i traditori non faranno saltare la loro copertura, se non alla fine del gioco).
Alla sua eliminazione ogni personaggio lascia dietro di sé una Materia, un oggetto che cristallizza le sue abilità e che può essere equipaggiato da un altro membro del team che in questo modo le erediterà, alleviando in questo modo la sua dipartita dal team.
In breve tempo capirete che, anche se siete sicuri di chi sia il traditore, non è conveniente escluderlo dalle battaglie, perché più lo si farà partecipare e più punti esperienza otterrà, punti esperienza che gli serviranno per imparare le abilità che potrà lasciarci nella sua Materia una volta eliminato.

Lost Dimension Voice Lost Dimension trust

Questo intersecarsi delle fasi di combattimento e la gestione dei possibili traditori è sicuramente il lato migliore di Lost Dimension, e vi farà ragionare a fondo su come gestire il tutto per evitare di scartare i personaggi sbagliati e favorire l’avanzamento nel gioco.
I combattimenti risultano abbastanza avvincenti e vi faranno ragionare su come gestire ad ogni turno i vostri personaggi e lo spazio a disposizione. Peccato solo che rimanga un sistema poco approfondito, con arene molto poco interagibili, senza un reale sistema di coperture per evitare gli attacchi o dei bonus per gli attacchi dall’alto ecc. Ciò nonostante, la buona differenziazione dei personaggi e la gestione delle loro abilità uniche fanno comunque un buon lavoro nel farci prendere decisioni tattiche.
In quanto a difficoltà, se da un lato per fortuna siamo molto lontani dalle esasperazioni di Natural Doctrine, è pur vero che il livello di sfida lascia parecchio a desiderare. Sia perché la AI degli avversari non si sforza troppo di “ragionare” strategicamente, dando l’impressione di attaccarci semplicemente come e dove capita, e sia a causa della scarsissima varietà di nemici e situazioni, che priva il gioco di una reale capacità di sorprendere il giocatore e costringerlo a cambiare di volta in volta le sue tattiche di base.

Torreggiante, ma non impressionante

Non si può proprio dire che Lost Dimension abbia un punto forte nella grafica all’avanguardia. I modelli poligonali dei personaggi e dei nemici sono fatti discretamente, ma nulla di più; texture e animazioni non vi entusiasmeranno di certo. Anche le arene non brillano per minuzia di dettagli, e appaiono decisamente semplici e spoglie. Stesso discorso vale per gli effetti speciali, ridotti al minimo sindacale.
In occasione dei dialoghi tra i personaggi vengono utilizzati gli artwork dei personaggi, davvero ben fatti e arricchiti da leggeri effetti di animazione che, anche se minimali, sono di una gradita alternativa all’osservare dei ritratti immobili.
Senza voler esagerare, la grafica di Lost Dimension è molto vicina a quella di un buon titolo per PS2. Fa quindi ancora più specie trovarsi davanti a degli occasionali rallentamenti durante l’esecuzione di alcune tecniche o roteando la telecamera per guardarsi attorno.

Himeno (6)

Per quanto riguarda il lato sonoro, ad accompagnare il setting futuristico del gioco troviamo una colonna sonora dalle sonorità techno e upbeat, sfociando a volte nel synth pop di stampo giapponese. Di per sé i brani non sono male, e si accostano bene all’atmosfera; è ovvio comunque che dovrete avere un certo palato per poterli apprezzare. Il vero problema è la varietà, visto che si sentono un po’ troppo spesso le stesse identiche tracce per i combattimenti, i dialoghi e gli eventi.
Il doppiaggio non presenta pesanti problemi, ma non si fa neanche notare per grande qualità di recitazione. Durante gli eventi importanti assistiamo a dialoghi completamente doppiati, ma per gli scambi di battute secondari (come ad esempio quelli tra un combattimento e l’altro) il tutto è affidato al solo testo scritto con qualche verso o parola proferita per sintetizzare lo stato d’animo di chi parla, à la Fire Emblem.
Un vero peccato, perché un doppiaggio completo avrebbe contribuito a rendere i personaggi più espressivi e meno banali.

6.8
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