E se perdessimo veramente del sangue in un titolo videoludico?
Chi vive di web sa già che Kickstarter è il portale preferito dagli sviluppatori fuori dagli schemi per finanziare le loro folli, e spesso geniali, visioni videoludiche. Ma talvolta certi progetti superano l’immaginazione.
Due rampanti ragazzi di Toronto, a nome Taran Chadha e Jamie Umpherson, celati sotto il marchio Brand e Grotesque, hanno infatti ideato un progetto chiamato, non a caso, Blood Sport (qui)
L’originale periferica permette infatti di prelevare limitate quantità di sangue dall’utente impegnato in una sessione videoludica.
Quando l’utente perde una partita o vede morire il suo personaggio, un macchinario collegato ai motorini del Dual Shock da una parte, e a una siringa dall’altra, aziona un meccanismo Arduino di prelievo sotto controllo medico.
Ma i due ragazzi canadesi non sono avidi fanatici di sangue, lo scopo del loro progetto (il cui tetto è fissato in ben 250mila dollari) è quello di sensibilizzare la donazione di sangue nel corso di eventi video ludici.