Disney Infinity 2.0
Disney Infinity l’anno passato nacque sull’onda del successo planetario di Skylanders di Activision. La casa di Topolino e soci infatti decise di entrare nella competizione e sfruttare tutto il suo potenziale per dare vita a un universo altrettanto variopinto e divertente di quello dei mostriciattoli di Activision.
L’esperimento può dirsi pienamente riuscito grazie al suo approccio innovativo che ha portato gli utenti a crearsi la propria avventura su misura grazie a degli editor potentissimi in grado di dare vita a una vera e propria Toy Box.
L’azienda californiana quindi, sulla scorta di questo unanime consenso raggiunto, ha deciso di dare vita a questo seguito mettendo ancora più carne al fuoco, ovvero sfruttando tutte le sue licenze a disposizione. Questo significa un vero e proprio arsenale che comprende le licenze della Casa delle Idee di Stan Lee, ovvero per chi non lo sapesse la Marvel.
Supereroi contro le forze del male
Come abbiamo avuto modo di anticipare in precedenza, una delle novità più consistenti di questa seconda incarnazione di Infinity consiste nella presenza di parecchi personaggi di casa Marvel, sia super eroi che villains, che potranno volare o utilizzare tutta una serie di super poteri. Nello Starter Kit potremo già trovare infatti Iron Man, la Vedova Nera, e il dio del tuono Thor, tutti di una qualità realmente eccelsa e di fattura forse ancora migliore rispetto all’anno scorso.
Ci potremo rendere immediatamente conto fin dalle prime battute che i mondi di gioco sono triplicati in ampiezza rispetto al passato.
Potremo quindi cimentarci nella cosiddetta Scatola dei Giochi in cui fare largo uso degli ambienti dell’universo fumettistico così come dei vari oggetti relativi e dare quindi libero sfogo alla nostra creatività.
Fantasia al potere
La modalità di personalizzazione degli oggetti è stata nettamente migliorata e semplificata e resa immediata grazie ai tocchi di bacchetta magica per aprire i menù e scegliere quindi i temi, senza dover fare uso necessariamente dei gettoni. Potremo perfino mettere assieme dei pezzi e creare delle vere e proprie piste su cui gareggiare con i nostri personaggi. Sempre a favore della semplificazione sono stati introdotti anche i cosiddetti costruttori, ossia dei bot con le sembianze di operai minuscoli che potranno ultimare intere porzioni di scenario al posto nostro.
Potremo anche fare largo uso di portali magici che possono connettere tra loro diverse Toy Box così come aprire degli ingressi all’interno dei vari edifici presenti nel gioco. Potremo quindi creare vere e proprie catene di avventure multilivello o approfondire ulteriormente la personalizzazione del nostro mondo dei sogni, decorando i vari interni.
Set di gioco
I Playset sono l’altro cardine dell’esperienza di gioco di Disney Infinity. In questo 2.0 sono molto più strutturati e nettamente ampliati rispetto al passato. Ci saranno più colpi di scena, dialoghi migliorati anche se l’esperienza sarà sempre inferiore rispetto alla Toy Box. In questo senso il diretto concorrente Skylanders offre molto di più in termini di button smashing e divertimento immediato e quindi i più piccoli continueranno a preferire nettamente le avventure di Spyro e sodali.
Le novità che si notano di più in questo senso sono l’aggiunta dell’albero delle skills per i personaggi così come l’utilizzo dei Power Disks per affibbiare a ciascun personaggio Marvel un attacco speciale dell’universo Pixar o Disney, ossia un crossover divertente e sui generis. Sono stati introdotti già dallo Starter anche un tower defence e un dungeon crawler, ossia mini giochi che rimpiazzano i vecchi esagoni e di cui si aspettano presto un vero e proprio fiume di add ons.
Il bello dello scontro
Il gioco in questa sua versione 2.0 è migliorato nettamente anche sotto il profilo squisitamente tecnico. Quest’anno il framerate è molto più stabile, la grafica più fluida e colorata ma soprattutto il doppiaggio in italiano ha raggiunto livelli di reale eccellenza.
[signoff icon=”quote-circled”]Un upgrade della precedente versione che impara dal passato e mostra i muscoli, dimostrando fin dai primi vagiti un universo realmente sconfinato. Il titolo si è fatto ancora più complesso e quindi mette da parte il pubblico di riferimento, ossia quello dei bambini, per strizzare l’occhio invece ai loro fratelli più grandi, in grado di fare grandissime cose con un po’ di fantasia utilizzando questa sorta di gigantesco editor delle meraviglie. [/signoff]