Console portatili vs applicazioni mobile, chi vincerà?

A cura di: Maria Spadaro 

Fino a qualche anno fa fare un quadro di chi utilizza i videogames era piuttosto semplice, si trattava essenzialmente di bambini e adolescenti, principalmente maschi, oltre che giovani, più o meno fino ai trent’anni d’età, e alcuni irriducibili, più in là con gli anni. Il videogame era vissuto come un hobby, qualcosa da privilegiare nel tempo libero, che nel caso di bambini e adolescenti equivaleva a gran parte della giornata, determinando non poche preoccupazione da parte di genitori, insegnanti e interminabili dibattiti tra psicologi. Oltre alle console e i pc fruibili da casa, da una sala giochi o dal rifugio di amici, come  oggetto attorno al quale ritrovarsi da soli o in compagnia, ci sono le console portatili, piccoli dispositivi da portare ovunque e con cui giocare quando ci si annoia e non si ha niente da fare, ma anche da portarci dietro in vacanza o in viaggi di studio e di lavoro. Questi dispositivi sono solitamente acquistati dai genitori per i figli e da chi dei videogame non può fare a meno. Come per qualsiasi passione si tratta di qualcosa di soggettivo, invece di passare ore a risolvere videogame c’è chi preferisce leggere, ascoltare musica, occupare diversamente il proprio tempo e investire diversamente il proprio denaro. Ma con l’avvento degli smartphone e le applicazioni mobile questo quadro del videogiocatore tipo è essenzialmente mutato, chiunque è in possesso di uno smartphone prima o poi scaricherà e giocherà con un app.Nell’ultimo anno si è speso di più per comprare videogiochi per smartphone che per quelli delle console portatili. Chi si occupa di creare app può essere molto soddisfatto dei risultati ottenuti, mentre Nintendo, Sony ed altre case di produzione si sentono fortemente minacciate e sono al lavoro per produrre nuovi giochi per nuove console e per promuoverli in modo adeguato."

 
Quali sono gli utenti che scaricano le applicazioni di videogiochi e le utilizzano?
 
Potenzialmente chiunque abbia uno smartphone. Avere un iPhone o un Android significa avere un legame diretto con gli store di entrambi i device, venire a conoscenza delle nuove applicazioni e dei nuovi giochi, anche gratuiti. Sui mezzi pubblici, mentre aspettiamo amici ritardatari, se ci annoiamo a una festa, giochiamo con l’ultima app che abbiamo scaricato. È nei momenti morti che ci si mette a giocare. Forse prima si controlla la mail, gli aggiornamenti di Facebook, di twitter e le ultime news, ma poi si passa all’app videogioco.
 
Da che cosa dipende questo successo delle applicazioni?
 
1. I giochi a disposizione per chi ha uno smartphone sono molto spesso gratuiti o esiste una versione di prova gratuita e, comunque, il costo dell’applicazione è molto basso rispetto a quello di un videogioco, anche per una console portatile. 
 
2. La velocità e la facilità con cui è possibile scaricare un’applicazione sul proprio dispositivo e iniziare a giocare abbinata all’ampia varietà di giochi a disposizione è un altro punto a vantaggio delle applicazioni. Se ci troviamo a dover intrattenere dei bambini, figli di amici o di parenti, possiamo sempre ricorrere al nostro smartphone e scaricare dei giochi.
 
3. Con smartphone e tablet oltre a giocare è possibile compiere altre mille funzioni e pertanto un device simile viene spesso preferito rispetto a una console portatile che ha solo poche funzioni aggiuntive. Ai bambini si preferisce comprare le console perché non hanno bisogno di altro, ma se si pensa a una spesa per tutta la famiglia si sceglie molto probabilmente di acquistare un tablet.
 
4. Gran parte del successo delle applicazioni è dovuto alla campagna di promozione e di marketing che sta dietro a ogni app di successo, facilitata da come sono concepiti gli store che promuovono i nuovi giochi, evidenziano quelli più popolari e li dividono nelle diverse categorie di gioco.
 
5. Molti delle applicazioni a disposizione per smartphone e tablet danno la possibilità di giocare contro altri giocatori di creare rete e spesso trend, proprio perché sono accessibili a chiunque possieda uno smartphone o un tablet.
 
6. Le applicazioni di videogame sono fruibili da chiunque, anche chi non ha mai giocato in passato può farlo, perché sono giochi molto semplici almeno per quanto riguarda i primi livelli e sono molto vari. Inoltre è spesso possibile giocare con questi giochi anche su Facebook, rendendo l’accessibilità quasi universale.
 
Se si analizzano le app videogame che hanno riscosso molto successo tra il pubblico si ritrovano questi aspetti, si pensi ad Angry Birds e a Ruzzle per esempio.
 
I giganti delle console portatili si devono sentire davvero minacciati da smartphone, tablet e app?
 
Rispondere a questa domanda non è semplice. Sicuramente le applicazioni gioco sono riusciti ad aggiudicarsi una fascia della popolazione che prima non era interessata ai videogame e non comprava console portatili e si tratta di un’ampia fascia di popolazione. Probabilmente gli appassionati di videogame non preferiranno mai uno smartphone o un tablet a una console portatile, quest’ultima rende possibile un’esperienza di gioco totalmente differente e molto più coinvolgente. Eventualmente chi realizza videogiochi portatili potrebbe cercare di rivedere il target delle persone a cui si riferisce per aumentare le vendite. La reale minaccia delle app videogame viene da quelle che mettono a disposizione degli utenti un prodotto realmente concorrenziale che coinvolga il giocatore in un’altra realtà con un valore aggiunto, come può essere Ingress il gioco di realtà aumentata per dispositivi Android di NianticLabs@Google. 

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