Disney Infinity – First Look
Il successo di Skylanders ha fatto storia: il prodotto rilasciato dalla Activision l’anno scorso e successivamente in una nuova versione nel corso di questi ultimi mesi ha conquistato le famiglie in toto andando a colpire soprattutto l’interesse dei più piccoli. Formula chiave vincente è stata il riproporre personaggi fantasy, capitanati dal noto Spyro, sotto forma di action figures da inserire su una base che proiettava nel videogioco il personaggio raffigurato. Una strategia di marketing che ha portato anche all’acquisto di numerosi pezzi aggiuntivi per cifre che andavano decisamente oltre il normale prodotto videoludico.
Rimescolando le carte e gli addendi la Disney ha deciso di presentare il proprio concept basandosi su un’altrettanto vincente formula: ricreare Skylanders con i personaggi della Disney, per l’appunto, e aggiungere una modalità sandbox che vi permetta di creare tutto ciò che volete nel mondo propostovi. La prova cui abbiamo potuto assistere negli studi della Disney, che ci ha gentilmente permesso di partecipare al First Look di Infinity, ci ha messo dinanzi allo starter pack del prodotto e a due dei diversi mondi nei quali potremo avventurarci nel corso dell’esperienza videoludica: la Monster University, palcoscenico del prequel di Monster & Co. in uscita quest’estate, e la città degli Incredibili. Cominciamo con il capire il funzionamento della piattaforma: a differenza di Skylanders che permetteva l’utilizzo di un solo personaggio per volta, la base stavolta ospiterà due action figures (saranno disponibili 17 personaggi all’inizio, ma verrà ampliato il roster fino ad arrivare a 30 con diversi update nel corso dell’anno) così da permettevi una cooperativa in split screen. Insieme con i personaggi potrete inserire il Play Set Pieces, ovvero una sorta di dado che darà forma al vostro mondo: a ogni Play set, ovviamente, è legato un roster di personaggi, quindi, come ci viene fatto notare, non potremo proporre Jack Sparrow nella Monster University così come non potremo portare Sally nel mondo de I Pirati dei Caraibi.
Nella nostra prima prova nella città degli Incredibili abbiamo testato i quattro componenti della famiglia che sono abili a combattere e che potevano offrire soluzioni di gameplay interessanti: ogni action figures veniva fedelmente, ovviamente, riportata a schermo con la possibilità di gestirne i vari poteri: forza bruta, velocità, invisibilità, elasticità e tutto ciò che ne viene con variazioni di capacità e resistenza ai combattimenti. L’avventura, quindi, si svolge su uno schema molto semplice: accetta la missione, portala a termine facendoti strada tra i nemici e ottieni la ricompensa, che si palesa sotto forma di moneta poi da spendere nello Shop. Qui avremo la possibilità di acquistare gli accessori necessari al nostro personaggio per progredire nell’avventura: abbiamo potuto acquistare, ad esempio, la macchina di Mr. Incredibile e farlo guidare nella città per velocizzare gli spostamenti. Le missioni in questo capitolo ci sono sembrate abbastanza semplici e monotone: l’obiettivo era spesso dover sconfiggere un avversario, o un’orda che compariva all’improvviso, e magari salvare l’imprigionato di turno o spegnere l’incendio nell’edificio malcapitato. Particolarità, però, di quest’aspetto è che non saremo chiamati a gestire le missioni una dopo l’altra in un crescendo o in una sequenza prestabilita: potremo accettare qualunque incarico vogliamo e in qualsiasi ordine. Un mondo molto aperto, ma che rischia di tramutarsi in un’azione fine a se stessa senza un fine giustificato.
Molto più entusiasmante e divertente è stata la parte alla Monster University dove nei panni di Sally e Mike abbiamo dovuto attraversare delle missioni decisamente più accattivanti: tra queste un surrogato ironico di Assassin’s Creed nei panni di Sally, chiamato a scalare la facciata dell’università per staccare uno striscione appeso sul tetto, e un tentativo di emulare un gioco stealth nei panni di Mike, che doveva, tramite un fucile a carta igienica, imbrattare la città al di fuori del complesso universitario. Questa ambientazione, sottolinea il producer, è un’esclusiva dedicata esclusivamente a Disney Infinity e che non verrà presentata nel lungometraggio della Disney quest’estate. L’obiettivo era, quindi, quello di non farsi scoprire dalle guardie e tenere d’occhio lo stato di allerta che era in cima allo schermo: il colore verde indicava la piena libertà di agire, l’arancione ci invitava a scappare e restare nascosti, mentre il rosso vi avvisava, come se non ve ne foste già accorti, che la caccia era aperta. Anche qui abbiamo avuto occasione di acquistare oggetti dallo shop e anche dare il la a scene sicuramente più simpatiche e in linea con l’idea ironica della Disney.
Terminata la fase di test del Play Set abbiamo avuto modo di testare il Toy Box, la modalità sand box di Disney Infinity. Nulla di originale se non le possibilità che vi verranno date e che vi permetteranno di creare con le vostre mani qualcosa di realmente nuovo. Immaginate di avere un enorme spazio a disposizione dove creare il vostro livello di gioco e le vostre attività preferite, con il personaggio migliore a disposizione e con gli accessori più interessanti: il Toy Box vi permette tutto ciò. Nella nostra prova abbiamo deciso di testare Jack Sparrow guidando un’astronave di provenienza da Tron o equipaggiandolo con il jetpack di Buzz Lightyear o ancora facendolo montare sul cavallo di Brave o la Carrozza di Cenerentola: quest’ultima si è dimostrata anche modificabile, come qualsiasi altro veicolo, e infatti è stato possibile aggiungere delle ruote 4×4 con l’aggiunta di mitragliatrici e spararazzi incorporati. Allo stesso modo ci è stato mostrato come si potesse gestire una partita a calcio montando due porte in due estremità di un’arena, facendo comparire un pallone e programmando anche il segna punti: all’ingresso della palla in una porta il segnapunti avrebbe dato un punto al Player 1, diversamente all’ingresso nell’altra porta ci sarebbe stato un punto per il Player 2. Rudimenti di creazione di videogiochi che potranno divertire sia chi vuole passare del tempo a mettersi alla prova sia chi vuole semplicemente creare, come può voler fare un bambino.
Gli oggetti a disposizione erano effettivamente moltissimi e svariavano dal castello della Bestia fino al deposito di Zio Paperone per finire all’entrata della Caverna delle Meraviglie di Aladdin. Uno sbizzarrirsi di idee che apre, logicamente, anche alla creazione di livelli condivisibili online e che, se scelti tra i migliori, posson diventare anche scaricabili dallo store ufficiale, proprio come in LittleBigPlanet, dal quale Disney Infinity prende in prestito l’idea di sandbox. Nel video di dimostrazione ci è stato mostrato anche come sarebbe possibile ricreare i livelli di Super Mario, Super Mario Kart, Donkey Kong e numerosi altri classici del videogioco semplicemente attivando la nostra ingegnosità e inventiva.
Disney Infinity, quindi, si presenta come un prodotto aperto alla famiglia, ma anche ai nostalgici, giocando moltissimo sul fan service e proponendo numerosi personaggi Disney che faranno la felicità di chi è cresciuto con i lungometraggi e i cortometraggi dell’azienda americana. Migliorando tutte le tecniche proposte da Skylanders e permettendo anche un multiplayer in cooperativa formato da quattro giocatori, oltre che una creazione sand box dei livelli poi condivisibili, ci troviamo dinanzi a un videogioco sicuramente di ottime speranze, che migliorato in alcuni aspetti può soddisfare e raggiungere buone quantità di vendite. L’unico dubbio, per il momento, che ci ha inevitabilmente colpiti è il domandarci quale finalità abbia l’intera avventura: mero divertimento o scopo non dichiarato? Il rischio è che la creazione e le avventure stesse non portino da nessuna parte e il tutto venga ridotto a un passatempo non impegnato e non ricercato.
Disney Infinity sarà disponibile da giugno per Nintendo Wii, Nintendo Wii U, Nintendo 3DS, Xbox360 e PlayStation 3 con uno starter pack che comprenderà oltre il gioco anche una delle tre action figures di base (Sally, Mr. Incredibile e Jack Sparrow).