Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance – Hands On
La saga di Kingdom Hearts, abbastanza conosciuta, in questi anni ha ricevuto molte critiche positive e negative da parte dei giocatori, probabilmente perchè il numero di spin-off e prequel è superiore rispetto ai capitoli della trama principale. Chiunque abbia giocato al secondo capitolo poi, essendo rimasto a bocca asciutta, sta sicuramente aspettando un ipotetico terzo capitolo e invece vede una continua produzione di capitoli "a parte", che non sempre hanno aiutato a comprendere l’intricata trama della serie, anzi, molto spesso hanno portato ancora più dubbi. C’è da dire però che questi continui dubbi ed incertezze spesso hanno portato all’acquisto di un altro capitolo secondario, proprio per capire cosa è accaduto, sta accadendo e accadrà agli eroi della saga e hanno sempre portato una piacevole esperienza di gioco. Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance anche se si presenta ancora come uno spin-off pronto a confonderci le idee, sembra invece darci la possibilità di capire cosa si celi dietro tutta la complicata trama. Il gioco uscirà il 29 Marzo in Giappone, mentre noi europei dovremo aspettare l’estate, più nello specifico il mese di Luglio. La sua piattaforma sarà il nuovo Nintendo 3DS e tra i vari mondi Disney già presenti ha ben tre new entries: il mondo dei Tre Moschettieri (tratto dal film Disney del 2004 con Pippo, Paperino e Topolino), il mondo del Gobbo di Notre Dame e infine il mondo di Tron Legacy.
Diventa Maestro Keyblade.
La trama e lo scopo del gioco si baseranno sul diventare un maestro Keyblade: infatti nell’universo di gioco è comparsa una misteriosissima nuova minaccia (misteriosa perchè non ancora svelata da Square Enix), Re Topolino e Yen Sid chiederanno a Sora e Riku di diventare maestri, perchè solo così riusciranno a salvare i diversi mondi. Se nei giochi precedenti la minaccia riguardava "i cuori" dei personaggi, sembra che in questo nuovo capitolo riguardi i sogni, non solo per il titolo, ma anche perchè i nemici che dovremo affrontare si chiamano "dream eaters". Per diventare maestri Keyblade Sora e Riku dovranno ovviamente affrontare delle prove e nello svilupparsi della trama compariranno diversi personaggi già conosciuti anche negli altri spin-off, infine ci sarà permesso, a quanto pare, di fare un po’ più luce sulla trama, come ancora, però, non ci è dato saperlo. La demo che ci è stata fatta provare, sempre grazie allo studio Halifax, il quale ci ha invitato il 23 Marzo nei suoi studi di Milano, è ambientata nel mondo dei tre moschettieri e abbiamo potuto giocare sia con Sora che con Riku.
Super 3D.
Senza tenere in considerazione per un secondo il 3D del nuovo Nintendo, il gioco presenta una grafica non tanto differente dagli altri capitoli, quindi senza un significativo miglioramento. Il 3D però è veramente molto ben realizzato e i personaggi sembrano davvero oltre o davanti lo schermo, dando un effetto di profondità non trascurabile e di grande impatto. Quindi, se da una parte i personaggi e le ambientazioni rimangono graficamente invariati, il 3D dà loro un qualcosa in più, che rende il tutto degno di nota. Lo stile dunque è il classico stile dell’animazione Disney già apprezzato e conosciuto negli altri capitoli, con ampi spazi, luoghi non sempre semplici da raggiungere e con colori accessi e armoniosi tra loro. I nemici dal punto di vista grafico ed estetico però non sono gli stessi dei precedenti capitoli e i colori non sono affatto tra loro armoniosi: non si avrà più a che fare con in numerosissimi Heartless, ma, come già detto, dovremo fare i conti con questi Dream Eaters, di cui non sappiamo ancora niente se non che molti hanno fattezze animali con qualche variazione fantasiosa e che sono letteralmente multicolour, molto simile ad una maglietta in stile hippie.
Dream, Drop, Distance.
Il "3D" del titolo non fa riferimento alla grafica, ma alle tre "D" del sottotitolo, che alludono un po’, da quanto si può dedurre, al gameplay del gioco. I personaggi giocabili, come è stato già detto, sono due: Rikku e Sora. In questo capitolo non avremo come aiutanti Pippo e Paperino, ma due di questi Dream Eaters a testa, come e perchè però non si sa. I due personaggi avranno due storie separate e per evitare che uno dei due venga potenziato più dell’altro è stata inserita la barra "drop": una volta che questa barra scenderà al suo livello minimo, il personaggio che stiamo utilizzando in quel momento cadrà in un sonno profondo e la schermata di gioco si sposterà nel luogo in cui si trova il secondo personaggio ancora sveglio, e così via. Ogni volta che un personaggio si addormenterà, verrà aperta un finestra che ci darà la possibilità di potenziare gli alleati del personaggio anche con dei bonus. Per essere più chiari, facciamo un esempio: stiamo utilizzando Sora che sta salendo le scale di una torre. Dopo aver incontrato un gruppo di nemici e averli sconfitti, la sua barra drop è arrivata a zero e Sora si addormenta. Una volta addormentato la finestra che comparirà ci darà la possibilità di potenziare i suoi alleati e una volta conclusi i potenziamenti chiuderemo la finestra. Dopo averla chiusa la schermata non caricherà nuovamente la storia di Sora, ma quella di Riku e, così, andremo avanti nella trama di questo secondo personaggio fino a quando anche la sua barra drop arriverà a zero, per poi, dopo i potenziamenti, tornare al punto in cui ci eravamo fermati con Sora e così via. I combattimenti sono sempre attivi e dinamici, ma presentano un notevole aumento delle combo e delle combinazioni tra le stesse. Quindi oltre agli attacchi speciali già presenti con forme e nomi diversi nei precedenti capitoli, qui sarà possibile fare degli attacchi combinati a catena in qualsiasi momento. Il menù dei comandi è rimasto invariato: i vari attacchi complessi e le magie hanno un proprio tasto, gli attacchi semplici un altro e via dicendo. Inoltre è possibile anche effettuare degli attacchi combinati con uno dei due alleati quando l’apposita barra sarà completamente riempita. Infine potrà apparire sullo schermo quello che per ora è stato chiamato "pink arrow", tre freccette una sotto l’atra (>>>) che permetteranno uno speciale attacco tramite l’uso del touch screen. Le ambientazioni, come anche i giochi precedenti, spesso presenteranno dei piccoli enigmi da risolvere per riuscire ad arrivare all’ambientazione successiva, ad esempio attraverso carrucole, funi oppure la distruzione di determinati oggetti. Per quanto riguarda invece lo scontro con i boss, spesso sarà necessaria una precisa strategia, altro tratto caratteristico della serie, e non sempre sarà immediato capire che strategia utilizzare.
4D: Demo Dream, Drop Distance.
Ora per i più curiosi verrà descritta la demo vera e propria che Halifax ci ha fatto provare. Specifichiamo che la demo era in giapponese e Halifax ci ha prontamente fornito dei fogli per farci chiaramente comprendere dialoghi ed istruzioni, quindi la traduzione dei nomi dei mondi o degli attacchi non necessariamente corrisponderanno a quelli che poi saranno presenti nella traduzione italiana.
Dopo aver selezionato "Il Paese dei Moschettieri", abbiamo assistito ad un video in cui Topolino, Pippo e Paperino, nei panni dei tre moschettieri, si stanno scontrando con un gruppo molto fornito di Dream Eaters e improvvisamente giunge in loro soccorso Sora, il personaggio che utilizzeremo in questa prima parte della demo. Dopo aver sconfitto con Sora i nemici, grazie anche agli attacchi speciali attivati dal tasto "X" e dalle unioni combinate con i due Dream Eaters nostri alleati, abbiamo assistito ad un secondo video in cui si scopre che i nemici si sono dileguati per rapire la principessa Minnie e, ovviamente, riescono nel loro intento. Terminato il video, prima di andare a salvare la principessa, abbiamo potuto esplorare l’ambientazione, un piazzale molto vasto antistante un castello e circondato da mura. Intorno a noi c’è un porticato che costeggia il piazzale quadrato nel quale ci troviamo e in fondo si trovano le scale per raggiungere il castello. Dopo una breve perlustrazione ci siamo diretti al cancello d’ingresso, dove ci aspetta Topolino, al quale abbiamo detto che eravamo pronti per il salvataggio. Raggiunta la principessa, che si trova su una carrozza, un gigantesco Dream Eater, "Neon Colour Dinosaur", comincia a seguirci ed attaccarci: il nostro compito è quello non solo di sconfiggere il dinosauro colorato, ma anche di non far danneggiare troppo dal nemico la carrozza, infatti nel caso in cui la "barra danno" si fosse riempita, avremmo perso la partita a prescindere dal nostro status. Visto che sia carrozza che dinosauro sono in movimento, non ci era possibile utilizzare attacchi a corto raggio e non avendo ancora a disposizione magie o attacchi a lungo raggio abbiamo dovuto stordire il nemico con parate per poi attaccarlo, quando si trovava ad attaccarci da vicino prendendo a testate la carrozza oppure rimandargli indietro delle palle infuocate che ci sputava addosso quando era più lontano dalla carrozza. Una volta sconfitto però entra in scena la Banda Bassotti, mascherati da banditi in tema con il mondo a cui stiamo giocando, che riescono comunque a rapire la principessa. Subito dopo raggiungiamo una zona vicina al mare, in fondo alla quale troviamo la torre in cui è custodita la principessa. Per raggiungere la torre abbiamo dovuto attraversare prima un breve paesaggio con colline e scogli, con molti tesori nascosti e molti nemici, e poi un lungo ponte di legno. Entrati nella torre abbiamo dovuto raggiungerne la cima: prima di arrivarci abbiamo incontrato numerose orde di nemici e come se non bastasse un membro della Banda Bassotti ha cominciato a mandarci contro dei giganteschi barili che ovviamente vanno evitati. Una volta giunti sulla cima abbiamo dovuto scontrarci con la Banda Bassotti senza però riuscire a recuperare Minnie.
Terminato lo scontro, come da programma, la nostra barra drop è giunta al minimo e dopo aver potenziato i nostri alleati e aver ricevuto i meritati Munny, siamo passati a Riku, il quale si trova all’ingresso del Teatro dell’Opera e scorge in lontananza Pietro. Cominciamo a seguirlo e prima di riuscire a raggiungerlo un’orda di nemici ci assale e Pietro entra nel teatro. Dopo aver sconfitto i nemici entriamo anche noi nell’edificio e dopo un po’ di esplorazione in quello che è un teatro realizzato in modo semplice ma molto dettagliato, giungiamo dietro le quinte. Da qui riusciamo ad osservare di nascosto la Banda Bassotti che mette in scena con dei cartoni il loro piano per catturare i tre moschettieri per poi sparire dietro un telo. Cominciamo a seguire la Banda. Durante l’inseguimento notiamo un cesto che si muove, una volta aperto troviamo dentro la principessa, la quale ci avverte che la Banda sta preparando una trappola per Topolino, Pippo e Paperino e di riportarle un misterioso dispositivo per riuscire a salvarla. Subito dopo riusciamo a catturare la Banda Bassotti, il passo successivo è distruggere degli oggetti che disperdono del veleno viola. Due di questi dispositivi sono ben visibili, altri sono ben nascosti: uno si trova sotto il tetto, uno dentro una cabina armadio e un altro dietro una porta. Subito dopo dovremo sconfiggere altri nemici e infine il boss per ottenere il dispositivo e salvare la principessa e aiutare Sora. Fine della demo.
In sintesi…
Kingdom Hearts 3D: Dream, Drop, Distance è il nuovo spin-off della saga KH, in uscita per il prossimo Luglio. Il gioco è indirizzato a tutti coloro che sono interessati allo svilupparsi della trama principale e sopratutto presenta un trama nuova, che non tratta tanto di eventi passati, ma di quello che potrebbe essere un arco temporale posteriore al secondo capitolo, senza però chiari riferimenti a quest’ultimo. Della trama sappiamo solo che i nostri eroi, Riku e Sora, dovranno diventare maestri Keyblade per sgominare una nuova misteriosa minaccia che ha qualche collegamento con il mondo dei sogni. Il gioco presenta tre nuovi mondi giocabili: i tre moschettieri, il Gobbo di Notre Dame e Tron Legacy. I nemici non sono più gli Heartless, ma questi Dream Eaters, di cui non sappiamo ancora molto. La demo ci è parsa molto bella e il giustizio complessivo è più che positivo, sopratutto perchè oltre a mantenere le caratteristiche grafiche e di gioco tipiche della serie, aumenta la presenza di attacchi speciali e combo. Il 3D è ben realizzato e anche se è un altro spin-off, sembra molto meritevole e veramente ben strutturato.