Gamescom 2011: Borderlands 2
In occasione della Gamescom 2011 abbiamo preso parte ad una presentazione a porte chiuse di Borderlands 2, il seguito del celebre RPG/FPS di Gearbox che quest’anno si presenta per la prima volta in assoluto proprio alla fiera di Colonia.
Borderlands 2 ci riporta nuovamente a Pandora, 5 anni dopo gli eventi del capitolo precedente, con 4 nuovi protagonisti, anche se ne abbiamo potuto vedere in azione solo uno.
La demo mostrataci inizia in un’ambientazione nevosa dove il nostro protagonista si trova subito ad affrontare uno dei primi nuovi nemici introdotti per questo episodio, ovvero una specie di scimmione a 6 braccia, la cui capacità è quella di lanciare ogni cosa che ha a tiro, compresi veicoli.
Sconfitta la prima orda di questi gorilloni ci si presta a raccogliere, com’è consuetudine di ogni rpg, il bottino lasciatoci dai nemici, che stavolta è stato evoluto permettendoci di raccogliere più oggetti in una volta sola, a differenza del primo in cui dovevamo raccogliere un oggetto alla volta. Tra gli oggetti raccolti abbiamo, ovviamente, anche le armi, uno dei punti forti della saga di Borderlands, caratterizzata da milioni di armi tutte diverse. Per questo secondo capitolo non sono state introdotte particolari novità sotto questo punto di vista, se non che ve ne saranno di nuove e che saranno più varie a livello estetico, basate soprattutto sul fornitore originale dell’arma. E’ stata aggiunta anche la feature del lancia e stordisci, ovvero ogni volta che si lancia un’arma questa esploderà stordendo gli avversari per poi rimaterializzarsi nuovamente nelle nostre mani.
I nemici sono stati dotati di una nuova IA, infatti adesso i nemici cercheranno coperture e si muoveranno spesso per evitare i proiettili, mentre in punto di morte tenteranno il tutto per tutto cercando di mettere in difficoltà il giocatore.
E’ stato mostrato anche uno dei nuovi veicoli che verranno introdotti nel gioco, questa volta dotati di una capacità maggiore per trasportare fino a 4 giocatori.
A livello di interfaccia la novità più significativa e richiesta dagli stessi giocatori è la minimappa che segna sempre l’obiettivo di ogni quest, senza dover aprire ogni volta il menù per vedere la posizione esatta della nostra meta, che nel caso della nostra demo era rappresentata dall’incontro con uno dei primi mid boss che affronteremo. Il boss in questione era un bestione equipaggiato di un grosso scudo metallico ed un mini psyco legato ad esso. Una della particolarità di questo combattimento: se si riesce a liberare il piccolo psyco, sparando alle corde che lo tengono imprigionato, questi ci darà una mano nella battaglia distraendo il nemico dando la possibilità di aggirarlo e sconfiggerlo più facilmente.
Alla sconfitta del boss ne consegue il classico level up che, a detta dei ragazzi di Gearbox, è stato pensato per ricompensare il giocatore e non solo per fargli crescere le solite due o tre statistiche. Anche il level up, quindi, ha subito un rinnovamento, permettendo di apprendere e migliorare diversi tipi di abilità attraverso un sistema ad albero diviso in 3 rami, che purtroppo non abbiamo potuto vedere in modo dettagliato.
Durante la presentazione uno dei ragazzi di Gearbox si è unito alla partita per mostrarci, brevemente, anche la co-op, che è stata leggermente rimaneggiata per rendere le partite più equilibrate, così da poter giocare con amici e giocatori di livello più basso e più alto. In cooperativa hanno affrontato una delle missioni secondarie disponibili nel gioco che coinvolgevano uno dei vecchi protagonisti del primo Borderlands, adesso personaggi chiave all’interno della storia di Borderlands 2 e per l’occasione dotati di parola. La quest in particolare vedeva Roland catturato da un gruppo di robot e lo scopo della missione era quello, per l’appunto, di liberarlo. La particolarità di questi robot è che avevano nelle loro fila alcuni droni capaci di rigenerarli richiedendo al giocatore, dunque, di dare la priorità a quest’ultimi nell’eliminazione. L’occasione è stata propizia per sfruttare l’abilità Dual Wield del nostro personaggio, ovvero la possibilità di sfruttare due armi qualsiasi in una volta sola, comprese quelle pesanti.
La quest non si conclude, ma il team di Gearbox ha voluto enfatizzare il fatto che le quest, comprese quelle secondarie, saranno molto più approfondite e molte più legate alla trama centrale, onde evitare le banali quest "vai là, uccidi questo e riportami quello".
Borderlands 2 si prospetta, dunque, un’ottima evoluzione del precedente capitolo, cercando di migliorarsi in quelle piccole cose che prima non erano gradite dai fan e di cui si sono lamentati, dimostrando che Gearbox tiene parecchio conto dei feedback dei suoi utenti. Le impressioni sono state positive e le informazioni ancora poche, ma questo basta per fare di Borderlands 2 uno dei giochi più attesi del prossimo anno.