Perché i FPS sono così popolari e rimangono sempre leaders nelle vendite?

Articolo tradotto da: 360magazine.co.uk

Perché i FPS sono così popolari e rimangono sempre leader nelle vendite?

Se guardiamo i 100 giochi più venduti di tutti i tempi, non ci sono dubbi che troveremo titoli che fanno appello al più grande numero di persone possibili. C’è una ragione per cui quelli come Mario e il Dr. Kawashima vendono cosi tanto, ma c’è un genere nell’industria videoludica che annichilisce gli altri quando si tratta di vendita collettiva. I suoi effetti mandano in soqquadro la scena videoludica, ed è un genere sempre in forte evoluzione e che ha combattuto per il predominio nel settore sin dalla nascita. Ma la domanda é: tutto ciò basta a renderlo il gioco migliore?

Se guardate le uscite di alto profilo di ogni anno, è difficile ignorare che la maggior parte siano sparatutto. Solo nel 2011 abbiamo visto titoli come Bulletstorm, Homefront, Portal 2, Crysis 2 e solo alla fine dell’anno scorso abbiamo visto pubblicare uno dei giochi più venduti di tutti i tempi: Call Of Duty: Black Ops. Quindi cos’è che attira i giocatori verso i FPS? Sarebbe facile gettare una pseudo psicologia di gruppo sugli avatar, vuoti contenitori e organizzazioni di giocatori, ma la verità e molto più pratica. I FPS vedono il mondo come noi e quindi offrono al giocatore un’interpretazione molto più realistica degli eventi gravi che negli altri generi di solito divengono surreali e fittizi.

Nessuno può sostenere che Black Ops sia un gioco votato al realismo, ma lo si gioca con la percezione della guerra e di come essa possa essere manipolata. Bioshock è riuscito a catturare il giocatore imprigionandolo nel proprio mondo anche contro la sua volontà, a dimostrazione che molti dei migliori FPS non sono solo involucri vuoti, ma si sforzano di portare il giocatore ad identificarsi al massimo col proprio personaggio. La serie Half-Life è diventata famosa per le sue caratterizzazioni realistiche, pur avendo un mondo altamente incredibile. Gordon Freeman, benchè silenzioso, è un personaggio decisamente peculiare, guidato dalla sua personale visione scientifica del mondo. Half-Life 2 è diventato noto per il suo lavoro pionieristico che permette ai giocatori di manipolare il mondo che li circonda e di come ha presentato gli eventi del gioco, senza mai ricorrere a scene filmate.

Con l’inserimento degli avatar (o di Gordon Freeman) i giocatori sono stati messi in un ambiente e in una narrazione senza mai rompere la quarta parete. Questo non è un concetto applicabile esclusivamente ai FPS, ma è facile da utilizzare e da manipolare per offrire una prospettiva sempre unica, ed è forse questo uno dei motivi per cui i giocatori tornano sempre a giocare ai FPS. Questo fornisce un insieme di regole facilmente identificabili con il genere insieme ai controlli, che non sono mai realmente cambiati. E’ questo l’aspetto più importante che identifica i FPS o, semplicemente, è uno dei più importanti?

I FPS sono diventati uno dei generi più influenti di quest’industria, con alcuni dei giochi migliori del settore, ma danno segni di stanchezza. Half-Life 2 ha probabilmente segnato l’apice che non è stato ancora usurpato ma COD ha messo in stallo l’evoluzione del genere, forse abbiamo bisogno di vedere qualcosa di nuovo nei FPS, se vogliono diventare veramente il genere di eccellenza.

Traduzione a cura di Luca "great_player" Auricchio
Revisione a cura di Federico "GDTeX" Tesio

 

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