3DS: La nuova era del gaming portatile
A un anno esatto dal suo primo annuncio, che aveva deluso tutti per la povertà di informazioni e che rimandava all’evento che si sarebbe tenuto a Los Angeles qualche mese dopo, esce finalmente nei negozi il 3DS. Dopo il colossale successo ottenuto con il DS, che insieme al Wii ha permesso a Nintendo di rimanere ancora a galla, è sicuramente molto difficile per la casa di Kyoto riconfermarsi regina del mercato, anche se i primi dati di vendita sono eccezionali. La nuova console segna un punto di svolta per il gaming portatile, grazie all’introduzione di uno schermo 3D che non necessita di occhialini.
Da chiuso
La confezione che contiene il gioiellino Nintendo è di discrete dimensioni e contiene al suo interno tutto il necessario. La prima cosa che salta all’occhio appena aperto lo scatolo è il malloppo di manuali di istruzioni, che giustificano il peso dell’intera confezione; andando ad alzare il ripiano dove sono messi i vari libretti troviamo la console e la base di ricarica. Il 3DS è grande quasi quanto il DS Lite, sia da aperto che da chiuso, e a differenza di quest’ultimo, che presenta una superficie lucida esternamente ed una opaca all’interno, la nuova console Nintendo è lucida sia dentro che fuori. Prima di andare ad analizzare la parte interna con tutti i tasti e i due schermi, parliamo un po’ di come appare da chiusa. Sulla parte anteriore spiccano solo le due fotocamere che permettono di scattare foto in 3D e vicino ad esse il led che indica il loro funzionamento; sul lato destro della cerniera è presente un unico indicatore che avverte di eventuali notifiche o l’esaurimento delle batterie. Sul lato destro è presente una specie di slide che permette di accendere o spegnere il Wi-Fi con relativo led; sul versante sinistro è presente un altro slide utile per la regolazione del volume e lo sportellino dove è già inserita una scheda SD da 2 GB prodotta dalla Toshiba. Sul lato superiore della console sono presenti, oltre ai due tasti dorsali, l’alloggio per lo stilo, lo slot per le schede dei giochi, la presa che permette la ricarica, sia tramite base da tavolo che classica, e, infine, un modulo a infrarossi, il cui utilizzo non è ancora ben chiaro. Sul lato inferiore, invece, non sono presenti tasti o levette, ma solo un’entrata standard per le cuffie esattamente al centro della console e due led sulla destra, indicanti l’accensione e lo stato di carica.
Da aperto
Andando ad aprire la console, sullo sportello dove è posizionato lo schermo 3D in formato (sembrerebbe) 16:9, troviamo: la fotocamera interna appena sopra quest’ultimo, le due casse ai lati dello schermo e il famoso regolatore 3D, che permette di selezionare la profondità desiderata del 3D. Ci spostiamo quindi sulla zona dove è presente il touch screen, di formato diverso rispetto a quello superiore e praticamente identico, dimensionalmente, a quello del vecchio DS. Poco sotto questo troviamo tre tasti: select, home e start; purtroppo, c’è da dire che risultano molto scomodi da premere e sarebbe stato molto più gradito che fossero a sfioramento e non a pressione. Sulla destra troviamo i quattro tasti A, B, X e Y caratteristici Nintendo: su questi non possiamo che spendere parole d’elogio vista la loro grande qualità, molto migliori rispetto a quelli del vecchio DS; lo stesso possiamo dire riguardo alla croce digitale presente sulla sinistra, poco sotto ad una grande novità introdotta proprio in questa nuova console: il circle pad, un analogico di ridotte dimensioni, non certo precisissimo ma molto comodo da utilizzare. Concludiamo la descrizione della console con il tasto Power, presente in basso a destra del touch screen.
La ricarica e la batteria
Poco sopra abbiamo citato la base su cui poter appoggiare e ricaricare la console; in molti si chiedevano come funzionasse la ricarica del 3DS su di essa: Nintendo ha pensato bene di costruire un marchingegno meccanico che permette, una volta premuto, di allungare due linguette che vanno a toccare degli appositi spazi presenti vicino alla presa di ricarica della console. Un sistema molto più arcaico e semplice di quel che si pensasse, ma risulta davvero comodo appoggiare il 3DS su questa base per ricaricarlo. La durata della batteria, uno dei punti deboli della console, a seconda delle specifiche che si sono scelte sulla luminosità dello schermo e il risparmio energetico, varia dalle 3 alle 5 ore. Ciò non è assolutamente una cosa da sottovalutare, soprattutto se la console viene usata fuori casa e non c’è possibilità di ricaricarla quando si vuole.
Il software pre-installato
Per la prima volta, in una console Nintendo possiamo dire che c’è una buona quantità di software pre-installato, e la cui qualità è senz’altro più che buona. Già con il DSi c’era stata un’inversione di tendenza grazie ad alcune applicazione che oggi ritroviamo anche su 3DS. Le funzioni presenti sfruttano tutte le caratteristiche della console. Il programma per scattare le foto permette di cambiare diversi parametri, di scegliere la messa a fuoco del 3D, di impostare l’autoscatto e di visionare le foto scattate, anche attraverso uno slideshow dove poter scegliere il sottofondo e lo stile d’apparizione delle immagini; la qualità delle fotografie non è esaltante, anzi, ma risulta molto simpatico scattare foto in tre dimensioni.
Il lettore musicale, già presente anch’esso su DSi, permette, oltre a sentire la propria musica presente sulla SD, anche di modificare le canzoni o le registrazioni fatte. Il centro creazione Mii è quasi identico a quello che già conosciamo su Wii, ma è stata aggiunta una funzione che permette di migliorare ulteriormente le nostre creazioni: scattando una foto si può costruire il Mii desiderato; nulla di eccezionale, ma ciò velocizza di molto la creazione del proprio alterego.
La piazza Mii è invece collegata ad una feature introdotta per la prima volta: lo street pass; questa nuova funzione permette di scambiare i propri Mii e i dati di gioco semplicemente passando vicino ad un altro 3DS con lo street pass attivato. Sicuramente un’aggiunta interessante per quanto riguarda il lato social del prodotto. Trovandoci a parlare di ciò, non possiamo tralasciare la nuova gestione delle amicizie tramite il collegamento Wi-Fi, che è possibile attivare o disattivare tramite il tasto apposito. Nintendo ha deciso di eliminare i vari codici amico che variavano da gioco a gioco e ne ha inserito uno per ogni console: quindi, aggiungendo un amico (lo scambio di codici deve essere reciproco) è possibile giocare con egli con qualsiasi gioco, senza il bisogno di inserire nessun altro codice. Purtroppo però non è possibile chattare con le persone presenti nella propria lista amici, ma solo vedere a cosa stanno giocando e le informazioni inserite nel proprio biglietto da visita.
Sono presenti poi altre applicazioni che permettono di vedere le proprie statistiche e ovviamente modificare le impostazioni della console; purtroppo è ancora assente il browser per la navigazione, che verrà aggiunto in futuro con un firmware insieme allo shop online. Andiamo a parlare delle due applicazione ludiche presenti: la realtà aumentata e caccia alle facce.
I giochi pre-installati
Caccia alle facce è un minigioco molto divertente che, partendo da alcune foto, costruisce dei personaggi da colpire; la gestione del mirino avviene direzionando il 3DS verso gli obiettivi da colpire. In quest’occasione, però, l’uso del 3D può essere fastidioso visto che ci si muove per seguire i bersagli da colpire. Ogni livello ha un boss finale che bisogna abbattere colpendo un punto debole. Sicuramente è un gioco molto semplice, ma dà l’idea di come potrà essere utilizzata la telecamera della console.
Anche la realtà aumentata fa un uso massiccio delle fotocamere esterne: grazie al supporto di alcune carte incluse nella confezione è possibile giocare ad alcuni minigiochi molto simpatici che sfruttano, appunto, la realtà aumentata. In pratica, per chi non conoscesse questa modalità, già sperimentata anche su PSP, il software costruisce intorno ad un punto di riferimento – in questo caso rappresentato dalla carta – elementi che il giocatore può modificare e con cui è possibile interagire. I tre minigiochi presenti, non tutti disponibili dall’inizio, sono: rotolandia, arciere e pesca.
Rotolandia è una sorta di biliardo in cui bisogna far andare in buca delle palle e poi sconfiggere un boss finale con delle bombe: il giocatore invece di un mirino ha a disposizione una stecca con la quale colpire appunto le palle o, nel caso del nemico in conclusione di livello, delle bombe.
Arciere, invece, ci mette a disposizione un mirino con cui scoccare delle frecce e colpire così bersagli che si trovano nello spazio e che costringono il giocatore a girare intorno alla carta per essere scovati; alla fine del livello c’è il solito drago da abbattere colpendo determinati punti deboli e seguendo le stesse meccaniche già utilizzate nel livello. Qualche problema però nasce quando ci si inizia a muovere intorno alla carta: in queste occasioni il tutto comincia a scatticchiare. Ciò avviene perchè la console deve avere il tempo di ricostruire quel che c’è intorno alla carta da un’altra angolazione, ma il problema potrà essere risolto o quantomeno migliorato con aggiornamenti futuri.
L’ultimo minigioco è quello della pesca, che riprende le stesse meccaniche già viste nella medesima attività di animal crossing o di My Sims. Nulla di particolarmente complesso: il giocatore controlla la canna da pesca e posiziona il galleggiante nelle vicinanze dei pesci, appena questi abboccano bisogna tirare su.
Oltre però a questi tre minigiochi, la realtà aumentata mette a disposizione altre tre sotto-applicazioni, se così si possono chiamare: due di queste permettono rispettivamente di fare foto ai propri Mii e ai personaggi Nintendo (disegnati sulle 5 carte presenti nella confezione del 3DS), cambiando loro posizione e posa; applicazione simpatica e interessante da utilizzare, soprattutto per i giocatori più fantasiosi. Infine c’è una specie di programma di disegno che riproduce in tre dimensioni gli schizzi riportati sul touch screen.
Conclusioni
In molti si sono lamentati del prezzo del 3DS (259 €), ma l’offerta della console vale tutti i soldi che costa, almeno a nostro avviso. Avrete senz’altro notato che non abbiamo per niente parlato della novità più grande della console, il 3D; non temete: abbiamo parlato approfonditamente della tecnologia sfruttata dal 3DS in un altro articolo. Comunque sia, vi basti sapere che il 3D funziona, anche se serve qualche secondo per abituarsi alla nuova visualizzazione e all’angolo di visione dello schermo. Sembra proprio che, con il 3DS, Nintendo potrebbe di nuovo divenire regina del mercato. Come sempre la differenza la faranno i giochi; ma una cosa è certa: il divertimento non mancherà.