Nintendo presenta il 3DS a Roma e Milano
Il 10 e il 14 Marzo 2011, rispettivamente a Roma e a Milano, Nintendo ha svolto un particolare evento chiamato Facce da 3DS. In questi eventi, differenziati da tutti gli altri sparsi per l’Italia dalla necessità di iscriversi per ottenere uno degli inviti e partecipare all’estrazione di 3 console, abbiamo avuto modo di provare con le nostre mani la console e un grossa quantità di videogiochi, e naturalmente siamo qui pronti a darvi le nostre impressioni. Vogliamo cominciare?
L’evento
L’organizzazione è stata ottima, delle ragazze porgevano il 3DS per descrivere le funzionalità base e far provare alcuni giochi in realtà aumentata, principalmente il "Caccia alla faccia" che richiede di girarsi attorno per sparare alle facce, concetto che non si sposa bene con le postazioni fisse.
Nintendo ha dato una buona aria al locale, con una grande quantità di console; le "file" più lunghe erano comunque di poche persone mentre l’ex-VJ di MTV Alessandro Cattelan raccoglieva impressioni a caldo per la diretta sul sito ufficiale , sul quale ad aprile partirà la seconda parte del concorso che regalerà altri Nintendo 3DS agli utenti iscritti. La serata procedeva bene tra un gioco e l’altro, nonostante alcuni giochi come Kid Icarus necessitassero obbligatoriamente di un pennino per giocarci decentemente, pennino che non era stato fornito dall’organizzazione (fortunatamente avevamo il nostro), e quasi tutti sono rimasti delusi dopo l’annuncio dei nomi dei vincitori, soprattutto per l’ultimo Nintendo 3DS disponibile che Alessandro Cattelan ha tentato scherzosamente di regalare al suo ex-collega Daniele Bossari. A metà dell’evento milanese un gruppo di giocatori di un sito ha cominciato ad avviare sfide di Mario Kart DS su DS sfidando le ragazze che giocavano invece sul 3DS che stavano presentando: il classico non muore mai, e con un analogico che non ti spezza le dita tentando di fare i miniturbo, attendiamo fiduciosi di poter giocare alla versione 3D.
Nintendo 3DS
La console in sè, come ormai tutti saprete, appare come un normale Nintendo DSi ma con lo schermo superiore leggermente più largo. Fin da subito ci renderemo conto dell’effetto 3D che domina, persino nei Menu, e funziona senza occhiali dedicati. L’effetto è comunque piuttosto instabile, è necessario osservare lo schermo nel modo giusto e alla distanza giusta, con la giusta angolazione, per non rischiare che l’effetto svanisca e ritrovarci semplicemente con immagini confuse. Questo può senza dubbio essere un problema per alcuni giochi in cui dovremo muovere la console, o anche semplicemente se muoviamo la mano per abitudine; c’è da dire che il problema sembrava essere amplificato dalla limitata mobilità data dal cavo che collegava la console alle postazioni, che, ovviamente, non sarà un handicap che si ripresenterà al di fuori di questo contesto. In ogni caso, l’effetto promesso funziona eccome. Una levetta sulla destra ci permetterà di regolare l’effetto 3D, fino anche a decidere di toglierlo completamente. Quando si passa dalla modalità 3D attivata a quella "2D" si può notare un microscatto nello schermo che si spegne per un istante ma che non inficia il gioco. Quando si gioca non si passa da una modalità all’altra in continuazione, ed è una prova di come il 3D sia dato nelle mani degli sviluppatori che, come registi, possono scegliere le impostazioni ottimali della telecamera diversamente come accade per i driver 3D per computer dove l’effetto è graduale e tutto nelle mani del giocatore.
I comandi sono pressochè perfetti, i tasti hanno un’ottima risposta e l’analogico è a nostro parere il migliore con cui abbiamo mai avuto a che fare.
Utile l’aggiunta di un tasto Home, che potremo usare per tornare al menu principale della console anche durante il gioco, permette di controllare alcune opzioni della console o di cambiare in qualsiasi momento l’applicazione che desideriamo usare. Le applicazioni sono diverse, e vanno dallo scattare foto in 3D, alla creazione del nostro Mii (è anche possibile fare in modo che la console riconosca la nostra faccia tramite la fotocamera e crei il Mii automaticamente), o magari provare i giochi a realtà aumentata. Vediamo cosa sono.
Giochi a Realtà Aumentata
Assieme alla console 3DS ci verranno date alcune carte raffiguranti dei personaggi Nintendo. Queste carte, prese di per sè, non servono a nulla. Ma entrando nell’applicazione del 3DS della realtà aumentata, inquadrando tali carte con la videocamera, su di esse nasceranno delle costruzioni, che diventeranno dei veri e propri giochi in cui la console stessa è la nostra telecamera. Per esempio, due di questi giochi sono uno sparatutto e un minigolf. Nello Sparatutto vedremo crearsi sulla carta una costruzione dalla quale salteranno fuori bersagli da tutte le parti, e noi dovremo girare attorno alla figura così da poter mirare senza incappare in ostacoli. Nel minigolf, allo stesso modo, avremo il campo da gioco sulla carta e il modo in cui ci gireremo attorno deciderà dove intendiamo colpire.
Di questi simpatici giochi ce ne sono almeno 6, per adesso, ma siamo piuttosto sicuri che la Nintendo ne farà uscire molti, molti altri. Chissà, magari saranno addirittura messi in vendita come bustine di carte collezionabili/giocabili.
Alcune carte, come quelle di Link e Samus, si limitano a creare delle statue statiche dei rispettivi personaggi, il che ci fa pensare: stampando una carta di dimensioni abbastanza grandi, è possibile avere Samus Aran e Link che si sfidano a grandezza naturale?
Kid Icarus Uprising
Ecco qui uno dei piatti forti della serata. Kid Icarus è finalmente pronto a tornare, alla grande, tra le nostre mani. L’angioletto Pit ci ha mostrato la fenomenale grafica a cui la nuova console può arrivare, e soprattutto l’incredibile profondità che il 3D ci regala nelle sessioni di gioco.
La demo di Kid Icarus ci ha messo di fronte ai due livelli già mostrati nei mesi precedenti, divisi in una parte in volo e un’altra a terra. In entrambi i casi si intravede subito la natura sparatutto del titolo: con la croce direzionale muoveremo Pit, con il pulsante L spareremo, mentre muovendo il pennino sul Touch Screen decideremo dove mirare. Questo sistema di pulsanti è molto comodo per il gioco in sè, ma finisce necessariamente per farci muovere la console e quindi si rischia di perdere l’effetto tridimensionale. A parte questo, le sessioni aeree sono quelle decisamente meglio riuscite: potremo muoverci per tutto lo schermo e il senso di profondità è veramente magnifico. La sessione a terra ci ha fatto storcere leggermente il naso, i controlli non sono esattamente reattivissimi e schivare i colpi avversari può spesso essere un problema, generato dal fatto che il pennino si usa anche per muovere la telecamera facendo un rapido movimento che non è facile eseguire con precisione. Tuttavia è una vecchia versione che ha quasi un anno, siamo speranzosi che questo scoglio sia stato superato. In entrambi i livelli ritroveremo Pit a discutere con la dea Palutena della situazione (i personaggi hanno dei bellissimi artwork accanto ai sottotitoli), arrivando anche a scherzare sul fatto che Palutena abbia dato a Pit più poteri del necessario come eccezione solo perchè ci troviamo in una Demo.
Dead or Alive Dimensions, Super Street Fighter 4 3D Edition
Erano presenti anche i due picchiaduro che molti stanno aspettando. Anche questi due giochi ci han messo di fronte alle potenzialità grafiche del 3DS, basti dire che nella prova di Street Fighter è stato piuttosto difficile trovare differenze rispetto alle versioni PS3 e 360. A dir la verità Dead or Alive non ci ha stupiti più di tanto: il gioco è il solito che ormai tutti conosciamo, senza particolari novità o implementazioni, a parte un paio di nuovi personaggi, e l’effetto 3D risulta anche abbastanza inutile e scialbo. Street Fighter, invece, nonostante anch’esso sia la versione che tutti già conosciamo, implementa un paio di interessanti opzioni. Innanzitutto sul touch screen avremo dei grossi pulsanti con i nomi delle mosse principali del personaggio che stiamo utilizzando: se ci riesce difficile farle, basterà premere il pulsante relativo sul touch screen per fare in modo che il nostro lottatore esegua quella mossa. La seconda implementazione è la possibilità di utilizzare la visuale classica, oppure una visuale che tenga la telecamera alle spalle del nostro lottatore, così da far acquisire al 3D del titolo una profondità non da poco. E’ molto interessante, ma purtroppo nonostante lo scopo del 3D sia quello di ottenere una percezione della profondità, il proprio personaggio è un ostacolo che non permette di valutare correttamente le distanze, rendendo a volte migliore la classica visuale laterale. Da quello che abbiamo potuto notare, però, non sono presenti nel gioco i nuovi arrivati Yun, Yang, Evil Ryu e Oni Akuma, aggiunti nella nuova versione arcade di Super Street Fighter 4, e questo è veramente un peccato.
Resident Evil: Mercenaries, PilotWings Resort
Ecco altri due dei migliori ospiti delle serate. Resident Evil ha senz’altro dato grande sfoggio di sè, grazie alla sua grafica, alla fluidità, e all’ottimo utilizzo del 3D. Chiunque abbia giocato Resident Evil 4 e Resident Evil 5, conoscerà già la modalità Mercenari, una vera e propria droga. Essa consiste nel girovagare per uno stage pieno di nemici, tentando di ucciderne il più possibile in un determinato tempo (andando anche a cercare nel frattempo oggetti che aumentino il nostro tempo disponibile, munizioni, o moltiplicatori di punteggio). Questo gioco per 3DS è basato completamente su quella modalità, e chi la ha amata non ne resterà certo deluso, salvo che correggano qualche bug: ci è capitato che, utilizzando Krauser, il pugnale attraversasse un nemico senza infliggere alcun colpo.
PilotWings Resort, d’altra parte, ci offre un simulatore di volo piuttosto classico ma ottimamente caratterizzato, dove, essendovi scene aeree, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, il 3D dà il meglio di sè.
Rabbids 3D, Nintendogs + Cats, LEGO Star Wars: The Clone Wars, Pro Evolution Soccer 2011 3D, The Sims 3
In realtà c’è poco da dire su questi titoli. Tutti questi brand ci presentano i giochi che già fin troppo bene conosciamo, dandoci giusto una parvenza di effetto profondità e con la grafica, naturalmente, migliorata. Questo per quanto riguarda Nintendogs, dove ormai i cuccioli sembrano davvero reali. I Rabbids ci deliziano con un nuovo titolo platform, dove però naturalmente il 3D ha ben poco uso, a parte in certe particolari situazioni. Lego Star Wars sarà assolutamente identico alle altre versioni, per The Sims 3 purtroppo non abbiamo possibilità di dare un commento poichè l’unica modalità giocabile all’evento era solo la creazione del personaggio. Pro Evolution Soccer invece ci stupisce, perchè è stato in grado di rimettersi in gioco e offrirci qualcosa che possa seriamente essere influenzato dalle caratteristiche della nuova console. Invece della solita telecamera dall’alto, abbiamo stavolta una visuale alle spalle del giocatore che controlla la palla, dando in questo modo più giustizia al 3D.
Zelda: Ocarina of Time 3D
Per ultimo, ma non per importanza, l’ospite d’onore. Uno dei migliori giochi di Zelda mai usciti, ora con una grafica migliorata e con effetti 3D a coronare il tutto, come il polline che viene trasportato dal vento nel villaggio Kokiri. Questo gioco è senza dubbio il fiore all’occhiello dei titoli finora proposti, un’assoluta Killer Application. Nel gioco troveremo sia Ocarina of Time originale, sia Master Quest, una versione creata su un disco promo per Gamecube nella quale i dungeon sono molto più complicati in quanto a enigmi ed incontri, e ben più difficili da superare.
Un’ottima occasione, per chi non lo avesse provato originariamente, di giocare un titolo che ha fatto sognare tutti, e una grandiosa occasione per chi invece lo ha finito e strafinito per tornare in questo mondo migliorato: la grafica poteva subire cambiamenti molto più profondi, le texture dell’ambiente sono in media solo leggermente migliorate ma le animazioni di Link sono molto più fluide, così come i modelli poligonali sono stati arricchiti. Tuttavia non si discostano dagli originali più di quanto effettivamente potrebbero in base a quanto visto in altri giochi, e sono state cambiate le texture che appaiono più spesso, come le piante rampicanti che si possono scalare, con un evidente effetto di shader che le rendono tridimensionali.
In conclusione…
Il 3DS ci ha stupiti, grazie alla sua grafica, grazie al suo effetto 3D che funziona sul serio (anche se con alcuni limiti), grazie ad applicazioni interessanti e di sicuro sviluppo futuro. Purtroppo i giochi di lancio non sono esattamente titoli per i quali varrebbe la pena spendere intorno ai 250 euro per la sola console, ma quando usciranno i primi giochi del calibro di Kid Icarus, Zelda, e Resident Evil, allora il 3DS comincerà alla grande il suo ciclo vitale.
Il mondo del 3D senza occhialini è arrivato. Ora dobbiamo solo tuffarci al suo interno.