Guida all’acquisto di un volante

La procedura

Andate in negozio, tirate fuori i soldi e il commesso vi darà in cambio la scatola.
Semplice, vero? Già, peccato o fortunatamente per i puristi, non tutti i volanti sono uguali e presentano tutti alcune caratteristiche peculiari. Parliamo di questa particolare periferica partendo dal principio e del perché Gamesource ha scelto di fare questa guida: ogni tipologia di gioco ha la sua periferica predefinita: platform e giochi d’azione prediligono il pad, sparatutto il mouse, picchiaduro lo stick arcade e i giochi di guida i volanti. I volanti nascono in sala giochi nelle prime produzioni arcade già complete di tutto il necessario, a volte anche di più: ritorno di forza, cambio di tutti i tipi e spesso le vibrazioni del sedile. Da allora non sono stati fatti particolari salti in avanti, ma a differenza di tutte le periferiche precedentemente elencate, un volante, anche solo decente, costa. Senza scomodare il meglio assoluto, al momento un buon volante non scende sotto i 100 € di prezzo. Questa guida non è una recensione dei volanti disponibili al momento, ma vuole essere un riferimento anche nel futuro per poter capire cosa rende un volante buono.

 

Force Feedback

O ritorno di forza, questa è la soglia minima che rende un volante decente. Da sottolineare per i meno esperti: non ha niente a che fare con la vibrazione quindi state attenti ai termini. Un volante che non ha il Force Feedback non potrà mai restituire al giocatore le sensazioni basi della guida, il suo scopo è muovere il volante quando la macchina prende un avvallamento, renderlo più duro o morbido e restituire la sensazione di mancanza di aderenza. In pratica rende il volante “vero”, le sensazioni sono molto vicine a quelle reali e permette al giocatore di rispondere di conseguenza. Senza di esso, il volante non è niente di più che una leva analogica modificata e la guida può essere anche più difficile che con il controller, principalmente perché manca il ritorno automatico in posizione centrale. Ovviamente il gioco deve supportare la funzionalità, perché è il programma a dire al volante come reagire.
A livello tecnico abbiamo due distinzioni da fare per i due migliori produttori al mondo: Logitech e Fanatec seguono due strade diverse. La prima utilizza due motori per muovere il volante, come fanno anche la maggioranza degli altri produttori, la seconda azienda utilizza un solo grosso motore che permette una maggiore linearità della forza impressa, al costo di una maggiore necessità di dissipare il calore che si trasmette sul costo finale. Il recentemente annunciato volante ufficiale per Gran Turismo 5 di Thrustmaster, tristemente famoso per la qualità scadente degli ultimi anni, segue il secondo approccio “monoblocco”.
 

Il top Logitech (a sinistra e in alto) e il top Fanatec (In basso a destra)

Vibrazione

La classica vibrazione che hanno anche i normali controller, questo è un requisito che dovrebbe avere anche un volante al di sotto dei 100 €, se non ha neanche questa allora state comprando la Wii Wheel tristemente abbinata ad alcuni giochi per Wii. La vibrazione interviene normalmente per indicare le imperfezioni dell’asfalto che non sono abbastanza grandi da avere impatti rilevanti sullo sterzo, come anche l’effetto del passaggio sui cordoli (non tutti ovviamente).
 


Cambio

Normalmente tutti vengono venduti con il cambio sequenziale al volante, le due manette di solito bastano per la maggior parte dei giochi, soprattutto quelli in cui si guidano praticamente solo macchine con quel tipo di cambio, tuttavia se quello che si cerca è la simulazione almeno nell’approccio alla guida e si giocano titoli di rally o altre categorie con la manopola del cambio, è importante controllare che abbia questa opzione, a volte compresa nella scatola, a volte disponibile a parte. L’ultimo caso è ad esempio quello di Fanatec che usa un approccio modulare, cioè se avete già un cambio prodotto dalla stessa marca, o non lo volete, la compatibilità è comunque assicurata.
Ci sono due tipi di manopole, la più semplice e diffusa tra i volanti di bassa lega è un semplice cambio sequenziale, l’altra è un completo cambio ad H, disponibile per alcuni modelli sia in stile inglese, cioè con la retromarcia a sinistra, che in quello presente sulle auto italiane, con la retro a destra. Questa è solo una chicca che non cambia poi molto, è più una questione di abitudine per alcuni.
Il cambio ufficiale per il G27 di Logitech presenta entrambe le opzioni: la manopola del cambio presenta, oltre a un pannellino con alcuni tasti, una leva che permette di cambiare la modalità del pomello tra sequenziale e ad H.
 


Angolo dello sterzo

Il tipo di competizioni che vogliamo emulare può cambiare anche quanto muoviamo il volante: una macchina da Formula 1 raramente muove lo sterzo più di 90°, mentre una da Rally potrebbe aver bisogno di un maggior angolo di sterzo.
Generalmente il minimo sindacabile che si trova in giro è di 200°, vuol dire che si può girare a destra di 100° e a sinistra di altrettanti. Un buon volante dovrebbe aver almeno 400° di sterzo, il meglio è avere 900°, che significa un giro completo e un quarto (360° + 90° = 450°) sia a sinistra che a destra.
I volanti più avanzati presentano, nel pannello di controllo, delle opzioni che permettono di impostare l’angolo massimo scegliendo quindi il più adatto per ogni gioco.


Pedali, Fanatec Clubsport



Pedali

Una tra le più importanti componenti sono i pedali. Normalmente presentano freno e acceleratore; i migliori, come la pedaliera Clubsport di Fanatec e quella per il G27 di Logitech hanno anche la frizione, che è supportata in pochissimi giochi, di solito i simulatori, che effettivamente non in tutte le competizioni fanno uso di questo pedale. Generalmente quando si guarda questa parte non c’è molta tecnica, di per se è molto semplice: un potenziometro, una molla per il ritorno e via.  Alcuni hanno dei sistemi di regolazione della durezza e della corsa.
Se non puntate al massimo, guardate la costruzione: più è di plastica e meno potrà resistere, almeno il pedale dovrebbe avere una parte in metallo per resistere alle sollecitazioni.
Una innovazione poco sviluppata è quella della già citata pedaliera Clubsport, che presenta una opzione di ABS sul freno, una vibrazione che si attiva quando dovrebbe entrare in funzione l’ABS. In realtà è purtroppo impostabile solo per attivarsi dopo una percentuale di pressione stabilita nel pannello di controllo, anche se qualche simulatore potrebbe supportarla per attivarla con il vero blocco delle gomme. A questo proposito, la modularità di Fanatec è presente anche per i pedali, tanto che se volete potete attaccare quelli del G27, anche se sarebbe meglio poter fare il contrario. Cosa che è effettivamente possibile fare solo su PC.
 


A voi la scelta

Questa non è una recensione, non vi diremo qual è il miglior volante in circolazione principalmente perché è anche una questione di gusti. Penso che abbiate già capito quali sono i migliori al momento, i confronti sulle opzioni sono sempre stati fatti sui soliti due. Se volete il massimo, vi consigliamo di buttarvi sul G27 di Logitech, leggermente meglio nella costruzione del volante, o sulla piattaforma Fanatec della linea Porsche 911, migliore nei pedali e nella qualità del volante ricoperto in pelle, purtroppo bilanciata dai pulsanti tutt’altro che perfetti. Il secondo è presente per tutte le piattaforme, lo stesso volante può essere usato indistintamente su PC, PlayStation 3 o Xbox 360. Attenzione, non tutte le varianti offrono questa opzione, ed è quindi un acquisto obbligato per chi lo volesse usare su Xbox 360 visto che quello ufficiale Microsoft è stato ritirato (comunque non eccelleva in nessun campo). I volanti Logitech invece, sia il G25, ritirato ma ancora disponibile, che il G27 o l’ex-volante ufficiale GT5, sono disponibili per PC e PlayStation 3. Per quanto riguarda il Logitech Driving Force GT, è un buon prodotto che ci sentiamo di consigliare a chiunque non voglia salire troppo in alto con i prezzi.
Tuttavia il lancio a breve del nuovo volante ufficiale per GT5, che ha un prezzo elevatissimo, quasi 200 € in più dei concorrenti, potrebbe cambiare le carte in tavola

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