GearCity – Early Access
Negli ultimi anni i giochi di simulazione hanno ottenuto il favore di una buona fetta del mercato videoludico. Basta pensare agli innumerevoli titoli simulativi di guida che hanno popolato gran parte dei reseller online. In generale, comunque, alcuni simulator sono riusciti ad aggiungere anche una buona base strategica all’amalgama, rilasciando prodotti che, oltre a saper intrattenere, hanno permesso anche di affinare svariate abilità intellettive. Tra tutti essi vi è GearCity: un titolo, ancora in Beta, che a spintoni lenti sta acquistando una tenue notorietà e che, magari grazie a un maggiore impegno degli sviluppatori, potrà seriamente raffinare la sua bellezza permettendo di aumentare la schiera di player a esso interessati.
Dal momento che si parla di un titolo simulativo, ci teniamo da subito a specificare che non è un titolo di guida, ma è un titolo sulle automobili. Infatti stiamo parlando di un Manufacturing Simulator, ovvero un titolo che vi darà le chiavi di un’azienda automobilistica in via di sviluppo, di cui voi sarete l’amministratore delegato. Dovrete insomma decidere cosa costruire, la qualità dei materiali, gestire i dipendenti, le ricerche e, insieme a tante altre cose che adesso analizzeremo nel dettaglio, una concorrenza non sempre molto amichevole e garbata.
Bisogna innanzitutto ammettere che GearCity si avvicina di più agli hardcore gaming. E non perché di per sè sia un titolo complicato. Ma per il semplice motivo che la sua interfaccia non è propriamente “user friendly”: privo di tutorial, ci lancia da subito nel mezzo dell’economia automobilistica, mettendoci di fronte a un gameplay molto ostico e poco assistito che potrebbe spaventare – o annoiare – i meno pazienti. Gli sviluppatori hanno comunque rilasciato una minuziosa video guida del gameplay alla comunità di Steam, e ciò non toglie quindi che in futuro questa stessa guida sarà implementata alla versione finale del gioco.
Andando ad analizzare nel dettaglio l’esperienza dell’accesso anticipato su Steam, vediamo che l’intera azione si svolge inizialmente nel nostro grande ufficio. A parte una scrivania ben ordinata e interattiva, sarà possibile scorgere altri elementi rilevanti nella stanza. Prima di ogni cosa vi è la porta che permette l’uscita dalla stanza, dalla quale si potranno raggiungere le diverse sedi di lavoro, come quella manifatturiera. Accanto alla porta c’è un grosso orologio da parete ci permetterà di terminare l’azione, garantendo all’IA di muovere le sue pedine. Intanto dalla nostra comoda poltrona potremo gestire i soldi nella cassaforte, decidendo di investirli o depositarli in banca. O, perché no, utilizzarli per acquistare altri sedi disponibili in gran parte del pianeta, tramite l’utilizzo dell’apposito mappamondo.
Ogni tipo di azione deve essere giustificata da un fine: niente può essere lasciato al caso. E per quanto questa affermazione possa sembrare definitiva, vogliamo precisarvi quanto essa sia vera. Come già preannunciato, GearCity non è la solita simulator application, e ce ne possiamo accorgere dalla gestione del personale e dalla gestione del mercato. Nel primo caso, i fondi inizialmente non ci permetteranno di acquisire e/o gestire un consistente numero di dipendenti. Ma anche l’aumentare di una sola unità la classe operaia, può diventare un serio problema, che difficilmente si riuscirà a gestire contattando le risorse umane.
La gestione del mercato è invece ancora più impegnativa: tralasciando l’IA che ci suggerirà come muoverci, dovremmo investire in determinate sezioni e decidere la costruzione di un determinato mezzo. Tale impegno deve essere concluso seguendo fino alla fine una determinata decisione: se, per esempio, vorremo aggiudicarci il consenso di una grande fetta di mercato, sarà necessario costruire macchine di piccolo costo che permetteranno di raggiungere lunghe distanze con l’utilizzo di poco carburante. Una volta ottenute le giuste somme, potremo poi investirle nella creazione di auto di lusso, o mezzi di trasporto pesanti. Ma dovremmo fare sempre attenzione a quelle che sono le richieste del mercato: in questo caso la scelta del paese inciderà molto sul tipo di necessità, poiché ognuno di essi avrà dei bisogni diversi, giustificati dalla geografia e dagli eventi storici stessi.
Si potranno scegliere le proprietà da associare ai mezzi in costruzione: ad esempio potremo scegliere di indirizzarne alcuni sul comfort e sulla sicurezza; oppure di creare delle auto da corsa e dare maggiore priorità alla manovrabilità e alla velocità massima del motore, riducendone però notevolmente il rapporto km/carburante. Insomma ogni scelta dipenderà dal tipo di azienda che vogliamo gestire, e fortunatamente tramite le opzioni di design avremo la possibilità di sbizzarrirci in molti modi diversi, e in epoche diverse, anche se attualmente non sono disponibili tutti i preset – molti dei sono ispirati a compagnie realmente esistenti.
Non c’è bisogno di aggiungere altro: in questo momento avremmo voluto avere un tutorial ben gestito in modo da evitare di perdere troppo tempo nella comprensione di quelle che sono le meccaniche basilari del gioco. Anche perché manca di una localizzazione italiana ed è pieno di termini molto ricercati. Troppo specifici.
Vi sono molte altre cose di cui parlare, ma preferiamo aspettare che la versione del titolo diventi definitiva prima di poterlo giudicare interamente. Non è un gioco che promette una grafica squisita, bensì necessaria, e si concentra molto sulle azioni ragionate e sulla longevità: se odiate scorrere le pagine, leggere informazioni e concentrarvi molto sui numeri e sulle proprietà delle vetture, dovreste allontanarvene. Nel caso in cui vi interessi creare vetture, distriuirle, gestire il marketing, avere a che fare con report e budget finanziari instabili, mentre vi preoccupate anche di essere degli ottimi lobbisti, GearCity potrebbe essere il gioco che farà per voi. In ogni caso inizialmente vi renderà perplessi, ma vi assicuriamo che con un po’ di pazienza riuscirà a soddisfare le vostre esigenze simulative.