Stealth Inc: A Clone in the Dark – Stealth Inc: A Clone in the Dark
Sviluppato da Curve Studios e pensato per aumentare il parco dei puzzle su PsVita, Stealth Inc., nato Stealth Bastard, richiama moltissime delle meccaniche note dei capisaldi tanto della Sony che del videogioco in generale. Un’esperienza definita avvincente dagli stessi produttori, che noi preferiamo valutare come intellettivamente stimolante, capace di impegnare tutti i videogiocatori, compresi quelli più hardcore, che alla base della loro esperienza mettono la voglia di migliorarsi e stimolare la logica cerebrale.
Una prima occhiata a Stealth Inc. non potrà non portare la vostra memoria a Oddworld, notissimo platform-puzzle per PlayStation, con svariati sequel arrivati anche su Xbox. L’obiettivo ultimo però non è lo stesso di Abe, che liberava i suoi simili dal Mattatoio Ernia attraverso i portali di uccelli, bensì arrivare al termine del percorso sani e salvi. La nostra protesi digitale, l’Unità Clone, è rappresentata da un robot con un segnale caricato al suo interno, che deve necessariamente giungere oltre il cancello del percorso: le sue uniche capacità sono quelle di saltare e di premere gli interruttori. Nessuna arma se non il vostro ingegno e nessun espediente che possa aiutarvi nella vostra rincorsa.
L’avversario è nella luce
Il percorso di sviluppo di Stealth Inc. richiama moltissimo un più che vecchio titolo rilasciato per PC chiamato MicroMan Adventure: i movimenti statici e labirintici condurranno i videogiocatori più datati a ricordare le avventure del piccolo supereroe che avanzava contro i laser, riproposti anche in Stealth Inc., e basandosi su un gioco di ombre completamente innovativo. Da qui, inoltre, il nome stesso del prodotto, che richiama moltissimo le meccaniche dello stealth, passando il messaggio che dinanzi all’assenza totale di armi ed essendo anche voi molto deboli, pronti alla morte in un sol colpo, il vostro miglior alleato è l’ombra. La vostra avventura si baserà su diverse sessioni di gioco, suddivise, poi, in otto livelli con due bonus: il primo si sbloccherà qualora abbiate collezionato tutti gli oggetti raccoglibili, che sono rappresentati dall’unica spirale, una sorte di circuito lucente che sarà ben difficile perdere durante il vostro percorso; il secondo, invece, si sbloccherà soltanto qualora siate riusciti a terminare ogni livello con la lettera S, con un sistema di valutazioni caro agli action à la DmC. Per terminare i livelli con il massimo punteggio dovrete non solo completare il tutto entro un determinato lasso di tempo, indicato anche dalle classifiche che compariranno nella schermata iniziale di ogni livello, ma pure evitare di morire e raccogliere le spirali presenti nel gruppo. Così facendo riuscirete a ottenere tutte le stelle necessarie all’ottimizzazione del vostro percorso, ma va da sé che questo sarà una prerogativa del giocatore hardcore che desidererà la perfezione da Stealth Inc.
La resa è assolutamente positiva, con i livelli che nella prima fase agiranno in climax ascendente, con difficoltà crescente e con nuove aggiunte nei puzzle. Da segnalare, però, che inizialmente sarà abbastanza impossibile sbagliare o fare un passo falso: ogni mossa è pensata per non mettervi mai con le spalle al muro, così come anche la presenza di checkpoint all’interno dei vari livelli semplificano l’azione nel caso in cui dobbiate morire disintegrati da un laser. Per mantenere alti i giochi d’ombra basterà affidarsi o alla propria velocità di fuga dai laser dopo essere stati scoperti o sfruttare i blocchi di mattoni che potrete spingere così da creare delle ombre.
Ovviamente i giochi all’interno dei vari livelli sono decisamente tanti: tra interruttori, porte da aprire, botole da scoperchiare, blocchi di mattone da far cadere e spostare, laser da evitare e robot avversari da sfruttare a vostro favore, la difficoltà andrà sempre ad aumentare dando soddisfazione a tutti i tipi di videogiocatori.
Avanzando spesso potrebbe diventare frustrante affrontare tutti i livelli: le complicanze inserire in ogni sessione, che comprendono anche piattaforme mobili e sensori di attivazione di congegni, non semplificano di certo l’attività. A venirvi incontro ci sarà comunque la possibilità di superare tre livelli per ogni ambientazione, bypassandoli e andando oltre; ma ovviamente i livelli non completati non vi daranno accesso ai livelli bonus, quindi questa soluzione resta estrema.
Mattatoio portatile
Graficamente non si pretende moltissimo daStealth Inc., che resta un puzzle game che fa della sua forza la logica e l’ingegno, ma lo sviluppo è riuscito comunque a soddisfare la parte richiesta dall’occhio. Il gioco di ombre, che è essenziale per l’intero gioco, è ben reso e a seconda della luminosità impostata potrete sfruttarlo al meglio delle sue potenzialità. Lo stesso movimento della vostra protesi digitale è corretto e preciso, e la struttura dell’ambientazione è ugualmente scorrevole e ben funzionante. Tutto è pensato al minimo spazio, essenziale per la risoluzione dell’enigma di turno e non è consentito errare o sbagliare dal lato programmazione. Il sonoro, invece, non regala emozioni: la colonna sonora è sovente monotona e tenere l’audio spento o acceso non modifica l’esperienza. La musichetta robotica che ci fa da accompagnamento è coadiuvata dagli effetti sonori che si palesano al momento della nostra morte o all’attivazione di qualche congegno. Nulla di eccezionale, insomma, e c’è da dire che una OST piacevole da ascoltare che potesse incentivare l’attività cerebrale male non avrebbe fatto.
Segnale ridotto
La longevità rappresenta un punto debole di Stealth Inc. Soltanto 8 sezioni composte da altrettanti 8 livelli, con 7 normali, uno di sfida al boss, che rappresenta semplicemente un percorso più pregno di enigmi, leggermente più difficile e soprattutto non evitabile, e i due bonus in aggiunta. L’ottavo boss sarà l’ultimo, il che lascia intendere che in una giornata intensa, o anche in due frastagliate, Stealth Inc. può essere concluso. L’end game però è risolto sia offrendo la possibilità di rigiocare tutti i livelli cercando di migliorare le proprie classifiche sia offrendo al giocatore un editor di livelli. Con una regola che oramai sta andando sempre più forte e che abbiamo ritrovato in LittleBigPlanet per le console e di recente anche in molti MMO (vedere Neverwinter: Dungeons & Dragon, dove è possibile ricreare anche delle quest vere e proprie), potrete aumentare la longevità del titolo creando i vostri puzzle. Partirete da una base di dimensioni da scegliere (40×23, 40×45, 40×68, 60×23, 60×45) dopo di che avrete l’intero inventario da sfruttare, ritrovando tutti i nemici, gli avversari, i blocchi e le porte che avete già affrontato e attraversato nel corso della campagna. Potrete mettere in pausa in qualsiasi momento e giocare fin dove avete creato per testare la fattibilità del vostro livello. Un’aggiunta che può interessare ai più sfegatati fan della creazione, ma che è ridondante per chi voleva impegnarsi esclusivamente negli enigmi posti in essere dagli sviluppatori.
Stealth Inc. è un prodotto che può divertire e tenere impegnati, attivare l’ingegno e permettervi un’esperienza diversa dal classico puzzle game. Essendo su portatile riesce a essere supportato anche dalla portabilità, che vi permette di poter tentare un nuovo livello in qualsiasi momento, prendendo la vostra console e approfittando del momento di pausa in tram, in pullman, in treno od ovunque vi troviate. La possibilità di avere le classifiche sempre aggiornate, poi, vi permetterà anche di conoscere il vostro grado di bravura: l’unica pecca per chi non ha la PsVita con il 3G è rappresentata dall’incapacità, logicamente, di recuperare le classifiche mondiali quando sarete fuori casa o lontani da una rete Wi-Fi; anzi sarà pure noioso vedere il sistema ricercare sempre una connessione quando non c’è. Un problema comunque marginale che non va a infastidire la qualità del titolo.
A risolvere il problema longevità invece ci saranno comunque i DLC, di cui uno già annunciato e che andrà ad aggiungere 20 nuovi livelli, quindi due settori nuovi, allungando decisamente di molto l’esperienza.