Evoland – Evoland
Chiunque si trovi qui su questo sito, in questo momento, a leggere questa recensione, è probabilmente un appassionato di videogiochi. Difficile del resto essere su Gamesource e non avere questa passione. Chiunque ami i videogiochi, non può non amare Evoland, un indie game che, nonostante non porti via un enorme quantitativo di ore di gioco, si rivela essere non un videogame da concludere secondo lo schema classico della trama, ma una vera e propria esperienza, un po’ come accade in titoli tipo Flower o Journey, ma in una maniera totalmente diversa.
Alla scoperta della storia
Evoland è essenzialmente un viaggio alla scoperta della storia del videogioco. Iniziando una partita ci ritroveremo con un personaggio a grossi pixel in un ambiente bidimensionale e in bianco e nero; solo il personaggio, ed una cassa vicino a noi. Con i due semplici pulsanti per muoverci a destra e a sinistra ci avvicineremo ad essa così da prendere quello che sembra essere un floppy disk, e… magia! Le bande nere in alto e in basso si toglieranno per svelare un paesaggio in cui possiamo muoverci in quattro direzioni; con un’altra cassa presente otterremo… i colori! E poi ancora, la musica, e gli effetti sonori, e il mondo di gioco, e i pulsanti di attacco! In pratica, stiamo giocando ad un titolo che si evolve man mano che proseguiamo, non solo nella grafica ma anche nel sistema. Ogni cassa che troveremo infonderà all’esperienza di gioco una nuova struttura, una nuova base che porta i nostri sforzi a combaciare con il modo in cui il videogame si è evoluto dalle sue origini fino ad oggi. Inizialmente Evoland è un gioco identico a The Legend of Zelda nella sua modalità vista dall’alto (come A Link to the Past): durante questa fase avremo i primi miglioramenti grafici come il passaggio dal 2D al 3D e alcune implementazioni a livello di esperienza di gioco, come la storia e i punti vita; molto presto però si avranno anche altri tipi di cambiamenti: con l’avvento della mappa del mondo, per esempio, viene generato il combattimento a turni in stile Final Fantasy, con tanto di attacchi, magie, oggetti e HP. Naturalmente ogni cambiamento porta anche a interminabili riferimenti, cameo, e simpatiche parodie, soprattutto prese dai giochi più famosi. Giusto per fare qualche esempio, ci sarà un momento in cui la grafica diverrà tridimensionale a sfondi prerenderizzati, proprio come accade in Final Fantasy 7 e Final Fantasy 8, e, guarda caso, in quell situazione il nostro personaggio otterrà come arma una spada identica alla Buster Sword di Cloud, e sarà presente un minigioco di carte identico al Tetra Master di Final Fantasy 8. Evitiamo comunque di rivelarvi altri particolari che possono essere molto divertenti da scoprire da soli.
Nonostante il fatto che Evoland sia un viaggio nell’evoluzione dei videogiochi, ha comunque un gameplay solido e divertente. Non solo spazia dai generi più disparati man mano che si prosegue, ma ha anche un bellissimo sistema di battaglie e di intelligenti puzzle, basati proprio sulle generazioni grafiche dei giochi. Ci saranno ad esempio, in varie zone, cristalli che, colpiti, cambieranno la grafica del gioco da 2D a 3D, con tutte le conseguenze del caso. In 3D non riusciamo a superare una zona bloccata da un masso? Passando al 2D questo sarà solo un pixel piatto.
Evoluzione tecnica
E’ davvero estremamente difficile dare un giudizio al lato tecnico di Evoland, proprio per la sua natura di gioco che si evolve. Come si può dare una opinione su una grafica che parte in bianco e nero e in due dimensioni? Come si può dare un voto ad un audio che parte come un midi d’epoca? Beh, in questo caso l’unica cosa da fare è partire dalla fine, perché Evoland, nel suo viaggio nella storia, arriva proprio dove siamo noi, con una grafica ben fatta in ogni suo particolare ed un audio gradevole e pieno di musiche ottime. Quindi, il suo viaggio evolutivo di per sé non può far altro che aumentare la bellezza del lato tecnico di questo titolo, perché ce lo fa godere appieno. Per quanto riguarda la longevità, Evoland ci porterà via solo qualche ora, ma ha comunque molti fattori che possono farci venire voglia di esplorare, come dei dischi collezionabili che ci garantiranno un Obiettivo di Steam se trovati tutti, o anche piccoli giochi secondari, come appunto il Tetramaster, che ci costringerà ad andare in giro per il mondo a trovare forzieri segreti con al loro interno carte di mostri sempre più forti.
In conclusione
Evoland è una piccola perla nel panorama dei videogames. Non ha una incredibile storia, né una longevità notevole, ma nonostante questo, è un bellissimo e prezioso viaggio che ci accompagnerà dalle origini dei videogiochi fino ai giorni nostri; un’esperienza che farà venire un sorriso di nostalgia ai più veterani, e che farà conoscere cose davvero interessanti alle nuove generazioni. Un titoletto su Steam semplice ma efficace, da non perdere, soprattutto se capiterà in saldo un giorno o l’altro.