Teenage Mutant Ninja Turtles: Usciranno dall’Ombra – Teenage Mutant Ninja Turtles: Usciranno dall’Ombra
Un successo su larga scala che dal 1984 a oggi ha conquistato tutti gli adolescenti, bambini e anche adulti che hanno avuto modo di conoscere le Tartarughe Ninja, un atipico genere di supereroe che, allenato dal Maestro Splinter, un topo di fogna, risaliva la corrente per arrivare in superficie e combattere la malavita di New York. Gli anni sono passati e le Tartarughe hanno avuto moltissime mutazioni, oltre quella primordiale, fino a diventare fumetti, cartoni animati e un fenomeno pop dal quale nessuno può astenersi dal conoscere. Il più recente passo in avanti è stato compiuto con l’acquisto dei diritti di trasmissione da parte della Nickelodeon, che ha già trasmesso la prima stagione della nuova serie e ha in programma anche una terza, e proprio da questi nuovi diritti nascerà Fuori dall’Ombra, il nuovo videogioco sviluppato per le Turtles.
Fuori dalla mia fogna
Abbiamo avuto modo di visionare dapprima una parte dell’avventura e poi una sessione di Challenge, per renderci conto del prodotto che arriverà in digital delivery quest’estate, ma con una data non ancora precisata: disponibile su Steam, PSN e XBLA avrà un costo nettamente inferiore ai prodotti retail, com’è giusto che sia. Il codice che abbiamo visionato, però, era una versione alpha, pertanto non abbiamo ancora le capacità tali da poter giudicare il titolo dall’aspetto grafico, sebbene abbia già dimostrato una buona qualità di base e un’attenzione importante all’ambientazione, completamente interattiva e che ci permetterà di sfruttare gli elementi a schermo per perfezionare le nostre combo. Ugualmente i filmati di intermezzo non erano presenti, ma semplicemente rappresentati dallo storyboard fumettistico: comunque non sembra la storia il punto focale dell’esperienza, essendo soltanto un palliativo per poter condurre avanti l’avventura. Un appunto negativo va, però, fatto all’aspetto dei Turtles, più orientati verso un viso da lucertola che da tartaruga.
Siamo comunque dinanzi a un picchiaduro a scorrimento, non laterale, ma perennemente in 3D: sarà possibile sfruttare sia il singleplayer che il multiplayer, in locale con coop da due giocatori od online con quattro giocatori, ognuno in qualità di gestore di ognuna delle tartarughe. L’avventura, che ci porterà a sconfiggere, come classico delle Turtles, la malavita terrestre, si avvierà nel loro rifiugio dove potremo godere di un menù di riepilogo, ma anche di una base attrezzata con una piccola chicca per i nostalgici: sarà presente un cabinato che vi permetterà di giocare all’arcade delle Teenage Mutant Ninja Turtles, risalente al 1989 e sviluppato dalla Konami. Verosimilmente non siamo dinanzi al vero e proprio gioco di quasi 25 anni fa, ma a un prodotto che si ispira: la licenza Konami, quindi, non è stata acquistata né intaccata. Nel nascondiglio, comunque, potremo accedere alle varie sezioni: intervenire sulle statistiche delle Turtles così da cambiarne le capacità e sfruttare lo skill tree per upgrade e simili. Potrete anche agire sul parco armi perfezionandone alcune e migliorandone degli aspetti focali, tenendo sempre conto delle qualità di ogni tartaruga, in possesso delle proprie abilità e capacità di combattimento.
Fondamentale anche il Dojo, ovvero la piattaforma di allenamento, nel quale controllerete una sola tartaruga in un combattimento di mischia in una zona piuttosto ridotta. Essenziale per imparare le tecniche di combattimento che andrete a breve a mettere in pratica nello spazio aperto, ma anche per fomentare il gioco di squadra. A tal proposito approfondiamo la questione dei quattro personaggi a schermo: ne controlleremo soltanto uno per volta, a nostra scelta, tranne all’inizio dell’avventura, quando per necessità stilistiche dovremo controllare Leonardo. Una volta scelto il nostro alter ego, controlleremo esclusivamente quest’ultimo, lasciando gli altri tre nelle mani dell’IA. Dinanzi alla morte di un nostro compagno di squadra basterà avvicinarsi per resuscitarlo: il gioco termina, quindi, con la vostra morte o, di conseguenza, con il decesso di tutte le tartarughe presenti in battaglia. Calcolando, però, che potrete riportare in vita le altre in qualsiasi momento si lascerebbe intendere una facilità di progresso abbastanza esasperata. Ci riserviamo da emettere giudizi in tal senso in sede di hands on o di recensione.
Zuffa selvaggia
L’esperienza di combattimento, che abbiamo assaporato come ultimo aspetto sia per quanto riguarda l’avventura che per le Challenge, si è mostrata molto fluida trasformando, enfatizzandone il senso, l’intero combattimento in un balletto moderno: gestendo Leonardo nel nostro primo combattimento abbiamo avuto l’esatto mix di velocità e potenza, equiparato, poi, alla presenza di tutti gli altri compagni trasformando la zuffa per niente elegante dei vicoli di Manatthan in un’armonica composizione di calci e pugni. Inoltre, si nota la presenza di altre opzioni quali le mosse speciali da sbloccare con i punti esperienza o anche provocazione sui nemici e altri espedienti legati ai melee più classici. Per la durata registriamo sette livelli in totale per circa 6 ore di gioco, che possono aumentare nel caso in cui si decidesse di esplorare e portare a termine le aree nascoste disseminate nel corso della vostra avventura.
Per quanto visto, insomma, nonostante il First Look sia durato per necessità poco, possiamo giudicare Usciranno dall’Ombra come un’idea non originale, non entusiasmante, ma che sicuramente potrà regalare ai fan del genere e dei Turtles un buon passatempo e un momento nostalgico dall’aspetto videoludico. Inoltre la qualità del combattimento può soddisfare anche il più incallito videogiocatore, ma indubbiamente se non si è fan delle Tartarughe Ninja non è questo il prodotto su cui puntare per un Beat’em Up di spessore. Appuntamento alla prossima prova su strada per poter giudicare al meglio l’intero prodotto.