Monster Hunter 3 Ultimate – Recensione Monster Hunter 3 Ultimate
Nato nel 2004, come titolo Playstation 2, Monster Hunter è oggi una saga che gode di ottima popolarità in Giappone; in Occidente, al contrario, è un videogame che ha sempre lottato per fare buoni numeri, almeno fino a quando, nell’aprile del 2010, Capcom pubblicò per Wii quello che si rivelerà essere uno dei titoli più interessanti della sua lista, Monster Huntrer Tri. A tre anni esatti dal lancio, e con il supporto della nuova Wii U, arriva Monster Huntrer 3 Ultimate, versione riveduta e migliorata del più famoso videogame di cacciatori.
Monster Hunter è una serie ambientata in una terra fantastica, popolata da mostri bizzarri di ogni ordine e grado. Attorno ad essi gira l’intero ecosistema di questo mondo, dal commercio alla cucina, passando naturalmente per la caccia. Il vertice di questa piramide è occupato dai cacciatori di mostri, persone impavide, con un proprio codice comportamentale, che dedicano la propria vita alla caccia di questi esseri. Noi vestiremo i panni di un novello cacciatore intento ad apprendere i rudimenti di un mestiere tanto nobile quanto rischioso, ma assai ricco di soddisfazioni. Il genere “gioco di ruolo” è quello che più si avvicina al titolo, anche se, a dispetto degli schemi classici dei GDR, ciò che acquista punti esperienza non è il personaggio, ma chi lo guida. Dimenticate quindi i punti da distribuire per accrescere le caratteristiche del nostro alter ego virtuale, ma preparatevi a raccogliere i frutti della caccia e le materie prime da investire per poter forgiare armi ed armature in grado di garantire maggior protezione, un miglior attacco e, perché no, qualche abilità speciale. Maggiore sarà la difficoltà della missione, più raro sarà l’item ricevuto e di conseguenza, migliore sarà l’oggetto forgiato.
Evoluzione della specie, in 1080p
Ad un primo sguardo, Monster Hunter 3 Ultimate sembra del tutto uguale al suo predecessore, gli ambienti, le zone ed anche molte missioni affidateci dalla gilda compaiono in entrambi i titoli, ma bastano poche partite per accorgersi che non siamo di fronte al solito porting in alta definizione. Di primo acchito, l’attenzione cade inevitabilmente sul GamePad e di come questo venga utilizzato nella sessione di gioco. Configurabile a piacimento, lo schermo può contenere informazioni che spaziano dai comandi rapidi allo stato di salute dei compagni, passando per le utilissime liste rapide di combinazione, accesso all’inventario, comandi per la segnalazione, ed il nuovo sistema di lock-on introdotto proprio in questo capitolo, che permette di spostare automaticamente la visuale in direzione del mostro, senza più preoccuparci della direzione in cui girare la telecamera. Il vantaggio dell’uso del GamePad consiste anche nella possibilità di veicolare l’audio dall’uscita tv allo speaker del pad, oltre alla possibilità di usare il suo microfono interno per chattare nelle sessioni di gioco online, sostituendo il precedente e sfortunato “Wii Speak” di Monster Hunter Tri.
Il lavoro svolto da Capcom ha sicuramente interessato maggiormente il codice che non il motore grafico. Tuttavia, da un confronto diretto, il miglioramento è evidente: spariscono le fastidiose scalettature e le ombre, da semplice macchie grigie, evolvono in forme più complesse e verosimili. Forte anche della maggiore potenza della macchina, il framerate è solidissimo e le animazioni risultano più fluide anche nelle situazioni più concitate. La conversione in HD tuttavia è causa di un vistoso difetto, l’area dedicata ai sottotitoli (ovviamente in italiano, come del resto tutta la produzione, manuale digitale compreso) risulta essere ridotta del 30% rispetto alla sua controparte in bassa definizione, con il risultato che troppo distanti dal televisore, faticherete a leggere i dialoghi.
Fortunatamente, non solo HD …
Se dal punto di vista tecnico non possiamo ritenerci totalmente soddisfatti, ci pensano le nuove caratteristiche a risolvere ogni dubbio. Prima vera novità è l’introduzione dell’intera gamma di armi presente in tutti i precedenti capitoli della saga, trovano quindi spazio le doppie lame, la lancia fucile, il corno da caccia e l’arco; in più, oltre alle già presenti armature di basso ed alto livello, fanno il loro ingresso le armature di classe “G” e, come se non bastasse, nella lista delle novità troviamo alcune sottospecie di creature già presenti, altre vecchie conoscenze dei passati episodi ed addirittura nuove ed inedite prede; a tutto questo si aggiungono nuove missioni, armature e potenziamenti che deriviano dalla caccia di questi nuovi esemplari.
Modalità multyplayer e cross-platform, la vera novità
Se quanto detto fino adesso non vi ha ancora convinto, forse la modalità multigiocatore sarà in grado di catturare il vostro interesse. Capcom, dimostrando un’ottima capacità nel recepire i suggerimenti e le richieste del proprio pubblico, cambia radicalmente la gestione del gioco multiplayer offrendo tre modalità differenti, proposte all’interno della modalità single player, come “viaggi in traghetto” verso il porto di Tanzia. Le possibili scelte sono “Solo”, “Gruppo” ed “Online”. In “Gruppo” è possibile condividere la partita, in locale, attraverso la rete Wi-Fi con altri giocatori dotati di Nintendo 3DS ed una copia del gioco. Per richiamare l’attenzione dei giocatori è possibile suonare un gong, questo "avviso" si propagherà verso i cacciatori a voi prossimi, invitandoli ad unirsi al gruppo che, come d’abitudine, può essere composto da un massimo di quattro persone.
“Solo” è identica alla precedente modalità per numero e tipo di missioni, ma permette di assoldare “Cacciatori di ventura”, alter ego digitali di giocatori incontrati attraverso il servizio SpotPass, i quali raccoglieranno per voi materiali rari durante le loro missioni di caccia. L’ultima modalità, quella più interessante e più attesa, è la modalità online, in vero già presente nella versione Wii, ma qui resa più intuitiva e rapida anche grazie alla possibilità di accedere direttamente alla lista amici della console. I mondi e le lobby nei quali è possibile entrare sono tutti uguali ma presentano delle limitazioni d’accesso per garantire a cacciatori esperti e meno esperti il massimo bilanciamento nella ricerca dei compagni di viaggio.
L’uso del GamePad si rivela prezioso anche in queste modalità, oltre alla già citata possibilità di chattare mediante microfono o cuffia, all’occorrenza il tablet si trasforma in una tastiera virtuale per poter comunicare nel completo silenzio; per chi invece resta fedele alla classica tastiera, niente paura, è garantita la compatibilità con tutte le tastiere usb. Infine due aspetti che vanno doverosamente menzionali: il primo è la possibilità di scaricare e partecipare a missioni evento che periodicamente verranno rese disponibili, in questo modo sarà mantenuto sempre alto l’interesse del cacciatore; il secondo è la possibilità di trasferire il proprio personaggio dalla Nintendo Wii U alla console portatile 3DS per poter continuare la caccia anche in mobilità.
Per concludere, in ogni modalità online sono presenti due tipologie di missioni, quelle classiche, ambientate nei diversi scenari del gioco, e le missioni arena, dove la parte di ricerca della preda e strategia d’attacco è sostituita da uno scontro diretto all’interno di una sola area, senza possiblità di tregua. Queste ultime missioni sono consigliate a gruppi di giocatori affiatati e rappresentano l’ultimo "gradino" della longevità del titolo.
Concludendo
Il più grosso pregio di Monster Hunter è la longevità, nonostante sia difficile da capire perché “tradisce” lo schema del gioco di ruolo, è in grado di farsi apprezzare se giocato con costanza ed in compagnia; solo dopo averci dedicato il giusto tempo si è in grado di padroneggiare l’arma, di imparare le tecniche più efficaci per l’attacco, schivata e difesa, e di capire soprattutto le abitudini della preda. Quando infine si raggiunge un livello tale per cui si è convinti di essere “pronti”, Monster Hunter 3 Ultimate stupisce e ci mette di fronte a mostri ancora più tenaci, veloci ed imprevedibili, tenendo costantemente alto il livello di sfida.
È un ottimo gioco che non lascia spazio a mezze valutazioni, o lo si ama, o lo si odia.