Tom Clancy’s Ghost Recon: Shadow Wars – Recensione Tom Clancy’s Ghost Recon: Shadow Wars

Ubisoft ci ha abituati negli ultimi anni al rilascio di una mole di titoli impressionante al lancio di ogni nuova console e in particolar modo per le nuove nate di casa Nintendo. Non fa eccezione il 3DS che il 25 marzo 2011 ha  potuto vantare nella sua line-up di lancio vari titoli Ubisoft, tra questi si può annoverare Ghost Recon: Shadow Wars, titolo uscito forse in sordina, ma tra quelli più interessanti disponibili da subito per Nintendo 3DS.

Facente parte del prolifico mondo dei titoli ispirati ai romanzi di Tom Clancy, scrittore di innumerevoli best seller di spionaggio, Shadow Wars rispetto ai canonici tactical shooter della serie Ghost Recon, è un accattivante strategico a turni molto più consono ad una console portatile.

A spasso per gli Urali

Ambientato in un presente alternativo, Shadow Wars segue le vicende della squadra Ghost impegnata a sventare il tentativo di prendere il potere in Russia da parte dell’ultranazionalista Yuri Treskayev. I nostri si troveranno coinvolti in diversi intrighi di potere e troveranno validi nemici ma, anche, importanti alleati. Muovendosi dal deserto kazako, passando per sperduti villaggi ucraini per giungere, infine, nelle fredde lande siberiane, i Ghost  ergendosi ad ultimo baluardo, dovranno arrivare fino alla base  Dead Hand, quartier generale delle armate di Treskayev, per fermare l’ascesa di colui che si rivelerà un folle guerrafondaio.
Una trama senz’altro poco originale nonché uno dei punti deboli del titolo, mostra tutta una serie di cliché da guerra fredda e da colpi di stato folli da quattro soldi.

Per fortuna la giocabilità compensa abbondantemente questa grave mancanza, anche a livello di caratterizzazione dei protagonisti.

 
 

Quadretti e turni

Inutile nascondere che un titolo come questo farà la gioia degli amanti degli strategici a turni, come ad esempio Advanced Wars – giusto per restare in ambito Nintendo.
Il sistema di gioco si rivela fin da subito semplice ed immediato, complice la visuale dall’alto e l’uso di personaggi fissi ciascuno appartenente ad una classe distinta con peculiarità diverse. In tutto utilizzeremo fino ad un massimo di 6 personaggi contemporaneamente: Commando (Duke, il leader), Cecchino (Haze), Artigliere pesante (Richter), Medico (Saffron), Recon (Banshee), Geniere (Mint).
Ognuno di essi sarà dotato di un’arma principale e di una secondaria, oltre che di alcune caratteristiche particolari come il manto stealth del Recon.
Utilizzando saggiamente i vari personaggi sarà possibile affrontare ogni mappa con diverse strategie anche se, alla lunga, le varie missioni si mostreranno un po’ ripetitive sia per scenari che per obiettivi, mentre l’unica variante sarà il numero di nemici e la forza di questi ultimi, soprattutto quando faranno la loro comparsa i temibili droni.
La longevità è garantita sia dai 6 capitoli (dotati mediamente di 5 missioni ciascuno) che suddividono la storia, sia dalla modalità schermaglia e da quella multiplayer. Quest’ultima purtroppo sarà limitata all’utilizzo di uno stesso 3DS in locale da passare all’amico di turno, niente multiplayer tramite internet, ma nemmeno un download mode. La modalità schermaglia è senz’altro più interessante dato che sarà possibile sbloccare nuove mappe e missioni e, soprattutto, la presenza di alcune chicche come Assalto degli zombi o Apocalisse di zombi contribuiscono non poco ad aumentare la vita del titolo Ubisoft.

 
 

Ubisoft e il 3D

Dopo un gradevole filmato introduttivo in CG, seguito da alcuni dialoghi a baloon e disegni 2D statici, ci si rende subito conto che il 3D, perla della nuova console portatile Nintendo, poteva essere sfruttato meglio o, almeno, poteva essere sfruttato. Sì perché le tre dimensioni vengono solo parzialmente utilizzate per dare profondità agli ambienti e staccare dallo sfondo le nuvolette dei dialoghi tra i vari personaggi.
Tolta questa mancanza, avremo comunque una grafica 3D gradevole e funzionale al genere oltre ad un buon character design negli intermezzi tra una missione e l’altra. Per quanto riguarda lo sfruttamento delle altre peculiarità Nintendo avremo un utilizzo del touch screen pressoché inesistente, limitato allo scorrere della mappa, mentre tutto il resto sarà eseguito tramite croce direzionale e circle pad.
Per quanto riguarda la colonna sonora tocchiamo un altro tasto dolente, infatti un solo leit motive ci accompagnerà per tutta la durata della campagna salvo qualche raro intermezzo per la vittoria o la sconfitta.

Gli effetti sonori invece si dimostrano più curati con le classiche esplosioni, raffiche di mitra e tutto il repertorio che deve avere un buon titolo in cui si utilizzano armi e affini.

  
 

Missione quasi compiuta

Ghost Recon Shadow Wars è sicuramente uno strategico interessante, seppur non privo di difetti, soprattutto per lo scarso utilizzo delle peculiarità della portatile di casa Nintendo. In ogni caso rimane un titolo che soddisferà decisamente gli appassionati di strategici a turni, mentre i fan della serie potrebbero rimanere delusi per la differenza con i titoli giocati su console casalinghe e pc.

Contando che in questo momento è acquistabile un po’ ovunque a prezzo budget è, in definitiva, da provare.

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