Warlock: Master of the Arcane – Recensione Warlock: Master of the Arcane
Negli ultimi anni Paradox Interactive ha distribuito una serie di titoli ispirati al mondo di Majesty, un gioco uscito all’inizio del decennio scorso, dalle meccaniche molto interessanti che combinavano strategia e gestione indiretta con il gioco di ruolo. Oltre ai seguiti di Majesty i giocatori hanno potuto mettere mano ad altri titoli sempre ambientati in questo mondo, come ad esempio Defenders of Ardania, videogame che ripropose il genere del tower defense. Adesso, con Warlock: Master of the Arcane, ritorniamo ad Ardania, ma questa volta né con le caratteristiche di Majesty né con quelle di DoA, ma con aspetti molti simili alla serie di Civilization.
Ritorno ad Ardania
Come abbiamo detto nell’introduzione, il titolo è ambientato nel mondo di Majesty offrendoci continui richiami a quest’ultimo. Lo stile grafico e le unità che incontreremo saranno in linea con le incarnazioni più recenti della serie, ed ovviamente il mondo principale di riferimento sarà per noi Ardania. Però, mentre in tutti i giochi precedenti il mondo di Ardania era più o meno definito, offrendoci delle serie di missioni o di livelli da svolgere, in Warlock: Master of Arcane il tutto sarà generato casualmente. Infatti in questo titolo non esiste una modalità campagna o una storia principale, ma ci limiteremo ad impostare diversi modificatori come la grandezza del mondo di gioco, la sua geografia generale, il numero di giocatori e quello di mondi paralleli in cui potremo viaggiare grazie a portali sparsi nella mappa. Dopo aver fatto ciò dovremo scegliere il nostro personaggio, tra una rosa di potenti stregoni e conoscitori di magia, ognuno dei quali avrà una particolare fazione che deciderà se il nostro primo insediamento sarà popolato da umani, mostri o non morti. Inoltre, ognuno di questi maghi avrà caratteristiche speciali diverse oltre a varie magie con cui iniziare. Il giocatore però non sarà legato necessariamente a queste scelte, infatti potrà personalizzare tutti questi aspetti in modo da poter creare un personaggio unico a proprio gradimento.
Civilizzazione e Magia
Le varie opzioni che abbiamo descritto fino ad ora ricorderanno a molti alcune delle principali scelte che si effettuano quando si inizia una partita ad uno dei giochi della serie Civilization, e ciò non è casuale. Infatti potremmo definire questo titolo come un Civilization fantasy, nel quale non ci limiteremo ad espandere i nostri insediamenti, ma potremo intervenire direttamente sul mondo grazie alle magie più disparate (che potremo ricercare o trovare durante la nostra partita), ad esempio attaccando nemici con palle di fuoco o fornendo abilità speciali alle nostre unità, il tutto ovviamente nel tipico contesto di gioco a turni. Naturalmente non mancheranno le diverse unità da muovere per questo mondo diviso in caselle esagonali: avremo moltissime unità a disposizione anche molto varie; inoltre le città presenti sulla mappa saranno legate a tre diverse fazioni, gli umani, i mostri e i non morti, ognuna delle quali ha diverse unità (con diverse abilità) ed edifici. Oltre a generare il mondo principale di Ardania il giocatore potrà decidere di far posizionare casualmente un certo numero di portali per mondi paralleli, luoghi inospitali che aspettano di essere domati, popolati da creature potentissime. Questo è un elemento che aggiunge spunti interessanti per il giocatore. Oltre a ciò, durante tutta la nostra partita, riceveremo periodicamente delle richieste sotto forma di quest da dover accettare. All’inizio non saranno particolarmente varie: ad esempio ci chiederanno di costruire determinati edifici oppure di eliminare alcuni mostri, avanzando nel gioco però riceveremo delle missioni ancora più complesse commissionate direttamente dagli dei, i quali potrebbero arrabbiarsi se ignorati o in caso di fallimento; d’altra parte possono fornire importanti bonus se accontentati, quindi sarà nostro compito decidere verso quale divinità allinearci.
Manca qualcosa
Il gioco che abbiamo descritto fino ad ora è un titolo veramente interessante che ci ripropone Civilization come solo qualche mod aveva provato a fare. Anche la grafica, seppur non eccezionale, è davvero gradevole, ed inoltre, come Civilization, è un titolo che può trattenere i giocatori attaccati allo schermo per diversi turni, specialmente all’inizio quando c’è un mondo da esplorare e da liberare dai mostri che provengono dalle terre non ancora civilizzate. Tuttavia il titolo non è esente da difetti che ne minano la qualità nonostante i vari aspetti interessanti: il primo di questi è un intelligenza artificiale non particolarmente brillante, e infatti già dalle prime guerre ci accorgeremo come il nemico non abbia un modo particolarmente organizzato di attaccarci e non sia in grado di organizzare adeguatamente le proprie difese; il secondo aspetto è la scarsità di opzioni diplomatiche, e chi è appassionato di giochi strategici e gestionali si accorgerà subito di ciò, tant’è che saremo limitati a quattro opzioni molto basilari (dichiarare guerra, richiedere la pace, patto di non aggressione, scambio di oro e di mana) senza la possibilità di scambiare risorse strategiche controllate sulla mappa, né la possibilità di scendere a patti con le varie città neutrali sparse per la mappa, ecc… oltre ciò, l’ultimo ed eclatante aspetto negativo è l’assenza di una modalità multigiocatore, una mancanza non da poco per un gioco come questo uscito nel 2012, anche se è da sottolineare che gli sviluppatori hanno già promesso che è in arrivo una patch che oltre a risolvere le varie imperfezioni, aggiungerà anche la possibilità di giocare con controparti umane. Nonostante le promesse di una futura patch, al momento però il prodotto si deve giudicare per quello che è attualmente, un bel gioco che però è tradito dai problemi sopra citati oltre che da alcuni difetti di ottimizzazione.
Conclusione
Gli appassionati di Civilization troveranno in questo gioco una simpatica variante; anche gli appassionati di strategia e gestione (ma anche i giocatori in generale) potrebbero trovare un prodotto interessante per i loro appetiti. Il gioco in sé poteva essere un titolo davvero valido se non fosse stato per vari piccoli grandi difetti. Non ci resta che sperare in qualche aggiornamento corposo che migliori questi aspetti.