The Sims 3: Showtime – Recensione The Sims 3: Showtime
Dopo ben dodici anni il fortunato franchise The Sims, serie per pc di simulatori di vita reale creata da Will Wright nell’ormai lontano 2000, conta al suo attivo tre “capitoli” principali su pc, decine di espansioni e “stuff pack”, diversi spin-off e porting su console casalinghe e portatili ma soprattutto più di 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Il successo della serie, vera gallinella dalle uova d’oro per EA games (che nel 2006 ricordiamo assimilò la casa produttrice Maxis software, fondata dallo stesso Will Wright), non tende ad arrestarsi e periodicamente vengono lanciati nuovi titoli con lo scopo di tenere vivo l’interesse dei fan e di arricchire ulteriormente l’esperienza di gioco: lo scorso marzo è toccato ad una nuova- la sesta per la precisione – espansione per The Sims 3, Showtime.
It’s Showtime, girls!
Sin dai tempi del primo The Sims, ogni espansione del gioco base si incentra su un ambito in particolare, aggiungendo nuove interazioni, oggetti (articoli per la costruzione o l’arredamento o per la personalizzazione fisica del sim) a tema, che può essere la vita notturna, il tempo libero, gli animali, i viaggi, le stagioni e così via.
Come il titolo può facilmente suggerire, Showtime è dedicato al rutilante mondo dello spettacolo: i nostri sim potranno conoscere la gloria (ma anche i fallimenti!) dello show business intraprendendo una delle tre nuove carriere a disposizione, ovvero cantante, prestigiatore e acrobata. Sarà possibile inoltre fare i DJ, ma solo come secondo lavoro. Naturalmente come da tradizione nel gioco si partirà dal basso, e i sim dovranno fare tanta gavetta e accumulare esperienza sul posto di lavoro oppure migliorare le proprie competenze attraverso i libri, esercizi fisici o svariati altri modi per poter passare da cantanti amatoriali nelle feste dei bambini a richiestissime icone dello star system. Man mano che si sale di livello di carriera poi, il sim potrà decidere quale canzone cantare o il trucco da prestigiatore o il numero da acrobata da eseguire, e inoltre sbloccare delle nuove interazioni che aumenteranno le possibilità di successo della performance e addirittura nuovi oggetti per personalizzare il palcoscenico. Sarà infatti disponibile prima dell’esibizione la modalità “allestisci palco” in cui, proprio come avviene per la “modalità compra” che viene utilizzata per arredare casa, si potranno acquistare degli articoli decorativi per rendere l’ambiente di scena più allettante al pubblico e allestire così delle favolose scenografie. Nella sua scalata al successo, il sim potrà essere ingaggiato per esibirsi in locali sempre più “à la page” e davanti ad un pubblico più numeroso ed esigente: in caso di fallimento il rischio di lancio di pomodori è dietro l’angolo!
Non è detto che ogni sim mago diventi un novello Houdini. In caso di fallimento pronti a raccogliere fischi… e una bella varietà di ortaggi!
L’espansione porta con sé delle altre novità per creare un sim performer d’eccezione: innanzitutto un nuovo quartiere, Starlight Shores, palesemente ispirato alle colline di Hollywood e come il celeberrimo sobborgo losangelino costellato da locali alla moda, teatri e luoghi in cui i sim potranno dare spettacolo; saranno ben pochi i rabbit holes (nel gergo di The Sims 3, quelle strutture di cui non possiamo vedere l’interno) mentre potremo seguire i nostri artisti all’interno e assistere direttamente alle esibizioni.
Con Showtime si vedrà l’aggiunta di nuovi desideri vitalizi e soprattutto di tre tratti caratteriali che faciliteranno la scalata al successo nel mondo dello spettacolo dei sim : I sim col tratto Primadonna avranno propensione alla “drammaticità” e in generale un eccentrico egocentrismo da “divi”; le “Farfalle sociali” invece faranno di tutto per essere al centro dell’attenzione mentre il “Talento naturale” avrà quel quid speciale -o quel "fattore X" se vogliamo citare il celebre show – che gli spianerà la strada nell’eccellere in una determinata carriera. Seppur tratti molto interessanti, che indubbiamente aggiungono maggior varietà e personalizzazione a quelli di partenza del gioco base, si tratta comunque di una scelta decisamente ridotta e non avrebbe guastato un numero maggiore di opzioni.
Una grandiosa scenografia può contribuire al successo dell’esibizione, a patto che il nostro acrobata non prenda fuoco!
Altra novità di rilievo è la possibilità di scambiare i sim tra giocatori reali e inviare “in tour” i propri oppure ospitare gli altrui personaggi tramite il Simport: è un primo approccio effettivo del franchise al multiplayer, perché se già gli scambi di sim online sono consuetudine tra “sim players”, nel caso di Showtime i sim potranno ottenere esperienze, premi, oggetti sbloccabili e persino recensioni delle performance tenute nei mondi creati da altri giocatori.
Canta per me (in Simlish!)
Dal punto di vista tecnico sfortunatamente non c’è molto da aggiungere: Il motore grafico è il medesimo del gioco base e, seppure gradevole, dopo quasi tre anni mostra le prime avvisaglie di stanchezza. Il comparto audio si difende bene: ai simpatici motivetti strumentali tipici della serie si aggiungono le varie canzoni delle esibizioni che scimmiottano alcune hit musicali odierne, naturalmente cantate nell’idioma dei sim, il Simlish. C’è da dire che Showtime ha come testimonial d’eccezione la celebre cantante statunitense Katy Perry, dichiaratamente fan di The Sims, e come già avvenne per l’espansione di The Sims 2 Apartment Life, che presentava la versione simlish del tormentone “Hot ‘n Cold” , in questa occasione la sexy star californiana ha riadattato ed eseguito nello strampalato linguaggio dei sim il brano “Teenage Dream”, tratto dal suo album più recente.
Da segnalare infine tempi di caricamento a volte troppo lunghi e alcuni cali di frame rate anche sui computer più performanti, ma niente che possa minare la complessiva esperienza di gioco.
Katy Perry anche in versione sim non si distingue certo per la sobrietà del look!
In conclusione
Tirando le somme, suppur non scevro di novità interessanti come il Simport o la gestione del mondo dello spettacolo, l’espansione può essere considerata a malapena soddisfacente: tre carriere (più una secondaria) per quanto atipiche e divertenti sono sempre poche, ed esiguo è il numero degli oggetti introdotti (alcuni dei quali, come la cabina del DJ, il biliardo o la macchinetta delle foto istantanee erano già presenti nei precedenti capitoli sin dalle prime espansioni) e dei tratti caratteriali. Sicuramente non una espansione essenziale per via della sensazione di incompletezza che lascia, un acquisto consigliato dunque solo ai fan che non vogliono perdersi neppure uno dei tasselli che compongono il colorato puzzle di The Sims 3