Professor Layton and the Last Specter – Recensione Professor Layton e il Richiamo dello Spettro
Non lo nascondiamo: nel rivedere la lunga tuba del Professor Layton sugli schermi dei nostri Nintendo DS per questa recensione ci siamo lasciati scappare qualche lacrimuccia. Il perché è presto detto: innanzitutto, con il commovente finale de Il Futuro Perduto ancora ben presente, è difficile non ricordare come i ragazzi di Level 5 abbiamo reso incredibilmente umano e ricco di personalità il professore; in secondo luogo, lo diciamo per chi ancora non ne fosse al corrente, Il Richiamo dello Spettro sarà il quarto ed ultimo capitolo della saga del Professor Layton su Nintendo DS, dal momento che il prossimo episodio uscirà esclusivamente per il nuovo 3DS. Fortunatamente sono bastati pochi minuti di gioco per allontanare questi pensieri tristi e ritrovarci immersi in una nuova, travolgente cascata di enigmi, scoprendo di avere tra le mani l’ennesimo gioiellino che tutti i fan del Professor Layton non potranno lasciarsi sfuggire.
Il Professor Layton è pronto ad affrontare il suo ultimo caso… che cronologicamente parlando è però il primo
Un passaggio obbligato
Verso il quarto capitolo di una saga, solitamente, ci cascano tutti: stiamo parlando della trappola del prequel, ovvero la narrazione di eventi accaduti precedentemente a quelli mostrati nella precedente trilogia. Fortunatamente per il Professor Layton, gli story teller di Level 5 sanno il fatto loro e, con il pretesto di mostrarci il primo incontro tra Layton e il piccolo Luke, si sono dimostrati in grado di costruire una storia appassionante e ricca di colpi di scena, che non mancherà di appassionare i fan almeno tanto quanto il lungometraggio animato L’Eterna Diva, con il quale questo Richiamo dello Spettro ha moltissimi personaggi in comune.
Solo un piccolo appunto: per quanto ben scritta, la trama non riesce a raggiungere le incredibili vette del precedete Il Professor Layton e il Futuro Perduto, che per il momento, a nostro dire, resta il titolo con il plot migliore di tutta la serie. Non fraintendeteci però, perché pur non facendo gridare al miracolo la storia de Il Richiamo dello Spettro resta comunque una spanna sopra quella di molte altre avventure, presentando inoltre un innegabile punto di forza: essendo cronologicamente collocata prima dei precedenti capitoli, risulta totalmente comprensibile e godibile anche a chi per la prima volta si avvicinerà al mondo del Professor Layton, permettendogli di conoscere i personaggi principali e (speriamo) di appassionarsi alla serie.
Nel gioco scopriremo finalmente come Luke sia diventato l’assistente del Professor Layton
A forza di enigmi
Il gameplay del titolo resta pressoché identico a quello dei suoi predecessori: esplorando l’ambiente di gioco nel perfetto stile delle avventure punta e clicca, il giocatore deve affrontare un enigma dopo l’altro per poter proseguire. Gli enigmi da risolvere – 155 in tutto, più una serie di enigmi speciali, nascosti e scaricabili dal canale Nintendo dedicato tramite la connessione Wifi del Dsi – sono sempre molto vari e divertenti. Dal classico labirinto ai pezzi da posizionare sulla scacchiera, passando per gli indovinelli e i puzzle, l’assortimento è davvero ampio e profondo, in qualità e quantità.
Solamente ai fan sfegatati segnaliamo che, a nostro parere, gli enigmi proposti per questo ultimo capitolo del Professor Layton ci sono sembrati leggermente più facili rispetto al passato. Certamente esistono gli enigmi speciali e una serie di enigmi nascosti in grado di dare parecchio filo da torcere ai completisti e agli amanti delle vere sfide. Per il completamento del gioco tuttavia – compito per il quale abbiamo risolto un centinaio di enigmi in circa 11 ore totali – non sono richieste particolari doti investigative: la maggior parte di questi, che bisogna obbligatoriamente risolvere per proseguire, hanno un valore di 30 Picarati (unità di misura utilizzata nel gioco per descrivere la difficoltà degli enigmi e decretare il punteggio finale raggiunto) e, volendo guardare il pelo nell’uovo, alcune volte la difficoltà più alta sta nel comprendere appieno la domanda per giungere alla soluzione, non sempre formulata in maniera ottimale. Resta il fatto che chi saprà appassionarsi e vorrà scovare (e risolvere) tutti gli enigmi e i minigiochi presenti avrà il suo bel daffare per parecchie ore di gioco. Per quanto riguarda i minigiochi, appena citati, non abbiamo molto da dire: al pari di quanto visto con i puzzle dei dipinti, le storie, le macchinine o i pappagalli dei capitoli precedenti, anche in quest’ultimo capitolo del Professor Layton avremo a che fare con puzzle di diversa natura, con livelli di difficoltà crescenti che si renderanno disponibili a mano a mano che si proseguirà con la trama principale. Le idee, a dirla tutta, sono un po’ riciclate e sanno di già visto, rendendo questi minigiochi un divertente intermezzo la cui presenza o meno non va a cambiare la qualità di un titolo, che basa su bel altre carte vincenti il suo appeal.
Come detto in precedenza comunque – lo ripeteremo più volte nel corso dell’intera recensione – quanto appena detto rende ancora una volta Il Richiamo dello Spettro un titolo perfetto per i neofiti: l’abbassamento del livello di difficoltà non potrà far altro che attirare tutti quei casual gamer che, magari spaventati dopo aver provato occasionalmente uno dei capitoli precedenti, erano ancora restii all’acquisto in quanto consideravano un ostacolo il livello di difficoltà.
Anche se molti di essi sono abbastanza facili, gli enigmi sono moltissimi e incredibilmente vari e divertenti
Un colorato paese pieno i misteri
Passando al lato tecnico, non sappiamo da dove iniziare per tessere le lodi de Il Richiamo dello Spettro. Misthallery, il paese luogo delle indagini – che si svolgeranno, per un breve tratto, anche a Londra – strizza l’occhio al Paese dei Misteri del primo Professor Layton, migliorandolo in ogni singolo aspetto: la qualità dei fondali, le strade percorribili, le animazioni, la caratterizzazione e la varietà di tutti i personaggi mostrano tutta la passione di Level 5, che negli anni ha saputo rendere il suo personaggio sempre più vivo e spettacolare.
Due parole a parte le dobbiamo necessariamente spendere per gli incredibili filmati di intermezzo, realizzati in stile anime e perfettamente integrati nella storia (oltre che ottimamente doppiati in italiano): queste piccole opere animate, che niente hanno da invidiare a lavori di studi ben più famosi e premiati, sono davvero una gioia per gli occhi e faranno certamente la felicità di chi avrà la possibilità di giocare al titolo su Nintendo Dsi XL.
Graficamente il gioco è una gioia per gli occhi, ve lo garantiamo senza riserve
Pronti per il prossimo enigma?
Lanciare nei negozi Il Professor Layton e il Richiamo dello Spettro a ridosso delle vacanze natalizie, come accaduto per i precedenti capitoli, non potrà che rivelarsi una mossa vincente: certamente chi tra di voi conosce ed ama la serie non se lo lascerà sfuggire, e farà bene. Chi ancora non si è cimentato con gli enigmi di Layton, invece, troverà magari in questo nuovo capitolo la spinta per acquistare un Nintendo Dsi piuttosto che un nuovo e più costoso 3DS. Insomma, in un modo o nell’altro il Professor Layton riuscirà a fare di nuovo centro, regalando ai videogiocatori di ogni età un’avventura appassionante e ricca di misteri che, anche se qualitativamente leggermente al di sotto del precedente Futuro Perduto, sale ugualmente sul podio con tutte le carte in regola per essere uno dei titoli più acquistati del 2011.