Street Fighter III: Third Strike Online Edition – Recensione Street Fighter III: Third Strike Online Edition
Capcom ha sempre dimostrato affetto per i suoi brand, ed il più famoso non è certo un’eccezione. Conta quattro versioni ufficiali, numerosi upgrade e altrettanto numerosi spinoff e crossover; esce proprio in questi giorni, su XBLA e PSN, Street Fighter III: 3rd Impact Online Edition, definito dai fan come lo Street Fighter piú tecnico di tutti i tempi e per certi versi il migliore, nonostante i suoi dieci anni di età.
Una storia lunga un quarto di secolo
Street Fighter III 3rd Strike è la seconda revisione del terzo capitolo del picchiaduro 2d che ha fatto la storia dei videogame. Uscito inizialmente per cabinati arcade nel 1999, arriva un anno dopo su Dreamcast, e quattro anni più tardi approda anche su Playstation 2 e Xbox. Rispetto alla serie precedente, diventa più tecnico, cambiano quasi tutti i personaggi, vengono introdotte le Super Art!, le Ex Move e per la prima volta viene adottato il sistema “Parry” che consiste nel parare e rispondere all’attacco dell’avversario. 3rd Strike è comunque un aggiornamento del terzo capitolo ed in più, rispetto al precedente Street Fighter III: 2nd Impact, guadagna 5 personaggi, tra cui Chun-Li, subisce qualche modifica al sistema “Parry” e vengono inseriti due schemi bonus, uno dei quali basato proprio sul “Parry”.
Vintage Style
Il gioco non ha subito vistosi processi di miglioramento estetico come accadde invece nel 2008 a Super Street Fighter 2 Turbo HD Remix, al contrario Capcom punta proprio sulla fedeltà nei confronti della versione arcade che uscì nel 1999.
Tuttavia, subiscono un vistoso restyle i menu di navigazione del gioco, ora più “corposi” per via del gran numero di opzioni a disposizione, e gli artwork dei personaggi; tutto il resto, dal gioco vero e proprio, alle schermate di riepilogo, è sottoposto solo ad un adattamento all’alta definizione, mantenendo inalterato lo stile d’un tempo.
Poiché le proporzioni native del gioco sono in 4:3, la software house propone questa come impostazione base lasciando nello spazio libero, generato ai lati dell’area di gioco, le statistiche per il raggiungimento degli obbiettivi; come se non bastasse, per i nostalgici, figura la modalità “mobile arcade” che riproduce gli angoli arrotondati e la deformazione dell’immagine tipica del CRT del cabinato; quest’ultima opzione, abbinata alla simulazione delle linee di scansione, promette di ricreare la stessa ambientazione di gioco di dieci anni fa.
Non temano gli amanti del 16:9: in qualsiasi momento, anche in game, è possibile intervenire sulle proporzioni e selezionare “allungato” o “panoramico” per spalmare l’immagine sull’intera area del televisore, scendendo però a patti con l’errato rapporto delle dimensioni.
Per i più esigenti è presente il filtro per controllare la nitidezza delle immagini, l’effetto in gioco è visibile in special modo sui televisori di “grossa taglia”.
Anche l’audio resta fedele all’originale, dalla sigla introduttiva firmata del rapper canadese Infinite, alle musiche degli stage, fino agli effetti audio e le voci che hanno caratterizzato il gioco.
Round 1: FIGHT!
Benché il gioco sia orientato maggiormente alle sfide online, resta presente anche una parte di gioco offline, con i classici dieci incontri da vincere per arrivare allo scontro finale con “Gill”, il “M.Bison” del terzo capitolo. Per rendere l’esperienza differente e più stimolante, oltre al classico livello di difficoltà, gli sviluppatori mettono a disposizione decine di opzioni, alcune da sbloccare, per “customizzare” le nostre partite, scegliendo ad esempio di escludere le mosse speciali, le Super Art!, di ridurre i danni delle parate e via discorrendo.
Tra le modalità single player figurano anche l’allenamento ed una curiosa “Trial Mode”, che permette di impratichirci su alcuni aspetti avanzati del gioco, come il completamento del 100% delle sfide per ogni personaggio, ed il Parry System, mettendoci anche nei panni di Daigo Umehara che, al torneo EVO del 2004, con un perfetto uso del Parry riuscì a risollevare le sorti di una partita che sembrava ormai perduta.
Dal punto di vista del gioco online sono state spese le maggiori risorse, il gioco vanta l’integrazione del GGPO netcode, una libreria studiata appositamente per ridurre il lag nei giochi arcade, in special modo proprio nei picchiaduro. Abbiamo provato personalmente a sfidare qualche giocatore d’oltreoceano, e, nonostante non sia stato possibile effettuare un test approfondito, il gioco non si comporta affatto male, ed il lag, seppur presente, non compromette l’esperienza di gioco; con molta probabilità, regolando il parametro “Ritardo GGPO” sarà possibile ottenere risultati anche migliori.
La modalità multigiocatore, oltre a permettere la classica sfida in locale 1vs1, offre alcune varianti online: partita classificata, partita del giocatore e torneo. La partita classificata non permette di impostare filtri, si entra direttamente in contatto con l’avversario con le regole classiche della sfida al meglio dei due round. La “partita del giocatore” e la modalità “torneo”, al contrario, permettono di intervenire su alcuni parametri di gioco, tra cui il numero di round, l’esclusione di un massimo tre personaggi dalla lista e l’utilizzo di slot privati per i propri amici. Un sistema di gradi permette di sfidare ed essere sfidati solo da giocatori potenzialmente al nostro livello, mentre un controllo sul “NAT” ottimizza gli incontri anche in base alla connessione tra i giocatori.
I match multigiocatore possono essere salvati e riguardati in ogni momento, oltre che caricati direttamente online sul canale Youtube ufficiale, attivato dopo il lancio ufficiale del gioco.
Non pensate di affrontare gli avversari premendo pulsanti a caso, Street Fighter III 3rd Impact è un gioco tecnico dove la perfetta padronanza delle mosse e dei movimenti del proprio personaggio sono fondamentali. Il pad dell’Xbox 360 in questo caso non ci aiuta molto, l’escursione ampia dei grilletti dorsali causa spesso ritardi “importanti” e sia stick analogico che croce direzionale non sono sufficientemente precisi; si renderà necessario un arcade stick per prendere parte e affrontare al meglio delle possibilità il terzo World Warrior Tournament.