Guild Wars Factions – Recensione Guild Wars Factions

Guild Wars è stato il gioco che ha dato una sferzata di novità al panorama degli RPG Online e al concetto stesso del genere. Si è infatti presentato non come MMORPG, ma come RPG online senza canone che offriva esperienze competitive nel PvP (Player vs Player) e cooperative nel PvE (Player vs Environment). Un gioco di così tanto valore non poteva evitare di espandere la sua offerta nel tempo, iniziando dalla prima campagna aggiuntiva, Factions.

Chanta: tra sfarzo e squallore, vecchi amici e nuovi nemici

Factions espande Guild Wars ben oltre i confini dell’ormai ben noto continente di Tyria portandoci a Chanta, una terra tanto lontana quanto diversa. Ispirandosi alla cultura estremo-orientale e in particolare a quella Cinese e Giapponese, Arenanet ci trasporta all’interno dell’Impero del Dragone, la più grande ed antica nazione umana conosciuta nel mondo di Guild Wars, facendocene apprendere il glorioso ed anche triste passato, le divisioni interne che la logorano, gli usi e i costumi. Osserveremo la semplicità e l’armonia dell’isola di Shing Jea, lo sfarzo del palazzo imperiale di Kaineng e lo squallore diffuso delle sue periferie, osserveremo anche terre diversissime da loro accomunate soltanto dall’antico cataclisma che le colpì. Kaineng, la capitale dell’Impero del Dragone, è una città pericolosa nella quale nemmeno i poveri sono al sicuro dai numerosi consorzi criminali e dai tagliagole. A Chanta ritroveremo anche vecchi amici e personaggi conosciuti in Prophecies, tra cui in particolare anche il mistico Menlho e faremo anche la conoscenza del maestro Togo, suo vecchio insegnate ed amico, ma tutto dovrà confrontarsi con il mistero di una nuova minaccia, un terribile flagello che trasforma la popolazione in mostruose aberrazioni, ogni indizio porterà a doversi confrontare con la possibilità che dietro a tutto questo potrebbe trovarsi un nemico imprevisto.

 

Kurzick e Luxon: La lunga guerra

Chanta è una terra dalle ferite antiche e tuttora aperte, Kurzick e Luxon, due popoli vassalli dell’Impero del Dragone continuano ancora oggi il loro scontro senza esclusioni di colpi, scontro che ha trovato interruzioni nella lunga storia di queste due fazioni soltanto quando in passato si trovarono a dover affrontare un pericoloso nemico comune ormai sconfitto ma mai dimenticato: Shiro Tagachi il Traditore. Il Cataclisma causato da quell’antico conflitto ha indebolito enormemente l’Impero del Dragone che non può permettersi di osare troppo cercando di porre fine una volta e per tutte a questo scontro interno, ma d’altra parte il governo imperiale sa bene che fin tanto i Kurzick e i Luxon continueranno a scontrarsi tra di loro non saranno una minaccia per la stabilità precaria di Kaineng. In Guild Wars: Factions il giocatore potrà scegliere la parte con cui schierarsi (che potrà comunque cambiare ,con qualche svantaggio, in ogni momento del gioco), i Kurzick sono un oscuro popolo dallo stile a metà tra l’orientale e il gotico che dominano la Foresta di Echovald, i Luxon invece sono un popolo che imperversa per il mare di Giada con una tradizione navale e nella pirateria, ma anche spiritista. Entrambe le terre di questi due popoli furono trasformate enormemente dall’urlo maledetto che Shiro Tagachi ebbe alla sua sconfitta, scomparì così la fertilità di Echovald e il Mare di Giada si cristallizzò. Se da una parte questo fu un danno dall’altra parte permise ai due industriosi popoli di trovare nuove risorse per cui lottare, Ambra e Giada. Proprio per simulare questo scontro il giocatore ha a disposizione dei veri e propri battleground dove scontrarsi con altri giocatori in base alla fazione prescelta, uno di questi è la Cava di Giada dove il giocatore dovrà conquistare le miniere, eliminarne le guardie npc e scortarne i trasporti, mentre l’altro è il Forte di Aspenwood nel quale i Luxon dovranno lottare per impedire il completamento dell’arma finale dei Kurzick. Nonostante siano solo due battleground la loro presenza e la loro profonda diversità dal PVP tradizionale sono un valore aggiunto per Guild Wars, offrendo varietà che certo potrebbe comunque risultare pesante nel lungo termine, infatti per sbloccare alcuni titoli, skill PVE, armature etc, il giocatore che si porrà questi obbiettivi dovrà fare un numero importante di partite, che comunque possono essere tranquillamente diluite nel tempo con la possibilità di raggiungere i propri obbiettivi con tranquillità. Oltre a ciò c’è d’aggiungere che la reputazione fatta con la fazione scelta ha un influenza anche nel punteggio della propria gilda, infatti i punti acquisiti potranno essere spesi in parte a favore della gilda ottenendo così privilegi e vantaggi, dando così la possibilità di giocare sia per obbiettivi personali che per obbiettivi di gilda. Sarà inoltre possibile fare delle battaglie di Alleanza in arene che determineranno il confine tra Kurzick e Luxon nella mappa di Chanta.

 

Invocatori di spiriti e tagliagole

Parlando delle novità che sono state aggiunte da questa campagna aggiuntiva sul piano tecnico, ovviamente è necessario fare un riferimento alle due nuove classi inserite, il Ritualista e l’Assassino, due classi decisamente Chantiane. Il primo è dominatore del potere degli spiriti mentre il secondo è un agile tagliagole pronto ad attacchi veloci e furtivi, ma analizziamo queste due classi. Il Ritualista è una classe dal ruolo davvero fluido, può essere un valevole supporto ed un ottimo curatore per la squadra specialmente in PVP, ma può anche fornire una potentissima e sostenuta forza d’attacco specialmente in PVE. L’Assassino invece è il maestro della mobilità, grazie ai passi d’ombra infatti può allontanarsi da uno scontro con la stessa facilità che possiede per entrarvi, inoltre per azionare le skill più potenti dovrà costruire delle combo utili a gestire l’energia, sarà fondamentale sarà pertanto utile trovare le combo di skill nel breve termine più efficaci e meno dispendiose, cosa che specialmente in PVP alle volte non è facile per tutti i giocatori. Arenanet ha il pregio di supportare continuamente la sua creatura, ed anche le nuove classi sono passate negli alti e bassi del bilanciamento postumo della loro forza e del loro equilibrio rispetto alle altre classi, certo è da segnalare che nonostante ciò nel tempo sia il Ritualista che l’Assassino rimangono classi che semplificano non poco la vita in certi ambiti e con certe build, in particolare del PVE, se ciò sia in assoluto un difetto o meno è da lasciare alla libera opinione dei giocatori, certo è che la maggior parte delle volte un maggior bilanciamento è sempre sinonimo di migliore qualità dell’esperienza di gioco.

 

Yin e Yang

Ci siamo dilungati molto nel descrivere ciò che Factions di più importante aggiunge al mondo e al gameplay di Guildwars. Un nuovo continente, nuovi personaggi con vecchie storie e vecchi personaggi che ne hanno di nuove, classi e campi di battaglia. C’è ancora qualcosa da aggiungere però, Factions infatti oltre alle già conosciute missioni cooperative aggiunge sfide e missioni d’elite che forniranno ricompense ai giocatori che avranno conseguito i migliori punteggi, questa è una bella varietà per il gameplay di Guild Wars. Oltre a ciò sono presenti nuove skill, normali e d’elite, anche per le classi precedenti,con cui ampliare la gamma di possibilità per personalizzare la barra delle abilità e l’efficacia del nostro personaggio. Tutto perfetto quindi? Seppur nel complesso Factions sia una valida aggiunta per Guild Wars è da segnalare ad esempio la presenza di alcune skill che risultano essere nient’altro che la versione Chantiana di skill già presenti nel gioco base ed anche se d’altra parte ciò permette di avere tra le abilità disponibili il vantaggio di avere due skill che hanno la stessa funzione, non sempre ciò è utile, ma rimane comunque un difetto veniale sempre che difetto si possa chiamare. Un punto su cui premere di più invece è il modo limitato e non sempre coinvolgente con cui viene raccontata la trama e il Lore del gioco, infatti nonostante questo sia ricco e pieno d’aspetti che se indagati risultano essere interessanti e coinvolgenti, nel gioco tutto ciò è esposto con filmati non sempre esaustivi a riguardo di tutti i punti principali della trama e molto spesso toccherà al giocatore dover approfondire leggendo meglio quest, dialoghi o iscrizioni sparse lungo il gioco, facendo perdere così in atmosfera, specialmente per quei giocatori che non avessero la pazienza di andar a leggere vignette e altri testi sparsi per il mondo di gioco.

 

Conclusione

Guild Wars: Factions è una valevole aggiunta da acquistare assolutamente se possedete già il gioco, e nel caso voi non abbiate ancora Guild Wars e voleste acquistarlo è importante per avere un’esperienza di gioco completa.

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