Harvest Moon: Animal Parade – Recensione Harvest Moon: Animali in Marcia
Avete mai sognato di gestire una fattoria, allevare gli animali e coltivare i campi? Se la risposta è sì, non potete non conoscere la serie di Harvest Moon, che permette ai videogiocatori di vivere un’esperienza assolutamente particolare e intraprendere il cammino del bravo contadino. Poco meno di un anno fa uscì, sempre per Wii, un altro simulatore agrario, Rune Factory Frontier, prodotto dai creatori stessi di Harvest Moon, che aveva però anche diverse fasi da action RPG, con veri e propri dungeon da esplorare.
Essere fattori
Harvest Moon: Animali in marcia è un simulatore vero e proprio di vita contadina, e permette di compiere tutte le azioni che di solito si svolgono in una fattoria, con la gestione degli animali, la coltivazione degli ortaggi e il rinnovamento degli edifici legati a tali attività. Inoltre, è possibile acquistare nuovi terreni da coltivare, in modo da avere quindi una maggior fonte di guadagno. Sì, perché la vendita di frutti e ortaggi derivati dalla coltivazione porta del denaro sonante nelle casse del nostro alterego contadino. Per lavorare la terra servono ovviamente gli strumenti adatti, che inizialmente ci verranno regalati dai diversi abitanti della città in cui viviamo, Armonica; successivamente questi oggetti possono essere potenziati con le giuste materie prime e un piccolo quantitativo di denaro.
La raccolta
Le materie prime, come pietre e metallo, però, non si ricavano dalla coltivazione del terreno, ovviamente, ma bisogna improvvisarsi minatori per recuperarle. Le miniere da esplorare sono dei veri e propri dungeon, ma con una differenza sostanziare rispetto a ciò che abbiamo potuto vedere in altri giochi simili, come il già citato Rune factory (tra l’altro sviluppato dai creatori di Harvest Moon): sono privi di nemici. Infatti, ciò che differenzia maggiormente i due titoli, Harvest Moon e Rune Factory appunto, sono i combattimenti, totalmente assenti nel primo. Questo rende sicuramente meno vario Animali in marcia e allontana dal titolo gli amanti dell’azione.
I rapporti tra contadini
La trama, inoltre, è totalmente assente, e anche se ogni tanto ci viene chiesto di portare a termine un certo obiettivo, non c’è un legame diretto tra le diverse missioni. L’unico scopo che il giocatore ha è quello di riportare allo splendore una terra completamente arida e in decadenza. La scelta paradossale di inserire una rete di rapporti personali con gli npc, senza il supporto dato da una trama, rende Harvest Moon: Animali in marcia una mera imitazione, tra l’altro poco riuscita, di Animal Crossing, visto che la struttura di gioco, sebbene leggermente più profonda in questo caso, prende troppo dal gioco Nintendo. Oltre, però, ad assomigliare a un prodotto particolare, il difetto più grande di Harvest moon: Animali in marcia è da trovarsi nella sua stessa anima, perché, è inutile girarci attorno, il titolo distribuito da Rising Star è l’ennesima riproposizione di un franchise che non si evolve ormai da anni e che non porta nulla di nuovo al mondo dei videogiochi.
La fattoria degli animali
Come da titolo, questo nuovo Harvest Moon, rispetto al passato, pone l’accento sulla gestione degli animali, che però, nonostante sia possibile accudirli, pulirli, nutrirli e addestrarli, non rappresenta il vero fulcro del gioco, che non si basa unicamente su di una pratica agricola. Le diverse attività che è possibile portare avanti, infatti, sono tutte legate tra loro, perché senza l’agricoltura non è possibile guadagnare, e quindi si è impossibilitati a comperare altri oggetti utili per l’allevamento degli animali e ad espandere il proprio ranch, e così via. Insomma, ogni lavoro è l’anello di una catena, e se non si vuole spezzare questa catena bisogna seguire con la stessa attenzione ogni aspetto offerto dal prodotto, che in questo riesce a ricreare perfettamente le atmosfere che si prefissa.
Il tratto particolare
Ad una prima occhiata, Harvest Moon: Animali in marcia appare graficamente come un titolo insufficiente, forse per il tratto estremamente infantile con il quale sono disegnati i diversi personaggi e le ambientazioni. Guardando con un po’ di attenzione il prodotto, invece, si nota una pulizia dell’immagine difficilmente riscontrabile altrove su Wii. Tuttavia, con il passare del tempo, si nota anche un’altra cosa: i cali di frame-rate fastidiosi e, a nostro avviso, ingiustificati. Ciò rovina pesantemente la godibilità del prodotto, oltre ovviamente ad abbassare pesantemente la valutazione grafica. C’è invece ben poco da dire sul comparto sonoro, estremamente povero e anonimo.
Commento
La scelta di riproporre il medesimo gameplay dei capitoli passati è un’arma a doppio taglio per Harvest Moon: Animali in marcia, che potrebbe non soddisfare chi si attende qualcosa di nuovo, anche se l’idea di giocare a un capitolo inedito della serie può solo rendere felici i fan. La struttura di gioco proposta, però, si rivela collaudata e assolutamente coerente con le diverse attività messe a disposizione del giocatore. Insomma, il nuovo Harvest Moon è una vera manna per i fan, ma lascerà indifferente chi non ama il ritmo lento offerto dal prodotto Rising Star.