Legend of the Guardians: The Owls of Ga’Hoole – Recensione Il Regno di Ga’Hoole: La Leggenda dei Guardiani
Quando esce nelle sale cinematografiche un nuovo film, molto spesso viene lanciato nei negozi un videogioco dedicato ad esso. Nella maggior parte dei casi questi prodotti si rivelano dei flop, altre volte titoli discreti o quanto meno apprezzabili. Con Il regno di Ga’Hoole: la leggenda dei guardiani, data l’ambientazione potenzialmente ben adattabile, avremmo sperato in un gioco di estrema qualità, ma purtroppo così non è stato; si tratta infatti della solita operazione commerciale bella e buona, che cerca di vendere qualcosa grazie alla fama riflessa del film uscito in contemporanea.
La storia dei guardiani
La storia narrata non è la stessa del film, che riprende gli eventi raccontati da Kathryn Lasky nel romanzo omonimo, ma una parallela scritta proprio per il gioco. Tale scelta non è certo isolata, infatti i videogiochi tratti da film non ripropongono quasi mai, ultimamente, ciò che viene raccontato nella versione cinematografica. Questo accade per non rovinare la trama originale a chi non ha avuto modo di seguirla, e per rendere più facile la vita agli sviluppatori, che adattano la storia alle situazioni proposte nel videogioco. I protagonisti di quest’avventura sono degli uccelli, per cui il gameplay è stato costruito proprio attorno alla capacità di volare.
Il gameplay dei guardiani
Le meccaniche alla base del titolo sono molto simili a quanto visto in altri giochi dove si controllano degli aerei. Il controllo del nostro personaggio (selezionabile, inizialmente, tra diverse varietà, come barbagianni, gufi, ecc…) è affidato al solo Wiimote impugnato in orizzontale. Sfruttando quindi il sensore di movimento offerto dalla console, è possibile planare e sterzare senza grossi problemi, con una risposta convincente degli input.
All’inizio di ogni livello c’è un obiettivo da portare a termine, che può richiedere l’abbattimento di nemici o la liberazione di compagni, al termine del quale ne viene proposto un altro; i livelli sono totalmente esplorabili, ma c’è ben poco da osservare, visto che i paesaggi appaiono spogli e privi di punti d’interesse.
I combattimenti dei guardiani
Il sistema di combattimento è alquanto semplicistico, dal momento che alla pressione ripetuta di un tasto è possibile uccidere agevolmente qualsiasi tipo di avversario. Gli sviluppatori, per rendere un minimo più interessanti questi incontri, hanno aggiunto la possibilità di controllare anche compagni, introducendo quindi una punta di strategia, a nostro avviso inutile vista la facilità degli scontri. Purtroppo il problema sta in un’automazione eccessiva delle battaglie: appena un nemico entra nel nostro raggio d’azione è possibile colpirlo con la pressione del tasto d’attacco. Insomma, nonostante un minimo di profondità, data anche dalle mini combo che è possibile eseguire, il sistema di combattimento non convince assolutamente, mostrandosi sotto la sufficienza.
La varietà dei guardiani
Un altro problema molto grave che affligge il titolo è la ripetitività: nonostante siano discretamente numerose le missioni proposte, queste vengono sviluppate male e il level design peggiora enormemente la situazione, con ambienti per niente belli da vedere ed esplorare. La longevità, inoltre, è assolutamente insufficiente, visto che per portare a termine l’avventura ci vogliono meno di 5 ore e alla fine della quale sarete anche sollevati di aver portato a termine un gioco per lunghi tratti tedioso.
La tecnica dei guardiani
Ovviamente andando a parlare della grafica il discorso non cambia molto. La realizzazione degli ambienti in primis lascia parecchio a desiderare, con una ricostruzione grafica delle location del film assolutamente dimenticabile. Gli effetti di luce non fanno quel che dovrebbero e la mole poligonale che compone i vari protagonisti potrebbe essere migliore, con modelli spigolosi e animati in maniera mediocre. Il doppiaggio, totalmente in italiano, non è da meno, con una recitazione pessima ed eccessivamente enfatizzata. Nonostante tutto nel complesso, però, c’è da dire che il comparto tecnico quanto meno raggiunge la sufficienza.
Commento
Come da copione, Il regno di Ga’Hoole: la leggenda dei guardiani si è rivelato un titolo mediocre e assolutamente sconsigliato a tutti gli amanti del media videoludico. Neanche gli appassionati del film potrebbero trovare minimamente interessante il prodotto sviluppato da Krome Studios, che si pone sul mercato come un gioco dedicato a bambini e ragazzini. Esplorare il mitico mondo di Ga’Hoole non è così interessante come dice il retro copertina del titolo, purtroppo.