Warhammer 40,000: Dawn of War II – Chaos Rising – Recensione Warhammer 40,000: Dawn of War II – Chaos Rising

Quasi un anno fa Dawn of War 2 cominciava a farsi strada nei PC di moltissimi appassionati di RTS e Warhammer 40k. Forte di un’ambientazione accattivante ed un comparto tecnico eccellente, il gioco offriva una gestione quasi nulla della base concentrandosi su piccole squadre, combattimenti intensi ed ambienti interattivi. Come da tradizione per tutti i giochi Relic, la prima espansione di DoW2 è arrivata. Vediamo come se la sono cavata questa volta.

Caos per tutti

La prima cosa che salterà all’occhio è la presenza di una nuova fazione che si va ad aggiungere alle quattro originariamente utilizzate: il Caos, l’incarnazione del male per eccellenza capace di schierare Space Marines corrotti, demoni, stregonerie e quant’altro.
Come si poteva presupporre, la nuova fazione avrà un ruolo preponderante nella nuova campagna in giocatore singolo messa a punto per noi: oltre ad essere i nostri principali nemici, saranno anche i nostri tentatori. Sarà possibile, infatti, ottenere punti "corruzione" che ci garantiranno diversi poteri sempre più devastanti ma ci negheranno l’accesso ad altri altrettanto desiderabili. Potremo corromperci non curandoci delle sorti altrui o eseguendo azioni impure per i raggiungere i nostri scopi ma, d’altra parte, avremo anche diverse opzioni per redimerci agli occhi dell’Imperatore. Il fattore Caos non si ferma qui, visto che diversi oggetti acquisibili necessiteranno, mentre altri garantiranno, un certo livello di corruzione o di purezza.

 


Ritornano i personaggi del capitolo originale, con l’aggiunta del Bibliotecario Jonas

 

Nonostante l’impostazione eccessivamente rigida ("avrai X punti di corruzione facendo Y, non fare Z per ottenere K") il sistema si rivela essere avvincente e funzionale: molti poteri del Caos sono alquanto potenti, ma molti oggetti benedetti possono esserlo altrettanto.
La quindicina di missioni che compongono la storia finiscono in una dozzina di ore di combattimenti intensi, il che non è male vista la natura di espansione del gioco. A differenza del gioco originale, in Chaos Rising le missioni saranno spesso concatenate l’una all’altra con pochissimi incarichi secondari: una maggiore varientà in ambientazioni, eventi ed obiettivi, tuttavia, le rende molto più godibili, senza contare il livello massimo raggiungibile aumentato a 30 e gli svariati nuovi oggetti ritrovabili.

Retrocompatibilità? Sì grazie

Il multiplayer è rimasto pressoché invariato: veloce, frenetico ma al contempo intuitivo, con l’eccezione dell’aggiunta del Caos, due nuove modalità (Tutti contro tutti e la versione a squadre) basate sul sistema di Punti Vittoria e nuove unità per le fazioni già esistenti. La modalità "Ultima Resistenza" si arricchisce di due nuovi eroi (il Tiranno dell’Alveare e lo Stregone del Caos) ed aumenta anche il numero di mappe su cui giocare per tutte le modalità.

 


Le forze del Caos sono in grado di mettere in campo creature davvero abominevoli…

Assolutamente degno di nota è il poter giocare con (o contro) giocatori del Caos anche possedendo Dawn of War 2 senza espansione: non potrete fare la parte dei cattivi a vostra volta (e non potrete giocare la nuova campagna, ovviamente), ma avrete accesso a tutte le nuove unità per le fazioni già esistenti e tutte le nuove mappe (viceversa, se possedete solo Chaos Rising, potrete giocare solo come Caos): un’ottima mossa che permetterà nel tempo a venire di non spaccare la comunità tra chi ha l’espansione e chi no.

La grafica del 41° millennio

Anche il comparto tecnico rimane sostanzialmente lo stesso: i dettagli sulle singole unità si sprecano, le ambientazioni sono varie ed interattive ed i combattimenti sono ricchi di effetti speciali e spettacolarità. Il sonoro svolge la sua parte ottimamente, tenendoci informati su tutto quello che è necessario sapere ed aggiungendo epicità alle battaglie attraverso suoni potenti e le diverse voci delle nostre unità; la musica segue l’andamento della battaglia con temi appropriati per ciascuna delle 5 fazioni e regala momenti di assoluta grandiosità. La scalabilità del motore e la non eccessiva ampiezza degli scontri permette anche di avere una certa flessibilità sull’hardware necessario. In poche parole, il comparto tecnico non fa una piega e rimane uno dei punti di forza del gioco.


Un minaccioso condottiero del Caos, visto nel menu di Dawn of War 2 base

Chaos Rising si conferma essere la classica espansione RTS stile Relic che corregge i difetti del gioco base, aggiunge molte novità e regala svariate ore di gioco in più senza cambiare la filosofia di base: la longevità non è il massimo e qualche missione si rivela essere un po’ troppo sbilanciata (vuoi per le nuove abilità dei diversi personaggi, vuoi perché ai livelli di difficoltà più alti le masse di nemici sono alquanto ostiche) ma sono difetti che non inificiano più di tanto sulla valutazione finale. Se vi è piaciuto DoW2 allora potete andare sicuri anche con Chaos Rising.

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