Left 4 Dead 2 – Recensione Left 4 Dead 2

In questi ultimi 3-4 anni, c’è stato un aumento di giochi dedicati agli zombie e tra questi titoli, uno di quelli che ha avuto il miglior riscontro sia di pubblico che di critica, è sicuramente Left 4 Dead che ora giunge al suo secondo capitolo. L’annuncio di Left 4 Dead 2 ha procurato molti commenti negativi dalla community, poichè il suo precedessore non ha ricevuto un adeguato supporto, specialmente se confrontato con Team Fortress 2. La VALVe annunciò nuovi contenuti per il precedente titolo e aggiunse che le idee che avevano in mente erano troppe per essere inserite tramite espansioni gratuite.

Andiamo a NewOrleans!

In questo seguito, vedremo quattro nuovi sopravvissuti fuggire da un centro commericiale della Georgia per raggiungere la base militare di New Orleans, in Louisiana.
La trama, con il procedere del gioco, si arrichirà di particolari interessanti, come scritte sul muro nelle safe-house, oppure tramite carte geografiche. Sebbene questi dettagli non siano fondamentali per la struttura del gioco, daranno comunque spessore e romperanno il ritmo frenetico dell’azione.
 


La modalità Cercatore nella campagna in singolo di Dead Center.
 

La Campagne sono aumentate a cinque, suddidivise a loro volta da quattro-cinque mappe di una durata molto simile tra di loro. Gli eventi, necessari per proseguire nel gioco, sono stati aumentati e variegati tra l’attesa, la corsa e il recupero di oggetti. Left 4 Dead 1 presentava solo l’attesa e si poteva rimanere in un angolo respingendo continuamente gli infected senza mai fermarsi mentre adesso hanno aggiunto la stanchezza, prima disponibile solo nel versus, limitando così lunghe sezioni nello stesso luogo.

 

Levatemelo dalla testa.

Una delle novità principali è l’aggiunta di 3 nuovi infected speciali e di 5 infected comuni con caratteristiche diverse. Questi ultimi  hanno ricevuto dei bonus come: la possibilità di infangare la visuale dei personaggi, essere immuni ai suoni, al fuoco, ai proiettili o attirare gli infected; e inoltre caratterizzano le campagne poichè ognuna ha il proprio infected semi-speciale.

I nuovi 3 infected speciali, chiamati Charger, Splitter e Jockey, sono molto diversi da quelli visti nel precedente titolo: il Charger è un grosso infected che con una rincorsa può prendere un sopravvissuto e utilizzarlo per colpire quelli che si trovano sulla sua strada; lo Splitter è una donna infected con l’abilità di spruzzare acido corrosivo ai piedi dei giocatori danneggiandoli seriamente e, come ultimo, il Jokey è un piccolissimo infected che salta sulla testa del giocatore e lo cavalca portandolo via dai i suoi compagni.

Per combattere i nuovi infected sono state inserite armi corpo a corpo (motosega, padella, katana ed altre), ulteriori fucili a pompa, mitragliette e un nuovo tipo di bomba. Per quanto riguarda le cure, viene aggiunto il defibrillatore per rianimare i compagni morti e l’adrenalina per correre e aiutare i compagni a terra più velocemente.

IA Director 2.0 , questa brutta bestia.

L’elemento rigiocabilità di Left 4 Dead e del suo seguito è dovuto alla IA Director, ossia una intelligenza artificiale che gestisce i mostri e la posizione delle armi in base allo status dei giocatori. La IA ha subito vari aggiornamenti: la più significativa è quella di  di modificare le mappe, aumentando, anche se di poco, la rigiocabilità. Questo sistema  fa in modo che in una determinata sezione della mappa,si blocchino degli accessi in modo da allungare o accorciare la partita, basandosi sull’ambientazione circostante e senza mai risultare fuori luogo.

Gli Infected comuni si rilevano piuttosto intelligenti: scalano muri, abbattono porte, aggirano ostacoli con il solo obiettivo di ucciderci e molto raramente si bloccano davanti ad una porta o una ringhiera. Diversa, invece,è  la situazione degli infected speciali: La IA director li posiziona in punti strategici della mappa e variariano a seconda dell’infected che vuole inserire e risultano molto intelligenti riguardo alle imboscate, attaccando ogni sopravvissuto che è rimasto anche di poco indietro.
La IA dei compagni bot risulta efficiente, ci seguono dappertutto, ci curano nei momenti adatti, prendono ogni oggetto che possono servire alla nostra sopavvivenza(eclusi defribillatore e granate), usano bene le armi e ci salvano se siamo bloccati da un infected speciale.

L’unico difetto è quando si tratta  di salvare due persone che sono state prese dagli infected speciali, i bot non sono in grado di scegliere chi salvare per primo, facendoci subire molti più danni.

 
Il bellissimo effetto tempesta in Hard Rain.

 

Caccia alla sopravvivenza.

Escludendo la modalità Campagna, Versus e Survival, già presenti nel precedente gioco, sono statie inserite due nuove modalità : Realtà e Cercatore.
La modalità Realtà è un aumento non indifferente della difficoltà della modalità Campagna tramite l’eliminazione degli aloni dei personaggi e degli oggetti, una resistenza maggiore degli infected e l’impossibiltà di resuscitare, che può avvenire solamente tramite il deflrilibratore oppure la conclusione della mappa.
Cercatore, invece consiste nella ricerca di taniche di benzina, per un massimo di 16 contro 4 infected speciali controllati da un’altra squadra di umani e da un timer che scende molto velocemente, finito il round, si invertono i ruoli.

Zombie Aggiornati.

Il Source, il motore che fa da padrone in tutti i giochi VALVe, è un motore obsoleto ma che riesce a seguire il progresso tecnologico grazie ai suoi corposi aggiornamenti.
L’impatto visivo è molto buono, raramente ci sono texture a bassa risoluzione e c’è un buon uso di HDR, senza mai risultare invasivo. Nel campo di effetti grafici si nota l’aggiunta di effetti grafici di grande impatto come la tempesta in Hard Rain e altri che favoriscono lo splatter, come l’amputazione degli arti, buchi nello stomaco, la vista di organi e parti di scheletro degli infected. Questi ultimi hanno ricevuto una maggiore diversificazione delle skin, come la versione femminile del boomer, riuscendoci pienamente. Il cambio dalla notte perenne in Left 4 Dead, ha permesso agli sviluppatori di variare l’atmosfera circostante.

Nel campo del sonoro, il gioco presenta un’ ottima colonna sonora, con musiche dedicate ad ogni campagna. Le armi risultano molto fedeli alle controparti reali, sia nella ricarica sia nello sparo. I protagonisti hanno un doppiaggio di ottima fattura, con un’ elevata quantità di frasi e in perfetta sintonia con i sottotitoli. Gli Infected hanno un discreto numero di suoni ma risultano molto simili e ripetitivi. I suoni ambientali sono di ottima qualità e favoriscono l’atmosfera.

Resoconto Finale.

Left 4 Dead 2 ha migliorato il gameplay del suo precedessore, ampliandolo sempre di più e correggendo i difetti più gravi del precedessore. Le modalità cooperative e competitive sono state ulteriormente potenziate, risultando più vario e divertente del primo. Un must per i giocatori amanti degli zombie e d’obbligo per chi vuole giocare con degli amici. Tuttavia, il titolo ha una elevata ripetività, specie se giocato da soli, e i giocatori che non si erano appassionati del primo, non si appassioneranno neanche di questo. 
 

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