Dementium: The Ward – Recensione Dementium: The Ward
Dementium: The Ward è un gioco sviluppato dalla Renegade Kid che, esperta del settore survival horror, cerca di adempiere ad un compito che difficilmente è stato raggiunto sul Nintendo DS, ovvero quello di far spaventare i giocatori. Sono pochi infatti i titoli horror realizzati su tale console. I principali sono Resident Evil: Deadly Silence, Touch of Death e Theresia. Il videogioco che ci troviamo qui a recensire è inoltre il primo a sfruttare completamente l’uso del touch screen.
Forse non ci farete caso, ma è importante ricordare che la Nintendo non è famosa per il rilascio di giochi di questo tipo, bensì per i suoi titoli destinati ad un ampio pubblico senza tematiche mature come morte, violenza e sesso. Console come il DS e il Wii non hanno di certo favorito un aumento di questo genere di videogames, riusciendo invece ad aprirsi anche nei confronti del pubblico femminile e anziano. Non deve stupire quindi che, soprattutto sulla console portatile, date le sue componenti, diventino celebri titoli come trainer celebrali, di fitness, di cucina, di villaggi e animali virtuali. Puntando su questi generi, si finisce per metterne da parte altri come survival horror e FPS.
Ecco quindi che Dementium: The Ward (da adesso in poi DTW) si prefigge di andare oltre tutto ciò, presentandosi come un videogame che da tanto attendevano i cosiddetti "hardcore gamers". Esso si imposta come sparatutto in prima persona, ma principalmente come survival horror.
Tremate dalla paura
L’avventura è ambientata in un manicomio fermo nel tempo durante una notte buia e tempestosa. Prenderete le parti di un paziente, a cui verrà dato il nome fittizio di John Doe. Il gioco inizia con il risveglio del protagonista in una stanza di questo centro psichiatrico completamente buio. Ad illuminare il vostro cammino sarà una torcia, che troverete immediatamente. Subito vi accorgerete che l’edificio è infestato da orrende creature, le quali vi assaliranno continuamente durante l’avventura. Il vostro scopo, ovviamente, è quello di uscire vivi da quel luogo, risolvendo anche enigmi che sono ben intervallati da azioni frenetiche. Il ritrovamento di vari appunti e documenti sparsi per l’edificio sveleranno piano piano molti misteri, e vi capiterà spesso di imbattervi in due figure: una donna dal volto insanguinato e una bambina che piange, con la quale purtroppo non riuscirete mai ad entrare in contatto diretto. Tra il protagonista e questi due personaggi c’è un legame molto importante: la donna è stata da lui uccisa e la bambina ne è testimone.
Giocabilità semplice ed accurata
DTW ha un gameplay curatissimo, pur non rivoluzionando alcun elemento. Infatti, i momenti frenetici saranno intervallati da classici enigmi, proprio come nei vari Resident Evil.
Ottimo è l’uso del touch screen: per usare la torcia, l’unica vostra luce a disposizione; per annotare gli appunti che troverete nel corso del gioco su un taccuino (come in The Legend of Zelda: Phantom Hourglass o Hotel Dusk: Room 215); per guardare, toccare e raccogliere oggetti. La torcia riesce a immergere il giocatore in maniera efficacissima, tuttavia non potrete impugnarla contemporaneamente ad un arma, ma dovrete scegliere tra una delle due. Tutto ciò a fini strategici: l’esplorazione accurata ma indifesa dell’edificio oppure la sicura esplorazione ma poco accurata.
Per muoverci useremo il D-Pad e per utilizzare la nostra arma il tasto L. Il sistema di controllo è quindi semplice ma al contempo preciso e immediato; è stato ripreso da Metroid Prime Hunters, ed è proprio lo stesso direttore, Jools Watsham, ad affermarlo.
Gli strumenti di offesa a nostra disposizione per sconfiggere i nemici sono soltanto di due tipi, ma si ha comunque una buona scelta: cinque armi da fuoco e due contundenti. Inoltre nell’ospedale ci sono fiale curative, ma nemmeno tante considerato il luogo in cui l’avventura è ambientata.
Purtroppo i nemici appaiono di continuo e questo richiede un gran numero di munizioni, che vengono quindi a mancare spesso. Tuttavia, non è un gioco frenetico come ci si aspettava; spesso gli avversari sono ben nascosti negli angoli, quindi è consigliato analizzare tutte le zone più segrete del manicomio con molta calma. Questo fa sì che il gioco incuta grande paura, costringendo anche a fuggire dai nemici per risparmiare proiettili per i boss di fine livello.
DTW doveva anche avere una modalità multiplayer, ma fu poi abbandonata per focalizzarsi sul single player.
Chiudete le finestre e mettetevi le cuffie!
Anche la qualità della realizzazione tecnica è davvero ottima. Il motore grafico è eccezionale e riesce a gestire tutti i poligoni senza alcun rallentamento, anche nelle azioni più frenetiche. Lo stesso vale per la qualità grafica, una delle migliori viste su DS. Le texture sono impeccabili, sia per l’ambientazione che per i vari mostri. Inoltre è da notare l’incredibile minuziosità del raggio di illuminazione della torcia, quasi come se fosse vera, che sarà praticamente l’unica luce nel corso del gioco: un altro artificio per mettervi ancora più tensione.
La paletta dei colori usata è buona ma non molto varia, incentrandosi sui grigi e neri, e ciò non può essere un dato negativo considerando il genere del prodotto.
Pure il comparto audio è curato bene, con colonne sonore perfettamente in linea con l’atmosfera che il gioco vuole dare, oltre all’aggiunta di urla e pianti che riescono perfettamente ad impaurire ancora di più. Da notare il battito cardiaco, che, oltre a farci capire in che condizioni fisiche è il nostro personaggio, contribuisce ovviamente ad aumentare l’effetto horror nel giocatore. Quindi giocare senza cuffie è un delitto, considerando anche che il posizionamento del sonoro ci fa capire da che parte stia arrivando un attacco di un mostro.
La vostra avventura durerà poco
Il gioco pecca tuttavia in longevità: meno di 8 ore per completarlo tutto. E’ inoltre presente un sistema di salvataggio non molto efficace: la partita si salverà automaticamente ogni volta che entrerete in una stanza, ma se verrete sconfitti vi toccherà ricominciare tutto il livello. Probabilmente hanno adottato questo sistema proprio a causa della scarsa longevità, per rendere il titolo più lungo e competitivo.
Giudizio complessivo
Sebbene la trama e l’ambientazione non siano molto originali, il gioco riesce a toccare tutti i punti fondamentali per un ottimo survival horror. Questo deriva sicuramente dalla grande esperienza della casa realizzatrice e dall’ottimo motore grafico. Per gli appassionati di questo genere è un videogame imperdibile, il primo realizzato su Nintendo DS con così tanta cura maniacale per i dettagli. Gli unici difetti sono la longevità pressoché nulla e lo scarso sistema di salvataggio.
DTW è stato rilasciato la notte del 31 ottobre 2007, la notte di halloween, ed è stata confermata l’uscita europea per il 3 marzo 2009. Non rimane che attendere l’uscita italiana.