Ratchet & Clank Future: Quest for Booty – Recensione Ratchet & Clank Future: Alla ricerca del tesoro
E’ ora di salpare!
Chi ha giocato al celebre Ratchet & Clank: armi di distruzione, esclusivo per PlayStation 3, sarà rimasto sorpreso e probabilmente amareggiato per la separazione del fantastico duo composto, per l’appunto, dal gattone Ratchet e dal robottino Clank. Quest’ultimo, infatti, dopo il curioso combattimento contro il perfido tiranno Tachyon, è stato rapito da delle minuscole creaturine denominate Zoni, le quali ritengono che Clank sia il loro signore supremo. Ma è impossibile immaginare Ratchet senza il caro amico sulle spalle; così quei furboni dell’Insomianc hanno ben deciso di realizzare un’espansione che si ricollega proprio alla scomparsa del simpatico robottino. Il nome di questa breve avventura è Ratchet & Clank: alla ricerca del tesoro, un titolo sicuramente non messo a caso, in quanto i pirati saranno l’elemento principale. Lo scopo del gattone è quello di ritrovare la stella fulcro, pietra dalle fantastiche abilità, la quale permetterà di trovare le coordinate per ritrovare l’amico scomparso. Unico problema è che questa appartiente al temibile capitano Darkwater, il quale è stato ucciso dal già noto condottiero Sganc, a sua volta eliminato da Ratchet nel precedente episodio. Una situazione molto complicata tenendo conto che l’unico individuo che può fornici aiuto è l’ipocrita Rusty Pete. Non troverete null’altro riguardo la trama proprio per non rovinarvi lo sfiziosissimo finale. Il gioco è scaricabile da PlayStation Network o in vendita nei negozi; in entrambi i casi il prezzo è di 15 €.
Lo stile Insomianc è inconfondibile…
Sin dalla sua prima apparizione, Ratchet & Clank ha avuto un successo strepitoso, complice un’ironia e uno stile che hanno sempre contraddistinto la serie. Più di una volta, infatti, le varie scenette in cui il celebre Capitano Quark fa elogio delle sue qualità, o la simpatica razionalità di Clank vi avranno sicuramente fatto sorridere. Purtroppo sono stati citati protagonisti che in R&C: alla ricerca del tesoro non ritroverete, ma non preoccupatevi perché le risate sono assicurate da altri fantastici personaggi: basta ricordare l’ubriacone Rusty Pete o la decisa Talwyn, e chi più ne ha più ne metta. L’ironia è sempre stata uno dei punti forti della saga, se poi aggiungiamo che il tutto è misto ad una grande grafica il valore aumenta. La cura per le diverse espressioni facciali è indescrivibile, aspetto facilmente individuabile nei diversi intermezzi del gioco e non solo. Anche durante l’avventura, infatti, potrete vedere Ratchet sbattere i suoi enormi occhi, e le sue orecchie che si portano dietro spinte dal vento (magari mentre si corre), o il suo volto sofferente quando si sono perduti troppi nanotech, ovvero energia vitale. Ma serve citare anche le ambientazioni: le isole tropicali rimandano alle leggende piratesche, il mare è ricco di lucentezza e ben dettagliato anche sotto la superficie, per non parlare della terraferma colma di vegetazione. Noterete quindi un bel cambiamento scenografico, abituati alle immense megalopoli futuristiche degli episodi precedenti. Il comparto sonoro del gioco, invece, non è mai stato effettivamente uno dei punti forti di R&C, non perché sia fatto male, ma per la ragione che, essendo pur sempre incentrato su brani di accompagnamento dell’avventura, non punta ad emozionare particolarmente il videogiocatore. In questo titolo ascolterete ovviamente motivetti dall’impronta piratesca proprio per enfatizzare i numerosi combattimenti.
… Ma solo per certi aspetti
Sarà perché è un’espansione, ma in fatto di armamenti R&C: alla ricerca del tesoro si discosta dalla tradizione. Infatti, avrete in dotazione sin dall’inizio tutte le armi che il gioco offre, tranne la più potente, che comunque come le altre è stata già vista nell’episodio precedente. Gli strumenti d’offesa in vostro possesso sono già a livello avanzato, anche se avrete la possibilità di farli salire di livello e, stranamente, di potenziarli. Ricorderete infatti che nello scorso capitolo erano sparsi qua e là i rivenditori Grummelnet presso cui era possibile rifornirsi di nuove armi, potenziamenti, armature e gadget. Dimenticate tutto ciò poiché in questa espansione l’unico rivenditore disponibile è il già visto contrabbandiere accompagnato dal suo isterico pappagallino. Egli vi aiuterà tra l’altro solo nell’acquisto di armi; per quanto riguarda invece i potenziamenti dovrete cercare nelle diverse zone, un po’ come accadeva per gli ambiti bolt d’oro dei vecchi episodi. Nessuna traccia invece di gadget e armature. Insomma, non è un vero e proprio capitolo della serie, però poteva essere arricchito un po’ di più almeno per quel che concerne l’aspetto delle armi, che è sempre stato uno dei punti forti della serie. C’è una chicca però: l’onnichiave è dotata di una nuova abilità attraverso la quale potrete agganciare ponti e piattaforme a voi lontani per consentire il passaggio.
I nemici sono abbastanza ostici, ma nulla di temibile se non per qualche eccezione. Davvero piacevoli sono invece le fasi esplorative tra grotte buie e isole deserte, senza dimenticare gli enigmi da risolvere che spezzano il ritmo degli impetuosi combattimenti.
Una buona espansione, ma un gioco che poteva dare di più
E’ chiaro che non essendo un seguito vero e proprio non vi erano grandi aspettative, però questa espansione è troppo breve, visto che si parla di un gioco di appena un’ora e mezza. Certo lo stile è quello che ha reso unico R&C, ma potevano esserci livelli più particolari e più vantaggi per le armi, ad esempio poteva essere reso possibile il recupero delle armi del vecchio episodio attraverso i salvataggi del capitolo precedente. Se però pensiamo che i livelli sono davvero pochi e i nemici poco vari si potrebbe anche accettare il dosaggio "pochi livelli = poche armi", in quanto non sarebbe onesto nei confronti dei cattivi!