Sonic Chronicles: The Dark Brotherhood – Recensione Sonic Chronicles: The Dark Brotherhood
Sonic è ormai un brand che non necessiterebbe di presentazioni. Sonic the Hedhehog è stato il cavallo di battaglia della Sega per più di 15 anni, nato come rivale di Mario in giochi platform dall’enorme velocità. I primi giochi di Sonic catturarono tutti, permettendogli di diventare la mascotte che è. Dall’avvento del 3D, purtroppo, la bellezza dei giochi a lui dedicati è andata perduta man mano, ed è ormai da un pò che non esce un titolo degno delle sue prime incarnazioni. Con Sonic Chronicles: La Fratellanza Oscura (che da ora chiameremo semplicemente Sonic Chronicles) la Sega ha deciso di fare un cambiamento con lo scopo di interessare i fan di Sonic. Ha quindi creato, assieme alla Bioware, un gioco di ruolo sul porcospino blu più famoso del mondo. Andiamo a scoprire come è andata a finire.
Chaos Emeralds in danger!
La storia inizia raccontando la sconfitta definitiva di Eggman da parte di Sonic e dei suoi amici. Quando acquisiremo controllo del personaggio sarà passato un pò di tempo, e una telefonata di Tails ci informerà del rapimento di Knuckles da parte di una banda chiamata I Predoni, i quali hanno anche rubato i Chaos Emeralds, sette gioielli (per chi non lo sapesse) che messi insieme danno poteri inimmaginabili. Parte quindi la loro ricerca, in una storia che per le prime 6 ore di gioco fatica a decollare, ma che più avanti riesce finalmente a dare alcune svolte interessanti di cui non faremo menzione per non rovinare la sorpresa. Basti sapere che i viaggi di Sonic lo porteranno a incontrarsi con tanti amici (e nemici) della serie, e insieme dovranno risolvere una situazione che sta mettendo in pericolo il mondo intero.
Toglietemi tutto ma non il mio pennino
Sonic Chronicles è un titolo che si gioca solo con l’uso del pennino DS. Nello schermo in alto troveremo la mappa del luogo in cui ci troviamo, con informazioni sullo status dei personaggi nel nostro gruppo e il numero di anelli in nostro possesso, mentre nello schermo in basso vedremo il nostro personaggio e potremo muoverlo semplicemente toccando con il pennino nella direzione in cui vogliamo che vada. Potremo interagire con gli oggetti e con i personaggi toccandoli, e quando parte un dialogo con un png potremo scegliere quasi ad ogni frase la risposta che preferiamo dare, anche se ciò non andrà a incidere sulla storia del gioco ma solo su qualche riga di dialogo con quel determinato personaggio.
A seconda del membro del party che usiamo sullo schermo, avremo determinate azioni che potremo compiere (la velocità di Sonic può servire in alcune situazioni, ma ci sarà bisogno anche del martellone di Amy e della capacità da arrampicatore di Knuckles, per esempio) tramite alcuni input con il pennino che ci verranno spiegati quando se ne presenterà l’occasione. Il sistema di combattimento è un classico gioco di ruolo a turni come se ne vedono ovunque, ma con una particolarità: ogni azione che vorremo fare si tramuterà in una sorta di minigioco. Se vogliamo attaccare, usare una mossa speciale o fuggire, sullo schermo appariranno una serie di pulsanti da premere nella giusta sequenza. Con alcune dovremo semplicemente premere un bottone il più velocemente possibile, con altre premere bottoni in successione quando compaiono, con altre ancora premere il bottone una volta sola con il giusto tempismo datoci da un anello che si restringe su di esso. Vi sono circa 75 combinazioni differenti di minigiochi in battaglia, cosa senza dubbio simpatica inizialmente, ma dopo varie ore di gioco tende a divenire un pò ripetitiva. Le battaglie possono comunque divenire ostiche e sconfortanti a causa di alcuni fattori casuali come nemici che si curano a fine turno, o addirittura nemici che resuscitano se non sono uccisi tutti insieme. A fine battaglia riceveremo una votazione da A a D, a dimostrazione della nostra bravura in combattimento.
Per muovere il personaggio basterà premere il pennino nel punto dove vogliamo che vada
Comparto tecnico
Graficamente Sonic Chronicles è un gioco davvero niente male: le mappe e le ambientazioni proposte hanno tutte un look colorato e divertente, ma allo stesso tempo ben strutturato e dall’ottimo disegno. I personaggi hanno buone animazioni e modelli poligonali e, a parte alcuni sporadici cali di framerate, il contesto grafico è su livelli più che buoni. Il comparto audio ha invece qualche lacuna poichè, seppure le musiche siano belle e orecchiabili, gli effetti sonori ci sembreranno più di una volta fuori luogo (come pugni di grande impatto che hanno come effetto sonoro il suono di una molla), probabilmente per rendere il gioco più adatto a una fascia di giovane età. La longevità si aggira sulle 20 ore, in realtà poche per un gioco di ruolo.
E’ tempo di una mossa speciale…se superiamo il minigioco a pulsanti.
In definitiva
Sonic Chronicles: La Fratellanza Oscura è un gioco di ruolo che può soddisfare sia i fans di Sonic, sia coloro che non lo sono. Nonostante una longevità non proprio altissima e una storia che decolla unicamente nelle fasi avanzate del gioco, Sega e Bioware ci portano un gdr molto particolare e innovativo, dall’interessante sistema di combattimento e dalla grafica piacevole e pulita. Consigliato a tutti, ricordando di non abbandonarlo dopo le prime ore di gioco, ma di aspettare pazientemente l’inizio interessante della storia.