Animal Crossing: City Folk – Recensione Animal Crossing: Let’s Go to the City
Uno sguardo al passato
Animal Crossing è un gioco che per la Nintendo ha avuto una lunga storia, ma che non tutti conoscono.
Il gioco originale uscì in Giappone il 14 Aprile del 2001 per Nintendo 64 ma, a causa delle scarse vendite della console, non uscì mai dal paese del Sol Levante. Uscì poi il porting diretto del gioco su Gamecube che, diversamente dal primo gioco, vide la luce anche in Europa e in America. Stavolta la formula ebbe successo ed uscirono quindi due sequel: Animal Crossing Wild World per Ds; e il gioco di cui ora parleremo ovvero Animal Crossing City Folk (In Europa chiamato Animal Crossing Let’s go to the city!).
Un paese di animali
Chi ha già provato uno dei qualsiasi giochi precedenti conosce perfettamente quello che si troverà di fronte, poiché non vi è stato quasi alcun cambiamento. Per quelli che invece non lo conoscono, Animal Crossing è una sorta di simulatore di vita. Acceso il gioco per la prima volta, ci ritroveremo nei panni di un bambino che si sta trasferendo in una nuova città per andare a vivere da solo. Saremo seguiti da un papero che ci accompagnerà nel nostro tragitto in bus e ci farà alcune domande che serviranno a determinare il nostro aspetto fisico, anche se in questa fase del gioco potremo decidere di connettere la nostra console al Nintendo Ds per ottenere lo stesso aspetto del nostro personaggio di Animal Crossing Wild World (questo ci permetterà di mantenere anche il nostro vecchio catalogo del negozio). Giunti alla meta, ci ritroveremo in una città (la cui mappa è generata casualmente di console in console), dove saranno presenti vari edifici tra cui: Il negozio di Tom Nook (dove comprare oggetti e arredamenti per la casa), il municipio (dove potremo spedire le nostre lettere agli abitanti del villaggio e pagare le rate per la casa che sceglieremo), il museo (all’inizio vuoto, ma che potremo riempire con le nostre scoperte), la sartoria (dove possiamo comprare nuovi capi di abbigliamento o addirittura crearne uno personalizzato), e le case degli abitanti della città, che scopriremo essere tutti animali. La posizione delle case e i loro abitanti sono generati casualmente tra una scelta di centinaia di animali diversi, tutti con un proprio aspetto e personalità. Una volta scelta la propria casa tra le quattro a disposizione, conosceremo Tom Nook, il proprietario del negozio, che ci affiderà alcuni compiti che a lui serviranno per farsi iniziare a ripagare il prezzo della casa, mentre a noi serviranno come tutorial per imparare le cose che possiamo fare in questa città. Una volta assolti questi semplici compiti saremo liberi di fare ciò che vogliamo e passare le giornate come più ci aggrada, ricordandoci però che abbiamo un debito con il mercante che dovremo man mano estinguere.
Chi dorme non piglia pesci
Le cose che possiamo fare in Animal Crossing sono molte, e la varietà di situazioni e di obiettivi ci permetterà di giocare per mesi senza annoiarci. Durante la nostra permanenza nel villaggio potremo occuparci di sistemare la nostra casa arredandola con gli oggetti che compreremo o troveremo, potremo abbellire il villaggio piantando fiori e alberi, potremo aiutare gli abitanti e divertirci con loro, oppure potremo pescare, catturare insetti, o cercare fossili per aiutare il museo a riempirsi. Tutte queste azioni sono ben implementate con il sistema di controlli della Wii: mentre ci basterà muovere il control stick per correre qua e la, dovremo invece fare leva con il Wii remote se vorremo catturare insetti con il retino o tirare fuori dall’acqua i pesci con la canna da pesca.
Oltre alle nostre mansioni quotidiane, il gioco si ravviva con eventi speciali che capitano in giorni particolari (come il Natale ad esempio), in cui potremo partecipare a giochi o ricevere doni dai cittadini.
Occuparci del nostro villaggio sarà uno dei nostri compiti principali.
Con la chitarra in mano
Dal punto di vista del sonoro, le musiche sono tutte molto piacevoli e rilassanti, adatte ad ogni situazione, ravvivate soprattutto dai concerti di K.K.Slider il sabato sera. Purtroppo le musiche sono quasi tutte uguali a quelle delle precedenti versioni. Per quanto riguarda la grafica invece, è tutto molto colorato e in stile cartone animato, cosa piacevole per gli occhi per chi vuole rilassarsi giocando. La longevità del gioco è quasi infinita: di cose da fare ve ne sono a bizzeffe, e il tempo di gioco aumenta grazie alla possibilità, tramite i codici amico, di giocare online e visitare i villaggi dei nostri amici per divertirsi insieme. In più il bundle del gioco offre una novità: il Wii Speak, microfono che ci permetterà di chiacchierare con i nostri amici durante le partite online.
In conclusione…
Sebbene sia un gioco dalle meccaniche ormai ben collaudate, Animal Crossing: Let’s go to the city è un gioco consigliato solamente a chi non ha mai provato le precedenti versioni. Questi troveranno tanti mesi di divertimento e relax, e scopriranno un nuovo modo di giocare. Quelli che invece hanno già provato un vecchio Animal Crossing si ritroveranno di fronte allo stesso identico gioco. Quindi provatelo, ma solo se non siete ancora stanchi e se non siete scoraggiati dal dover ricominciare dall’inizio un gioco che già conoscete a memoria.