Tanoth – Recensione Tanoth
Considerata l’enorme quantità di Browser games che "infestano" la grande rete, essere originali è sicuramente la cosa più difficile, per chi decida di crearne uno. Questo è valido soprattutto per gli sviluppatori che scelgono, quasi incautamente, di tuffarsi a capofitto nell’affollato mare dei Web Games di ambientazione fantasy, rischiando di venire facilmente inghiottiti dagli abissi di scontatezza e noia che lo caratterizzano. Gli autori di Tanoth hanno trovato una soluzione rapida e semplice per far sì che la "questione originalità" non diventasse un problema. Quale? Semplice: non hanno nemmeno provato ad affrontarla.
I primi passi
Il gioco comincia con la solita registrazione: dopo aver scelto uno dei due server (denominati fantasiosamente "Mondo 1" e "Mondo 2") basterà inserire Nickname, password ed e-mail per iniziare a giocare fin da subito. Selezionato il volto del vostro alter-ego, vi ritroverete nella schermata del personaggio che indicherà il vostro nome, il vostro livello, le vostre caratteristiche e l’ inventario. Questo sarà composto da una piccola somma di denaro, da un numero standard di esotiche "pietre del sangue"; e da una spada. Potrete consultare immediatamente il manuale in linea, che vi istruirà sul "profondo" Lore di Tanoth (circa 6 righe), sul funzionamento degli altri aspetti del gioco ed anche sulle basi della lingua tedesca, visto che alcuni screen d’aiuto non saranno tradotti nemmeno in inglese. Alla sinistra dello schermo, avrete a disposizione un menù con poche e chiare voci navigabili che vi permetteranno di esplorare tutti gli aspetti del gioco. Operazione che, vista l’estrema carenza di cose da fare in Tanoth, non richiederà più di 2 minuti di tempo. In questo modo, incontrerete i tre mercanti disponibili nel gioco: il mercante di armi ed armature che, oltre a rifornirvi di equipaggiamento, comprerà il vostro usato; lo stalliere, dal quale acquisterete le vostre cavalcature ed Alina, la procace elfa mercante di pietre di sangue. Nonostante il loro nome evocativo, tali pietre saranno semplice merce di scambio, con la quale comprare oggetti particolarmente pregiati, oppure ottenere favori da alcuni personaggi del gioco.
La mappa in flash è ben realizzata. Peccato che sia inutile, poichè sarà
impossibile spostarvi autonomamente nel mondo di Tanoth.
Qualche missione e poco più
Per tuffarvi nell’azione (se così può definirsi), dovrete usare il tasto "avventura" e scegliere una delle quest che un losco figuro incappucciato vi proporrà di affrontare, in cambio di denaro ed esperienza. Le pericolose missioni, che vi verranno spiegate in 3 righe di testo scarse, si svolgeranno tutte nello stesso identico modo: una volta accettata, si aprirà una schermata con un timer variabile tra i 10 ed i 30+ minuti, durante i quali non potrete fare assolutamente niente, se non aspettare la fine del conteggio ed assistere alla puntuale battaglia di fine missione, contro il mostro di turno. L’esito sarà dettato unicamente dalla differenza tra le vostre caratteristiche e quelle dell’avversario. Esso sarà per la maggior parte delle volte del vostro livello o di uno inferiore, garantendovi la quasi matematica certezza di vittoria, soprattutto quando avrete avuto modo di procurarvi un po’ di equipaggiamento. Le uniche variabili, in questo statico meccanismo, saranno la possibilità di non incontrare avversari oppure di trovare, a fine missione, parti di equipaggiamento (raramente di buona qualità). Se, per qualche inesplicabile motivo, vi ritrovaste ad aver difficoltà con le missioni, potrete aiutarvi spendendo del denaro per aumentare le vostre caratteristiche, acquistare una cavalcatura per andare più spediti nelle vostre quest o, ancora, decidere di mettere da parte la spada e prendere in mano la zappa. Nella schermata "lavoro", avrete la possibilità di svolgere dei lavoretti sicuri che vi frutteranno dei soldi e saranno un’occupazione ideale anche quando avrete raggiunto il numero massimo di cinque missioni giornaliere svolgibili (potrete averne altre spendendo pietre di sangue). C’è da dire, che per raccimolare un quantitativo accetabile di denaro, dovrete fare dei comodi turni da otto ore continue; quindi assicuratevi di non avere nient’altro di meglio da fare, prima.
La parte migliore del gioco è sicuramente il comparto grafico-artistico,
che ci offrirà accattivanti riproduzioni di mostri e paesaggi.
Chi non si annoia in compagnia…
Le uniche interazioni che avrete con gli altri giocatori sono costituite dai combattimenti random e dall’unione in gilde. I combattimenti vi offriranno la possibilità di attaccare un avversario mirato (inserendo il suo nick) oppure uno scelto a caso dal computer, che si rivelerà spesso una gran carogna, selezionando player a volte anche di 3-4 livelli inferiori al vostro, garantendovi una facile vittoria ed una limitata quantità di oro e fama.
Cos’è la fama? Un punteggio che si alzerà ogni volta che vincerete un combattimento contro altri players. A cosa serve? A niente, se non a bullarvi con gli amici ed a scalare la classifica dei giocatori con più fama. A cosa servono le gilde? A mettere insieme la fama di più giocatori per arrivare più in alto nella classifica delle gilde. Perchè si sà, bullarsi da soli è bene, ma galvanizzarsi in compagnia è meglio!
La parte più apprezzabile di Tanoth è sicuramente il comparto artistico. L’interfaccia del sito è piacevole, così come sono graficamente ben realizzate le raffigurazioni dei vari personaggi che incontreremo, a partire da mercanti e cavalcature fino ai vari mostri ed avversari da combattere. Lo stesso vale per gli oggetti del nostro inventario e gli scorci paesaggistici dei favolosi luoghi che esploreremo durante le nostre quest. E’ un peccato che, a tanto talento artistico, non sia stata associata anche un minimo di libertà d’azione o, quantomeno, un lore degno di questo nome. Così com’è, Tanoth dà l’idea di essere un bel contenitore assolutamente vuoto, privo di qualsiasi contenuto che possa salvare il giocatore medio dal rapido sopraggiungere della noia, nonché il gioco stesso dal limbo dei Browser games mediocri.