Rockstar Games presents Table Tennis – Recensione Rockstar Games presents Table Tennis
Non di sola malvagità vive Rockstar
Se dovessimo stilare una classifica delle software houses più “politicamente scorrette”, in cima troveremmo senz’altro Rockstar, autrice di bellissimi giochi conosciuti dalle masse più che per i loro meriti artistici soprattutto per le polemiche scatenate su ognuno di essi in prossimità dell’uscita. Si può portare l’esempio di Bully, contestato perché inciterebbe al bullismo nelle scuole quando in realtà il protagonista si batte contro i bulli. Ad ogni modo la curiosità era tanta quando Rockstar annunciò il suo primo titolo next-gen per l’allora da poco uscita Xbox360. Fiato sospeso immaginando chissà quale scottante tema malavitoso, salvo poi scoprire che il gioco sarebbe stato un simulatore di… ping pong! E sapete una cosa? Non è neanche male! Ora andiamo a capire il perché.
GTA IV nasce dal ping pong
Eh si, perchè il motore grafico creato ad hoc da Rockstar è il medesimo che che sarà poi utilizzato per il sorprendente GTA IV. Quindi, se esso è in grado di gestire una città intera in perenne movimento, figuriamoci se due soli individui in un palazzetto possono metterlo in difficoltà. Infatti gli atleti sono molto ben dettagliati e animati, grondando sudore ogni volta che il ritmo si alza, e il volume della musica aumenta seguendo le gesta dei giocatori. Certo non siamo al top per via di qualche animazione un po’ legnosa e per un dettaglio a volte non eccezionale, ma bisogna ricordarsi che la 360 era ai suoi primi vagiti ed ha ben dimostrato in seguito cosa è in grado di fare, e continuerà a farlo. I giocatori presenti sono si ben dettagliati e caratterizzati tanto fisicamente quanto tecnicamente, ma inventati di sana pianta. Il totale è di undici (quattro femmine e sette maschi che si affrontano senza vincoli di sesso), ognuno rappresentante una nazione (l’Italia non è presente).
E la modalità carriera?
In quasi tutte le simulazioni sportive sono presenti varie modalità di gioco che aumentano la longevità. Negli sport individuali come il tennis la modalità principale è sempre stata quella carriera, in cui portare un atleta agli esordi sul tetto del mondo. Ovviamente questo Table Tennis non avrebbe potuto né dovuto distinguersi, ed invece lo fa. Sono presenti solo Match Singolo ed una piccola serie di tornei di difficoltà crescente che impegneranno il giocatore per non più di 4-5 ore. Ed è un vero peccato, perché il gioco è veramente divertente, impegnativo e ben strutturato. In sostanza, ad ogni tasto è associato un diverso effetto di virata della pallina: in avanti, a destra e così via. Potrete anche premere due tasti contemporaneamente per variare ulteriormente, ad esempio premendo effetto avanti più effetto destra avrete un colpo forte con effetto verso destra. Inutile sottolineare come l’imparare ad usare al meglio tutti gli effetti e capire quando utilizzarli è fondamentale, più che la mera potenza. Inoltre in base a l’efficacia dei vostri scambi si riempirà una specie di super barra da utilizzare per aumentare la possibilità di riuscita dei colpi. Insomma, peccato per la limitata scelta di modalità, ma se troverete uno sfidante off oppure online le sfide saranno innumerevoli e divertenti.
Velocissimo
Questo termine inquadra perfettamente Table Tennis. Infatti verrete rapiti immediatamente dal suo ritmo forsennato misto a quel pizzico di tatticismo derivante dall’importanza dei vari effetti, salvo poi stancarvi presto della modalità single player, non tanto per il gameplay in sé quanto per la limitatezza di opzioni. Dato che lo potete trovare in giro a pochi euro, dovreste comunque concedere una chance a questo gioco se siete amanti del genere. Magari sarà un’esperienza breve ma intensa, come le montagne russe. Senza dimenticarsi del multiplayer…