GRID – Recensione Race Driver: Grid
Tra i due litiganti il terzo gode
In ogni ambito della vita è inevitabile che si vengano a creare dei duelli, delle sfide per la supremazia in qualche settore. Il mondo dei videogiochi non fa ovviamente eccezione e non è raro trovare due titoli di uno stesso genere che si contendono lo scettro di re della propria categoria (Fifa vs PES, Metal Gear vs Splinter cell, Final Fantasy vs Dragon Quest e così via). I giochi di guida, per restare nell’ambito di questa recensione, non potevano esimersi e già dalla precedente generazione di console si era venuto a creare il duello Forza Motorsport vs Gran Turismo, che alla fine è anche un duello Microsoft vs Sony . Ma evidentemente a Codemasters il bipolarismo non piace ed ha deciso di provare ad intromettersi nel duello e, come uno dei più brutali interventi a gamba tesa di Materazzi, le conseguenze si sentono eccome per i contendenti, riuscendo al primo tentativo della new-gen a prendersi il trono dei racing game. Si, Grid centra in pieno il bersaglio, ma adesso andiamo a vedere come.
"GRAN" grafica
Il settore in cui Gran Turismo dominava su Forza era senz’altro la grafica, oltre ad una maggiore varietà del parco macchine, nonchè quanto a dettagli e resa delle vetture, ma a mio avviso Forza dava una più vera sensazione di velocità. Ecco, prendete il dettaglio di Gran Turismo, shakerate con la velocità di Forza forse ancora maggiorata, e otterrete Race driver: Grid. Qualche piccolissima magagna c’è, come un blur leggermente troppo accentuato in alcune sezioni, una resa dei cruscotti non eccellente come invece accade in altri titoli e forse il fatto che la grafica sia un pochino “sporca” rispetto alla lucentezza e definizione dei rivali – quest’ultima è già più un’annotazione personale. Il fatto è che sono dettagli quasi irrilevanti di fronte alla qualità stratosferica che gli sviluppatori son riusciti a trarre dal loro motore grafico NEON, il medesimo usato, sempre da Codemasters, in quel di Colin Mcrae Dirt.
Oltre al dettaglio e la sensazione di velocità a cui si faceva prima riferimento, è da segnalare anche il frame rate sempre stabile a 30fps (ok, non è il massimo ma se i risultati sono questi non vi lamenterete, fidatevi) anche con tutte e 16 le macchine appaiate e l’utilizzo senza compromessi di tutti gli shader che le console “next-gen” mettono a disposizione (il fumo e l’enviromental mapping sulle carrozzerie sono da standing ovation). Insomma, ci siamo proprio!
Il sonoro merita una menzione a parte per la cura degli effetti come il rombo delle auto, e le musiche che sono sempre buone e quasi mai invadenti, anzi il più delle volte riusciranno ad aumentare quell’adrenalina che avrete già in corpo in quantità industriali, ci metto la mano sul fuoco.
Giocabilità a tutta "FORZA"
L’aspetto in cui Forza prevaleva era fino ad oggi la giocabilità. Ma quei geniacci di Codemasters se ne sono usciti con un sistema di guida che è un qualcosa di spaventoso (in senso buono). Prendete il pad in mano la prima volta e vi sembrerà che giochiate da anni a questo gioco. Troppo facile, penserete. Invece man mano che disputerete le varie gare vi accorgerete che avrete sempre dei grossi margini di miglioramento, e dovrete sempre sudare per vincere, anche grazie ad una I.A. realistica (che commetterà anche degli errori) e combattiva che vi spingerà sempre a dare il massimo anche contro la Cpu. Il bello è che queste caratteristiche rendono il gioco molto stimolante senza però mai sfociare nella frustrazione e di conseguenza nella disciplina olimpica del lancio del pad. A bilanciare ulteriormente il gioco gli sviluppatori hanno inserito anche altre opzioni come gli aiuti di guida ABS, ESP, la possibilità di disattivare i danni alle vetture (i danni si sentono e possono fare la differenza) oppure anche la stramba facoltà di riavvolgere il tempo nei replay se commetterete un errore – Prince of Persia, vieni a me! Potrete però usufruire di questa capacità solo un certo numero di volte al massimo, ed adoperarla significherà limitare i guadagni a fine gara.
Insomma ce n’è per tutti i gusti! Una pecca piuttosto evidente sta però nell’assenza pressochè totale di setup e personalizzazione delle vetture: qui i diretti rivali dominano incontrastati.
Benvenuto Matteo
La suadente voce della vostra segretaria vi introdurrà alla modalità principale, chiamandovi addirittura per nome se il vostro è tra quelli selezionabili. Partendo dal niente dovrete costituire la vostra scuderia e portarla al successo. Nessun accenno di vera e propria trama come invece accadeva nei precedenti capitoli, ma la profondità c’è eccome. Potrete correre in Europa, America e Giappone ed in base ai vostri successi otterrete oltre ai cash anche “punti stima” che vi aiuteranno a sbloccare nuove licenze per rendere selezionabili nuovi eventi e così via. Inoltre man mano che vincerete le gare riceverete anche offerte di sponsor che rimpingueranno le vostre finanze tanto che potrete addirittura permettervi un compagno di scuderia. Le tipologie di gara sono molteplici, si va da classiche gare su circuito urbano (c’è anche Milano) o circuiti veri (Spa, Donnington….), alle gare di drift fino addirittura ai Destruction Derby. Il parco macchine rispecchia questa varietà di gare andando da pesanti muscle car fino a più agili monoposto molto simili a quelle da Formula Uno. La cosa bella è che la guidabilità è estremamente differente da veicolo a veicolo ma su ognuno di questi vi divertirete un sacco. Da corollario alla modalità principale anche la Gara Singola e la modalità Multiplayer off e on-line – a proposito, lag non pervenuto. Insomma, avrete di che divertirvi e a lungo.
E GRID spacca
Ok, il titolo non è il massimo della creatività ma è l’unico appunto serio che troverete, davvero. Un gioco che sprizza una qualità così alta in ogni reparto è una cosa difficilissima da trovare, nel suo genere ma non solo. Questo Race Driver è graficamente fantastico, assicura una giocabilità eccezionale, ci giocherete molto a lungo e ogni volta vi regalerà grandi emozioni e fiumi di adrenalina. Qualche piccolissima imperfezione non manca, ma si tratta di dettagli cose assolutamente marginali. Che altro dire, andate subito a comprarlo! E una volta aperto, vi divertite: e questo non è un augurio, ma una semplice constatazione.