Jam Sessions – Recensione Jam Sessions
Rock on!
Jam Sessions è senza dubbio un titolo innovativo, di quelli realizzabili solo per il DS. Non si tratta di un gioco, almeno sotto certi aspetti: è più che altro un simulatore di chitarra. Diverso da quel che potrebbe essere un Guitar Hero o un Rock Band, certo, ma dà parecchio filo da torcere ai titoli prima citati. Vediamone i vari aspetti.
Schitarrate in 2D
L’interfaccia grafica proposta da JS è certamente essenziale, pur mantenendo un certo stile. Per iniziare, non vedrete l’ombra di un poligono: il "gioco" è interamente in 2D. Certo, essendo un simulatore non se ne sente un reale bisogno, ma sono presenti innumerevoli sfondi per le varie sessioni, per il tutorial e in generale per quasi tutte le altre modalità. I modelli presenti sono innumerevoli, tutti molto stilosi, ma la varietà non si limita al background: è possibile modificare anche l’aspetto delle "corde", per renderle adatte a noi. A parte questo, non c’è molto da segnalare sotto l’aspetto grafico; in generale, il gioco si presenta bene all’occhio.
Do Re Mi
Il sonoro è decisamente il punto forte del gioco. A parte l’ovvio simulatore di chitarra (che comunque funziona molto bene), il titolo contiene dei tool per registrare e modificare le nostre canzoni; questi ultimi, in particolare, sono vari e ben congegnati e ci permettono anche di applicare effetti speciali alla nostra musica. Tenendo premuto uno dei tasti direzionali in combinazione ai movimenti del pennino, suoneremo le diverse note: la varietà è assicurata, ma non aspettatevi di riuscire a comporre le più astruse melodie. Non è possibile infatti suonare ogni nota, e per far sembrare tale una canzone dovrete anche cantarla. Il gioco per fortuna ci viene in aiuto mostrandoci anche il testo delle tracce, ma i più stonati dovranno accontentarsi di muovere il pennino su e giù.
Like a rolling stone?
Dopo un veloce tutorial, il simulatore di chitarra sarà a nostra disposizione per esercitarci con le varie tracce offerte dal gioco (gli spartiti sono internazionali e comprendono anche canzoni italiane): sullo schermo superiore vedremo le "note", mentre su quello inferiore, ovvero il touch screen, avverrà la magia; muovendo il pennino su e giù, mentre teniamo premuto uno dei tasti direzionali (a secondo dell’accordo che vogliamo suonare), suoneremo la nostra chitarra virtuale. Il gameplay si limita praticamente a questo; come già menzionato, è possibile modificare le canzoni registrate ed esercitarsi sugli spartiti, ma questo è tutto ciò che il gioco offre. Piuttosto povero, ma non di meno un ottimo simulatore.
Il plettro del DeStino
Alla fine della fiera, Jam Sessions si rivela un gioco decente per quel che offre, ma è decisamente sconsigliato a chi si aspetta un titolo come Guitar Hero: questo è un vero e proprio simulatore di chitarra, adatto a chi sa come maneggiare lo strumento e magari desidera registrare le proprie melodie. D’altra parte, però, è inadatto a chi intende imparare a strimpellare, perchè la somiglianza con un vera chitarra è pressochè nulla. Se decidete di comprarlo, comunque, non ne rimarrete delusi.