Prison Break: The Conspiracy – Anteprima Prison Break: The Conspiracy
Il mercato videoludico, si sa, è pieno di prodotti su licenza. Solitamente bollati come giochi commerciali dal valore quasi nullo, questi titoli riescono a volte a dimostrarsi migliori del previsto se non veri e propri capolavori (qualcuno ha detto Batman: Arkham Asylum?). Quasi sempre è il cinema ad ispirare il videogioco gadget che andrà, insieme a mille altri prodotti, ad essere venduto durante i primi mesi dell’uscita del film. Eppure, a volte, anche telefilm di enorme successo possono trasformarsi in videogiochi, ne è un’esempio il pur scadente Lost, titolo basato sulle vicende dei famosissimi naufraghi nati dalla mente di J.J. Abramas.
Deep Silver, in linea con quanto detto, si appresta a trasformare in videogame un altro telefilm di enorme successo: Prison Break. Previste per PC, Xbox 360 e Playstation 3, le avventure carcerarie di Michael Scofield sbarcheranno sulle nostre console il 26 Marzo di quest’anno. Osserviamo con i nostri occhi cosa attenderci da questa trasposizione videoludica di uno dei più amati telefilm degli ultimi tempi.
Un punto di vista… inedito!
Per non mettere in tavola la solita minestra riscaldata, i ragazzi di Deep Silver, in collaborazione diretta con 20th Century Fox e gli sceneggiatori della serie, hanno optato per una trama in linea di massima originale. Nei panni di un personaggio inedito, tale Tom Paxton, verremo spediti nel carcare di Fox River per indagare sulla misteriosa piega criminale presa da Michael Scofield, uomo rispettabile caduto non si sa perchè nel mondo del crimine. Seguendo una linea narrativa parellela alla trama del telefilm, dovremo indagare su Scofield, percorrendo da un punto di vista inedito tutta la storia, o quasi, della famosa serie televisiva. Com’è è lecito aspettarsi, non mancheranno eventi nuovi e pensati appositamente per il gioco, non ultimi quelli legati al misterioso background del nostro protagonista, figlio di un agente segreto e di una donna morta per disgrazia durante una rapina in banca. Insomma, dal punto di vista narrativo tutto sembra procedere per il meglio ed in maniera sicuramente interessante.
La dura vita di un carcere
Per dare l’idea della dura vita carceraria, gli sviluppatori hanno pensato ed ideato un gameplay sporco e violento. Quasi interamente votato all’action misto a fasi stealth, il gameplay del titolo potrà vantare anche consistenti Quick Time Event (oramai onnipresenti in molte produzioni) ed elementi degni di qualsiasi RPG. Il nostro Paxton, infatti, imparerà nuove mosse e dovrà gestire gli approcci con i poco raccomandabili carcerati di Fox River. Il modo in cui saremo visti e presi in considerazione cambierà enormemente la nostra vita cerceraria. Vista la violenza che serpeggia tra chi è costretto dietro sbarre d’acciaio, mostrarsi troppo teneri o poco disposti nei confronti dei detenuti potrebbe rivelarsi l’errore fatale capace di mandare a monte tutta l’operazione.
Naturalmente, la scelta delle abilità e la cura dell’avvanzamento del personaggio aumenteranno la sua fama e le sue abilità. Sarà dunque necessario ponderare bene come progredire, tenendo conto tutte quelle capacità che in una prigione di massima sicurezza potrebbero risultare, se non indispensabili, almeno utili a qualcosa. Per il resto, il gameplay sembra molto più propenso a fasi action dove fuggire, saltare cancelli e picchiare qualche guardia sin troppo cattiva. Oltre ai carcerati, anche i secondini potranno rappresentare delle vere e proprie spine nel fianco. Bisognerà rendersi amici anche loro, sempre tenendo conto la possibilità di incontrare gli storici personaggi della serie.
nonostante questi elementi, non si sa ancora bene cosa aspettarsi. Le fasi action saranno davvero così importanti? il carcere sarà interamente visitabile come fossimo in personaggio di qualche GTA finito (finalmente) in gattabuia? Si sa ancora poco, se non che dovremo destreggiarci tra carcerati poco raccomandabili, guardie dal pugno di ferro e fughe roccambolsche, magari facendoci tatuare tra una corsa ed una scazzottata. Perchè, si sa, in Prison break i tatuaggi non sono mai quello che sembrano.
Il grigiore di una cella
Scendo nei meriti del comparto tecnico: già da ora si possono notare buone potenzialità. Tralasciando la parte più tecnica (come texture e modelli poligonali), sicuramente di buon livello ma non esaltante, la grafica di questo Prison Break mostra il meglio di sè nella trasposizione del carcere di Fox River. Tanto gli ambienti, quanto i vari protagonisti, appariranno identici a quanto visto sul piccolo schermo durante una delle tante puntate della serie. Le sbarre, i corridoi, il cortile, le celle, tutto appare sin da ora curato sin nei minimi dettagli. I volti, inoltre, sono identici a quelli dei rispettivi attori.
Per quanto riguarda il sonoro, non possiamo avanzare ancora nessun giudizio, non avendo avuto modo di prestare orecchio alla colonna sonora o al doppiaggio, comunque affidato agli stessi attori e doppiatori del telefilm, il chè rimane una certezza di alta qualità.
In conclusione
Questo Prison Break: the Consiparcy potrebbe rivelarsi interessante, non solo per cultori della serie TV, ma anche per chi fosse in cerca di un’esperienza videoludica cerceraria di buon livello. Certo, è ancora presto per dare giudizzi affrettati, ma siamo fiduciosi, nonostante le limitatissime premesse, di vedere sugli scaffali un prodotto di buon livello e spessore. Non resta che attendere il 26 Marzo, dunque, per fugare tutti i dubbi e provare con mano l’avventura di Tom paxton nel famoso cercare di Fox River.