Damnation – Anteprima Damnation
Ucronia!
Ucronia, che strana parola. Indica una ricostruzione storica basata su dati fittizi e fantastici. Il Pianeta delle Scimmie, che immagina una società dove la scimmia si è evoluta alla pari dell’uomo, è un esempio lampante di Ucronia. E’ Ucronia la storia alternativa, l’immaginare e il descrivere un continuum temporale atipico e sconcertante. Cosa sarebbe successo se Napoleone non avesse mai perso a Waterloo? O se la Germania avesse vinto la seconda guerra mondiale? O ancora, se la guerra civile americana non fosse mai terminata? A quest’ultima domanda tentano di rispondere i ragazzi di Blue Omega Entertainment, e lo fanno lanciando sul mercato videoludico Damnation, TPS ambientato in un Far West dal forte sapore Steampunk e prodotto dalla Codemaster per PC, Xbox 360 e Playstation 3. Prima di mettere le mani sul titolo vero e proprio, vediamo cosa ha in serbo per noi il mondo di Damnation.
Neverending War
Nell’America del XX secolo la guerra civile è ancora un cruda realtà e Secessionisti e Unionisti non hanno mai smesso di combattere tra di loro. Quarant’anni dall’inizio del conflitto i confratelli ancora si odiano e si uccidono, il tutto sotto il prolificare di industrie belliche, che governano un’America dal forte sapore Steampunk. Proprio un magnate di queste industrie, tale Prescott, intende porre fine alla guerra infinita, distruggere le due fazioni ed ottenere così il potere su tutti gli USA. Naturalmente, non tutti saranno disposti a lasciarlo agire indisturbato, ed ecco che un gruppo di ribelli, chiamati "Peacekeepers", si opporranno ai piani del ricco Prescott. Nei panni di un agente del Peacekeepers, Hamilton Rourke, il nostro compito sarà quello di fermare i piani di prescott e di salvare la popolazione di un America sconvolta e devastata dalla guerra.
In un Western che fonde antico e moderno, e dove sceriffi con capello da Cowboy impugnano armi futuristiche, gli sviluppatori hanno inscenato una storia alternativa che, se non proprio originale, risulta comunque interessante ed intrigante. O almeno sulla carta, visto che per vedere come si evolverà dobbiamo attendere il gioco completo.
Uno sparo in verticale
Se a prima vista Damnation non si discosta di una virgola dai vari TPS sul mercato, assomigliando nelle meccaniche a titoli blasonati come Gears of War, in realtà presenta una contaminazione nemmeno tanto lieve con altri due generi molto famosi, i Platform e i giochi di guida.
Parlando prima di tutto del genere principale, ossia gli sparatutto in terza persona, c’è da dire che Damnation non presenta nulla di originale. Ci troveremo a dover lottare e sparare ad una grande varietà di nemici, la cui forza sarà data dal numero e non dall’intelligenza, con a disposizione un sacco di armi tra le quali scegliere. A darci man forte, oltre ad una vasta scelta di armamentario, ci saranno due compagni, che da quanto visto fino ad ora presenteranno un’IA abbastanza discreta. Se uno dei nostri alleati dovesse cadere sotto il fuoco nemico, non ci resterà che rianimarlo con la pressione di un apposito tasto.
Tornando un attimo sul comparto armi, c’è da dire che nessun di esse sarà personalizzabile e non permetterà modalità di fuoco secondarie, cosa che potrebbe sembrare, forse, un tantino limitativa per il genere.
A dar man forte a quanto detto poco più su, ecco che fa breccia la componente Platform del titolo. I vasti livelli di gioco, infatti, molto spesso costruiti in verticale, ci daranno la possibilità di saltare e muoverci tra diversi punti grazie a combo prestabilite. Saltare da una piattaforma all’altra, scalare un’altura rimbalzando tra due opposti, saranno solo alcune delle possibilità insite nel sistema Platform di Damnation che, pur semplicistico rispetto ai platform veri e propri, dovrebbe inserire un tocco di novità e di varietà a tutto il gameplay. Se queste idee possono ricordare alla lontana titoli come Prince of Persia, dove salti tra piattaforme lasciavano spazio a combattimenti acrobatici, in Damnation la cosa si fà più indistinta, lasciando inoltre la libertà al giocatore di scegliere la strada migliore per raggiungere l’obbiettivo designato.
Oltre a queste due sessioni, rispettivamente TPS e Platform, ecco che si aggiunge anche il mondo delle corse. In molti livelli, infatti, sarà possibile gestire alcuni veicoli (come ad esempio una moto), e percorrere con essi vasti tratti e liberarsi così di molti avversari. Da quanto visto fino ad ora, però, la gestione dei mezzi di trasporto pare abbastanza insipida ed irrealistica, ma siamo fiduciosi per un netto miglioramento nella versione completa del titolo.
Per finire, inoltre, non bisogna dimenticare dell’ambientazione del gioco. Nell’America alternativa del XX secolo, infatti, esistono ancora gli antichi indiani d’America, che saranno ben felici di insegnarci qualche potere misterioso. Tra queste capacità "magiche", Damnation può annoverare una particolare vista, che ci permetterà di vedere oltre muri e pareti, e altre diavolerie sciamaniche.
Tirando le somme sul gameplay, la componente platform del titolo risulta senz’altro quella più interessante e divertente, cosa che riuscirà, si spera, un discreto valore all’intero gioco.
L’unico lupacchiotto buono? un lupacchiotto pieno di piombo!
Tra i deserti del Far West
Parlando della componente tecnica del titolo, non si può non spendere qualche parola sul motore grafico e sull’aspetto puramente visivo di Damnation. Texture a tratti scadenti e tratti davvero ben disegnate e modelli poligonali un tantinello irrealistici, concorreranno a creare un universo Steampunk tutto sommato accattivante. La fusione di antico e futuristico, di Western e Fantascienza, riesce a donare quella qualità stilistica altrimenti svilita da un comparto tecnico sotto gli standard odierni.
Punto davvero negativo di tutto il comparto tecnico sarà sicuramente il motore fisico che, per quanto abbiamo potuto osservare, pare irrealistico e incapace di donare pesantezza e concretezza ai vari modelli poligonali. Naturalmente, la qualità complessiva del motore grafico sarà sostenuta dall’Unreal Engine 3, oramai fin troppo abusato da molti sviluppatori videoludici.
Per quanto riguarda il sonoro, invece, non abbiamo avuto modo di farci un’idea concreta sulle musiche e sulla qualità sonora del titolo, pertanto rimandiamo ogni giudizio alla futura recensione.
La grafica del titolo appare un po’ acerba nel suo insieme
In Conclusione
Oramai manca pochissimo alla release ufficiale del titolo, prevista per gli ultimi giorni di Aprile 2009. A conti fatti, dunque, Damnation pare puntare molto sulla componente Platform, diventando così una specie di Prince of Persia con le pistole. Forte anche di un’ambientazione accattivante, il titolo potrebbe puntare ad un vasto pubblico, ma è ancora da vedere quanto di quello che verrà presentato potrà piacere e divertire.
Non resta che attendere una nostra prossima recensione per farsi un’idea un po’ più completa su questo titolo marchiato Codemaster e Blue Omega.