X-MEN ORIGINS WOLVERINE – Anteprima Wolverine Le Origini
Dal fumetto al Videogame, passando per il Film
Che gran periodo gli anni ’60, o almeno, che gran momento per i fumetti dei supereroi, che in quegli anni sono cresciuti e si sono espansi. Il merito lo si deve attribuire, in massima parte, a un grande genio come Stan Lee, che con i suoi "super eroi con super problemi", ha dato vita a personaggi carismatici e unici, tra i quali spiccano Spider-Man, i Fantastici Quattro, Hulk e, in merito a questa anteprima, gli X-Men. La sua idea di base era semplice: l’eroe non deve combattere solo contro i super cattivi, ma anche con la sua identità segreta, con i suoi poteri (dai quali derivano enormi responsabilità), e con il mondo che lo circonda. Per gli X-Men vale la stessa storia. Loro sono mutanti, dotati di straordinarie capacità, ma mal visti dal resto del mondo per via della loro diversità. Tra questi uomini X, uno si è ritagliato una cospicua fetta di Fan: Wolverine, alias Logan, l’istintivo guerriero dotato di uno scheletro adamantino e di un bel paio di artigli retratili, che ora si appresta a sbarcare al cinema con un film incentrato sulla sua storia. Naturalmente, insieme al film, ecco che noi videogiocatori potremo impersonarne l’imponente figura su Xbox 360 e Playstation 3, il tutto sviluppato dalla Raven Software e distribuito da Activision.
Le origini di un supereroe
Wolverine è un personaggio fin troppo famoso e ben poca gente, oramai, ne ignora le origini. Nonostante tutto, la trama alla base del gioco (e del film), per chi non sapesse a cosa andrà incontro, dovrebbe essere la seguente.
Il passato di Logan, alias Wolverine, è avvolto nel mistero. La sua vita precedente, quella di quando ancora gli X-Men erano un puntino lontano, è chiusa ermeticamente nei suoi ricordi, ma piano piano la memoria riaffiora. Il nostro Wolverine rimembra la sua vera famiglia, il suo vero nome, la sua vera data di nascita (il secolo è il XIX), e una storia che non avrebbe mai sognato di possedere. Da quando era entrato nel terribile progetto Arma X, che aveva sfruttato la sua capacità di guarire miracolosamente per innestargli uno scheletro di Adamantio (con tanto di unghione retrattili), il suo passato era svanito, scomparso sotto il duro metallo del suo nuovo io. Toccherà a noi, nei panni di Wolverine, rivivere il suo passato e sconfiggere nuovi e vecchi avversari.
Ma così come il film non si limiterà a ripassare le annate fumettistiche del nerboruto eroe (cosa abbastanza impossibile vista l’enorme mole), anche il videogioco sfrutterà la licenza per aggiungere qualche passo in più, perchè i ragazzi della Raven sono decisi a divertirsi, e divertire, senza limitarsi a trasporre videoludicamente quello che apparirà su grande schermo.
Duro a morire
Se mai esistesse un epiteto perfetto per descrivere Wolverine, sarebbe questo. Il guerriero canadese possiede ben più di sei unghie taglienti, visto che il suo gene X gli dona la capacità di rigenerare i tessuti con una velocità inimmaginabile, così che ogni ferita, anche la più grave, diverrà un invisibile cicatrice nel giro di pochi secondi (o minuti). Nel gioco tutto questo dovrebbe costituire un importante elemento per le battaglie.
Immerso nel mondo degli action più puri, "Wolverine: Le origini" ci trasporterà nel bel mezzo di battaglie vaste, con numerosi nemici pronti a farci la pelle. Per sopravvivere in quest’orgia di sangue, il nostro eroe potrà contare sulla sua capacità di guarigione e sulle sue durissime e taglientissime armi. Quando verremo colpiti, infatti, dopo poco il taglio si chiuderà lasciando solo una chiazza di sangue a dimostrare la passata ferita. Come Logan ci ha insegnato, più il nostro eroe verrà colpito più la sua rabbia crescerà, così da aumenterne potenza e velocità, rendendolo ancor più una vera e propria arma da guerra umana. Tutto questo, fuso con i combattimenti, che dovrebbero essere velocissimi e brutali, renderà l’esperienza di gioco frenetica e distruttiva.
Oltre a quanto elencato più sopra, il nostro protagonista potrà mparare nuove mosse con il proseguo dell’avventura. Si spazierà da frenetici attacchi con gli artigli, sino alla possibilità di rispedire al mittente bombe, granate e missili. Interessante, inoltre, la possibilità, negli scontri più difficili, di visionare punti deboli dei nemici o la giusta strada da prendere.
In linea di massima, dunque, questo "Wolverine: Le origini" dovrebbe trattarsi di un hack’n’slash puro e semplice, fatto di combattimenti vastissimi e frenetici e nuove combo da imparare per distruggere gli avversari. Se quanto Raven Software ha in mente si concretizzerà anche al momento dell’uscita del gioco, dal punto di vista del gameplay, Wolverine potrebbe distruggere le dicerie che vogliono i giochi tratti dai film dei meri gadget commerciali.
Si prevedono guai… naturalmente per l’elicottero!
Wolverine tra Texture e Poligoni.
Per concludere questa veloce anteprima nel mondo di Wolverine, non potevamo esentarci dal giudicarne il comparto tecnico. Da questo punto di vista, secondo il vasto pubblico al quale il gioco è diretto, la grafica si presenta pulita e davvero bella, con poligoni curati e texture solitamente ben gestite. Davvero riuscitissima la figura di Wolverine, qui ricalcata sulle fattezze di Hugh Jackman. Il nostro eroe si muoverà e combatterà proprio come l’attore, andando oltre la mera somiglianza.
Da quanto è possibile visionare sino ad ora, è possibile dire veramente poco sulla qualità delle animazioni (anche se dai video paiono più che buone) e sulla stabilità del motore grafico, pertando lasciamo i giudizi alla futura recensione, così da poter dare un parere più completo sulla faccenda. Ciò che è possibile azzardare, sin da ora, è che si denota una certa cura sull’aspetto visivo e sonoro, e tutto ciò non può che lasciare ben sperare.
La somiglianza con l’attore è impressionante
In conclusione
Atteso per gli ultimi giorni di Aprile 2009, questo "Wolverine: Le origini" potrebbe essere un acquisto intelligente per gli amanti del personaggio e del genere. Ancora abbiamo ben pochi elementi per capire fino a che punto il gioco possa distanziarsi dall’idea che le trasposizioni videoludiche dei film siano solo spazzatura, ma siamo comunque fiduciosi sulle capacità di Raven Software e della Activision. Naturalmente, per sapere quanto gli sviluppatori abbiano svolto un ottimo lavoro, dovremo aspettare la release ufficiale del titolo.