Prince of Persia – Anteprima Prince of Persia
La rinascita
Dagli Ubidays di Parigi 2008, con grande attesa e la speranza di una vera rinascita dopo il non entusiasmante Assassin’s Creed, Ubisoft è stata felice di mostrare al mondo le prime vere immagini di un felicemente rinnovato Prince of Persia, attualmente in produzione per Playstation 3, Xbox 360 e PC (Microsoft Windows), con un titolo complementare che arriverà su Nintendo DS con il nome PoP: The Fallen King. Questo quarto capitolo della saga ha destato non poco interesse nei 1,400 spettatori presenti, rimasti letteralmente estasiati da quanto visto, tanto da lasciare stupiti persino gli sviluppatori, non preparati ad un tale successo.
Episodio che si è riproposto nemmeno due mesi dopo all’E3 di Los Angeles, dove questo titolo si è guadagnato altri commenti favorevoli e una nomination come "Best of Show", confermando così le grandi aspettative che Ubisoft e i fan vi hanno riposto.
Un nuovo principe
Il quarto capitolo della famosa serie di Ubisoft abbandona la vecchia storia per dedicarsi ad un filone del tutto differente, con un nuovo protagonista che mantiene sì qualche aspetto del caro e vecchio principe, come lo stile "dark", il carattere sarcastico e le immancabili abilità acrobatiche, ma vanta anche un’impronta originale e unica, che non vuole confondere il presente con il passato. Il nuovo principe (che sembrerà chiamarsi Dastan, ma non se ne ha alcuna certezza) è un avventuriero legato solo al presente, che vive alla giornata, attimo dopo attimo, emozione dopo emozione. Uno spirito libero, determinato ma talvolta troppo sicuro di sè e superficiale, capace di crearsi uno stile ma anche di privilegiare la funzionalità al lusso quando necessario, come dimostrano l’elegante e vistosa sciarpa/turbante e, dall’altra parte, i più pratici gambali protettivi. Grande sorpresa ha destato però la presenza di una compagna di viaggio, l’affascinante Elika, ragazza dai poteri speciali che affiancherà il principe nelle sue imprese e che conosceremo meglio più avanti.
Elika, la nuova Yorda
Chi ha giocato ad ICO non può aver dimenticato la fragile e pura compagna di viaggio del protagonista, Yorda, ragazzina dai poteri speciali che il piccolo eroe del gioco tenta di salvare dall’oscura fortezza. Ebbene, per chi la ricorderà non saranno difficili i paragoni con la più matura e femminile Elika, nuova compagna di avventure del tenebroso principe, anch’essa speciale e altrettanto misteriosa. A primo impatto, la protagonista femminile del nuovo Prince of Persia sembra veramente essere la versione adulta della timida ragazzina dell’esclusivo gioco Sony, sia per il suo stile che per le sue capacità: il leggero soprabito che indossa ricorda la veste sgualcita della piccola Yorda, mentre i suoi poteri "luminescenti" si accostano facilmente alla luce pura che la protagonista di ICO sprigionava per attivare i meccanismi della fortezza. Non si conosce ancora la fonte dei poteri di Elika, ma si nota sin da subito come il suo aiuto sia decisamente più importante di quello che Yorda o le altre figure femminili della saga di Ubisoft siano riuscite a dare ai loro compagni. A differenza della sempre deludente Farah, la nuova compagna del principe affiancherà quest’ultimo in ogni momento, supportandolo nelle sue spettacolari mosse acrobatiche o durante i combattimenti con delle letali combo d’attacco. La sua capacità di smaterializzarsi e spostarsi come una teleporter la rende già indispensabile per il principe, ma sembra che i suoi poteri aumenteranno ancor di più man mano che si proseguirà nel gioco.
Dopo queste brillanti dimostrazioni l’unico dubbio sulla bella Elika rimane la sua intelligenza artificiale: questo argomento ha dato non pochi grattacapi agli sviluppatori i quali non vogliono commettere il minimo errore ed arrivare alla pubblicazione con delle solide certezze. Il tempo a disposizione non è più molto, ma sin’ora la gestione del personaggio non ha mai dato grossi problemi e agli studi di Montreal tutti sono sicuri che ogni imperfezione verrà corretta egregiamente.
Arte pura
L’innovativa interazione fra i due personaggi, la trama originale e il nuovo stile di combattimento non sono le uniche novità di questo sorprendente Prince of Persia. Quella più importante infatti salta subito all’occhio del giocatore, che non può non rimanerne stupito.
Una stupefacente e rinnovata veste grafica darà finalmente lo spazio meritato agli splendidi artworks dei ragazzi degli studi canadesi, i quali, sfruttando un cel shading in 3D molto curato, potranno dare del loro meglio nelle forme dei personaggi, nelle colorazioni, nei contrasti di luce e ombra, nei giochi di luce (sublimi) e nel dettaglio grafico, che anche nelle minime cose si rivela altissimo. Il risultato che ne viene fuori è poesia artistica, uno stile unico e originale, a metà tra la graphic novel e il realismo tridimensionale, un mix tra fumetto e 3D che sostituisce ai modelli dei personaggi veri e propri artworks animati, opera dei migliori designer di Montreal, sovrapposti a scenari in computer grafica con una definizione degna della next-gen. Il punto di forza di questo nuovo titolo Ubisoft sarà proprio il suo inconfondibile stile, che sfrutterà la potenza delle macchine di terza generazione per realizzare un’armonia perfetta tra la finezza artistica e l’incredibile dettaglio, con una danza di luci ed ombre in grado di estasiare il giocatore, soprattutto durante i combattimenti (come già detto sopra) o le sequenze animate.
Esplorare il mondo liberamente, scegliere l’andamento della propria storia, affrontare mille insidie e combattere avversari sempre più forti sarà sicuramente un’esperienza entusiasmante, ma questa magnifica resa grafica la renderà indimenticabile.
The Corruption
L’antagonista principale in questo nuovo capitolo di Prince of Persia sembra essere una sostanza organica oscura che inquina tutto ciò con cui viene a contatto. Essa nacque dal malvagio Ahriman, che guidato dall’invidia e dall’odio diffuse le tenebre nel mondo, le quali infettarono i cuori degli umani e rilasciarono proprio questa sostanza che contaminò fisicamente i cieli e la terra: la “Corruption”. Insaziabile e letale al tatto, la Corruption si sparse velocemente in tutto il mondo, uccidendo o cambiando radicalmente tutto quello che si trovava nel suo cammino. Coloro che si arresero vennero uccisi, quelli che vennero salvati da Ahriman divennero esseri corrotti legati al suo servizio. Al culmine della sua potenza Ahriman radunò i suoi servi per formare un esercito. Alla maggior parte dei suoi vassalli l’oscuro signore concesse poco, trasformando questi uomini e donne in semplici involucri al servizio del suo esercito, in vita solo per servirlo.
Ad alcuni prescelti, invece, i “Contaminati”, fu permesso di mantenere la propria volontà: a questi esseri Ahriman garantì il potere che chiedevano. In cambio essi avrebbero servito il loro signore guidando il suo esercito nella battaglia contro Ormazd (di cui al momento non si sa di più), od offrendo le proprie abilità ai bisogni della guerra. Al tempo in cui lo scontro iniziò vi erano molti di questi Contaminati, ma man mano che la guerra infuriò essi morirono uno dopo l’altro, e quando Ahriman cadde definitivamente, ne rimasero in vita pochi. Essi vennero sigillati nell’Albero della Vita, intrappolando Ahriman e diventando la sua debolezza invece che la sua forza.
Risposte che Ubisoft ci svelerà solo a Natale 2008, probabile data di uscita di questo nuovo capitolo di Prince of Persia.