La Nintendo continua a volare
Sforando le più rosee aspettative iniziali, la Nintendo raggiunge e supera ogni giorno nuove vette di vendita e di guadagni. Basti pensare che ad oggi, in giro, ci sono ben 96 milioni di Nintendo DS – in incessante aumento – che fruttano tanti bei dollari alla casa nipponica, facendo sicuramente contento tale Satoru Iwata, che se la ride giustamente. Niente male vero?
Ma non è certo finita qui. Qualcuno potrebbe pensare che già il solo DS, in procinto di essere aggiornato con l’uscente DSi, porti sulle spalle vendite e relativi guadagni a dir poco spaventosi… be’, in tal caso bisogna ricordare l’emblema della console-per-famiglie nonché innovazione di cui la stessa Nintendo va fiera: il Wii. Vicino al raggiungere le 45 milioni di unità vendute che, seppur meno della metà di quelle del fratellino portatile, sono comunque una cifra enorme contando quanto si diceva all’inizio, con i dubbi e le incertezze riguardo il target.
Ma allora dove si cela il segreto della Nintendo? Può essere che sia la sola forza del "casual-gaming" a tirare fuori certi risultati? Cioè il target generico e non incentrato sulla luminaria qualità per i pochi-eletti-aka-hardcore-gamers. Oppure sono proprio quei brand ventennali, i giochi first-party che danno la spinta? Di certo è una risposta difficile da dare, visto che su tutta la rete impazza la fervente diatriba tra chi difende e chi critica operato ed operazioni made by Nintendo. È come se ci fosse un ingrediente segreto, come si diceva poco prima, che il colosso di Kyoto dai 17 miliardi guadagnati (di dollari, ndR) a fine 2008, ha e non vuole svelare.
Tra le parole dispensate sia a favore che contro, come è giusto che sia, possiamo semplicemente concludere che viviamo una fetta di storia grazie alla succitata azienda, ora sta a noi ringraziarla o meno.
Purtroppo, o per fortuna, c’è la Nintendo.