La PETA contro Battlefield 3 per la crudeltà sugli animali
La divisione tedesca della PETA, nota e radicata organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali, accusa il recente Battlefield 3 di netta crudeltà gratuita sugli animali. E’ quanto accaduto in questi giorni in Germania, laddove i membri dell’organizzazione hanno puntato il dito sdegnati contro alcuni contenuti del titolo di DICE.
Nello specifico, sarebbe possibile (tra le altre cose) trafiggere sadisticamente un topo con un coltello da guerra, per poi sollevarlo dalla coda e scagliare via il suo corpo morto come se fosse spazzatura. La PETA ha giudicato inaccettabili tali contenuti, sostenendo che l’uccisione di animali virtuali può impressionare il più giovane pubblico maschile e indurlo a comportamenti violenti e brutali.
Ci sarebbe difatti una pericolosa e profondamente nefanda tendenza, in Germania e non solo, consistente nell’accentuarsi di episodi di torture e crudeltà verso gli animali, spesso da parte di giovanissimi carnefici. I principali responsabili, secondo l’organizzazione, non sarebbero solo i videogiochi violenti ma anche i film dello stesso calibro.
Inoltre, è stato anche fatto notare come pubblicizzare in questo modo atti di violenza immotivata, seppure rigorosamente su animali, può anche spingere le fasce deboli a considerare comportamenti analoghi nei confronti delle persone.