Ladri di monete virtuali in Corea
In Corea del Sud è stato recentemente arrestato un ragazzo che lavorava per una grande compagnia videoludica del posto. L’accusa? Aver collaborato con un collega del medesimo staff nel furto di dati e accounts dei giocatori. Il piano dei due si è tramutato in una simil rapina bancaria, dove coloro che sono stati danneggiati sono i poveri videogiocatori. Un piano niente male se ci pensate. Da Agosto 2010 a Maggio 2011, sono riusciti a rubare ben 82 account, per un totale di 8.000 miliardi di monete virtuali. La cosa più assurda è che i due malfattori hanno venduto le monete virtuali ad una compagnia di gold selling, totalizzando così un guadagno di 87 milioni di won, ovvero all’incirca 77 mila dollari.
Si tira un sospiro di sollievo che tutto sia successo in Asia e non da noi in Europa. Ma a pensarci bene, il terrore resta, perché anche sul suolo occidentale esistono società che forniscono moneta virtuale in cambio di soldi reali. Che non sia mai che nel nostro gioco preferito possa accadere altrettanto, dove qualche membro dello staff affascinato dalla possibilità di fare un "terno al lotto", possa commettere la stessa cosa, rovinandoci la nostra esperienza di gioco. E voi, cosa ne pensate a proposito? Meglio giocare senza porsi il problema, andando così alla cieca, o guardarsi bene dal registrare account in giochi online e di conseguenza fornire i propri dati?
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