Battleblog #1: Lars Gustavsson parla del multiplayer di Battlefield 3
Benvenuti al primo di una serie di post del Battleblog che accompagneranno i fan fino al lancio di Battlefield 3 il 28 ottobre! In questa serie di blog verranno approfonditi tutti gli aspetti del prossimo sparatutto di Electronic Arts.
Il primo post offre uno sguardo complessivo sulla filosofia del multiplayer di DICE grazie allo straordinario contributo del Lead Multiplayer Designer Lars Gustavsson.
Ecco una versione tradotta:
Quando Lars Gustavsson ricevette la missione di guidare il design della porzione multiplayer di Battlefield 3, I suoi pensieri andarono ai fan del predecessore, Battlefield 2, del 2005. Sapeva anche che I tempi erano maturi per aprire il gioco ad un pubblico più ampio.
Ciao Lars! Qual è stato l’obiettivo iniziale di design che tu e il tuo team avevate impostato per il multiplayer di Battlefield 3?
— Abbiamo pensato molto a Battlefield 2 e a come Battlefield 3 potesse relazionarsi ad esso. La mentalità in DICE durante lo sviluppo di Battlefield 2 era più o meno: “Gioca come intendiamo noi, o gioca a qualcos’altro”. Ora abbiamo fatto uno sforzo cosciente per capovolgere quella mentalità. L’obiettivo con Battlefield 3 è quello di offrire un’ampia varietà di esperienze di gameplay e di essere accoglienti verso chiunque. Non ti stiamo dicendo noi come giocare al videogame. Sei tu a scegliere.
Come si rispecchierà ciò in Battlefield 3?
— Parte di ciò sta nella varietà di modalità di gioco e nei tipi di ambiente in cui puoi giocare – dagli ampi campi di battaglia aperti che la gente ha imparato ad amare in Battlefield 2, alle crude mappe urbane con il loro focus sul combattimento più serrato. Combinare questi due elementi e aggiungere la distruzione e il nostro hub sociale Battlelog in un’unica confezione è qualcosa che credo nessun altro sia capace di fare – e questo rende doppiamente divertente per me renderne conto!
Da dove veniva la mentalità “gioca a modo nostro” e come si è arrivati al cambiamento?
— Penso fosse derivate dall’orgoglio verso le modalità di gioco uniche che abbiamo creato in DICE, come le modalità Conquest e Rush. Siamo ancora estremamente orgogliosi di loro, ma iniziando a lavorare su Battlefield 3 abbiamo avuto una discussione franca sulla nostra mentalità. Abbiamo discusso i punti di forza di Battlefield e sono venute fuori tante domande interessanti. Il teamplay deve essere basato sulla squadra, o può essere in un senso più generale di giocare insieme? Sono un giocatore inferiore se non voglio giocare in squadra? Se voglio il Team Deathmatch? Se voglio un gameplay con la sola fanteria? Quella discussione ci ha aperto veramente gli occhi e ha cambiato il modo in cui ci vediamo e ciò che avevamo intenzione di fare con Battlefield 3.
Battlefield 3 sarà il nostro miglior Battlefield finora. Il motore di gioco Frostbite 2 non ci permette solo di costruire spettacolari mappe multiplayer – ci permette anche di popolare quelle mappe con tipi di ambienti estremamente diversi. La classica mappa multiplayer di Battlefield sarebbe un tipo di campo aperto, ottimo per i tank, gli elicotteri e gli altri veicoli che entrano a far parte dell’azione. Ora noi portiamo il combattimento anche in densi ambienti urbani, definendo un forte contrasto con il gameplay rurale più aperto.
All’E3 quest’anno, abbiamo portato la mappa della modalità Rush Operation Mètro per farla provare hands-on ai visitatori. Sotto molti aspetti, questa mappa illustra la nostra filosofia di design multiplayer per Battlefield 3. Operation Métro inizia in un parco lussureggiante e vitale parco all’esterno del centro città di Parigi. Nel momento in cui gli attaccanti si spingono in avanti e prendono le due installazioni nemiche, lì finirebbe una normale modalità multiplayer in un normale gioco. In Battlefield 3, quello è solo l’inizio di un viaggio molto più grande; un viaggio che ti porterà in tre ambienti diversi e distinti, ognuno che richiede di rivalutare al volo le proprie tattiche di combattimento e il proprio equipaggiamento.
Dal parco dell’inizio, bisognerà spingersi sottoterra attraverso una buia sezione dei tunnel della metro bombardata, e poi di nuovo su nelle strade del centro fino al confronto finale davanti alla Borsa di Parigi. Questa transizione continua nella mappa tra zone contrastanti è qualcosa che a livello emotivo è molto di più della tipica arena multiplayer limitata. Per farvi capire la scala, ogni area differente in Operation Métro sarebbe abbastanza grande da ospitare un’esperienza molto buona di Team Deathmatch.
A proposito. Riporteremo il Team Deathmatch di nuovo nel menu multiplayer! E’ assente da Battlefield 1942, e per citare Lars Gustavsson “sarebbe quasi un crimine non offrire il TDM ai nostri fans, specialmente con la distruzione tattica e realistici movimenti dei soldati che il Frostbite 2 porta al gioco”. I nostri sforzi di far giocare Battlefield 3 come si vuole significa anche che si avrà la possibilità di giocare partite con la sola fanteria, per quel tocco più personale e ristretto.
In DICE siamo sempre stati orgogliosi delle nostre classiche modalità canoniche Conquest e Rush. Incarnano molto di ciò che rappresenta Battlefield: vasta scala e guerra totale di veicoli con un enfasi sul gioco di squadra. Ma concentrarsi quasi unicamente su queste modalità avrebbe significato sacrificare l’esperienza immediata di azione istantanea che un più serrato Team Deathmatch mode offre.
I fans della serie possono essere rassicurati sul fatto che le modalità Conquest e Rush sono tornate, più cariche e belle che mai. Completarle con il Team Deathmatch significa che ora ci sono ancora più modi per giocare a Battlefield. Dalla guerra totale coi veicoli al combattimento serrato di fanteria, dipende tutto dal tuo desiderio e dal tuo stile di gioco preferito. E ciò è solo una minima parte di ciò che ti aspetta nella componente multiplayer di Battlefield 3 – torneremo a breve per parlare di alter modalità multiplayer e delle nuove caratteristiche che cambiano il modo in cui puoi giocare.
Un’ultima domanda per te, Lars: Battlefield 3 ha sicuramente la portata più ampia della serie finora. Come state conciliando questo con il rivolgersi ai fan hardcore di Battlefield 2?
— Io prendo questo impegno in maniera umile. Ho il più profondo rispetto per I nostri fan di Battlefield 2, e so che ogni caratteristica che analizzo a fondo nel gioco può essere uno dei loro tesori che sto scombinando. J Più di tutto, sono felice per il ritorno alla serie originale di Battlefield dopo un’attesa di sei anni. Io ero Lead Designer per Battlefield 2 allora, e con Battlefield 3 penso che abbiamo le abilità e gli strumenti per creare qualcosa di davvero incredibile.
Rimanete con noi per BF3 Battleblog #2 la prossima settimana.