I PR di Duke Nukem minacciano chi ha recensito tropo negativamente il gioco

Chiunque scriva di videogiochi ha a che fare con le pubbliche relazioni e i PR delle varie compagnie, per la maggior parte gentili e molto professionali. Loro hanno bisogno di noi per la copertura dei loro titoli, tanto quanto noi abbiamo bisogno di loro per poter accedere ai progetti in via di sviluppo e ai codici di debug per le anteprime. Nei rapporti tra stampa e PR si può trovare a volte un po’ di diffidenza, ma raramente si può parlare di vera e propria inimicizia.

Questo finché il Redner Group, sul suo account Twitter, non ha pubblicato un’aperta minaccia a tutti i siti che hanno recensito Duke Nukem Forever troppo negativamente, annunciando che questi potrebbero non ricevere altre copie di giochi da recensire in futuro. Chiunque lavori nel campo dei videogiochi da un po’ di anni havrà sicuramente provato a scontrarsi con l’astio dei PR dopo aver pubblicato una recensione negativa, ma questa volta siamo davanti alla minaccia di una vera e propria lista nera, che tra l’altro potrebbe essere resa pubblica e visibile a tutti.

L’annuncio su twitter cita: "Molti sono andati troppo oltre con le loro recensioni… sceglieremo meglio a chi mandare i nostri giochi in futuro, sulla base di chi non avrà sputato veleno sul nostro prodotto. I voti bassi sono una cosa, le recensioni avvelenate… sono tutte un altro discorso". L’annuncio è stato in seguito cancellato, ma in molti hanno fatto in tempo a leggerlo e a catturare degli screenshots per documentare la cosa.

Attualmente Duke Nukem Forever ha uno score su Metacritic pari a 49 (per quanto riguarda la versione Xbox, ovvero quella principalmente inviata alla stampa specializzata). Per un gioco con un nome così conosciuto e per il quale sono stati fatti ingenti investimenti pubblicitari e di marketing, è effettivamente un punteggio così basso da lasciare stupiti.

In effetti, però, non c’è poi così da stupirsi: il gioco era già stato accolto tiepidamente dalla stampa dopo la preview ufficiale di Los Angeles, mentre tutta l’industria videoludica lo ha da sempre etichettato come "prodotto mai finito". E’ difficile trovare una buona recensione del gioco, anche se la versione Pc sembrerebbe essere un tantino migliore della controparte console. Il Duca venderà sicuramente tantissimo – Duke Nukem Forever è il più alto esempio di gioco le cui vendite non saranno più di tanto influenzate dalle critiche – ma certamente a nessuno piacerebbe vedere il proprio titolo trattato così male dai recensori.

Quello che c’è di scioccante in questo post di Twitter non è tanto il fatto di rischiare di finire su una lista nera solo per aver parlato male del Duca – è qualcosa che potenzialmente si potrebbe rischiare ogni volta che si da un voto troppo basso a un qualsiasi gioco – ma il fatto che il Redner Group redarrà una vera e propria lista pubblica indicando i nomi di chi, a loro dire, si sarà spinto troppo oltre con le critiche. Si tratta di un chiaro messaggio a chi recensisce giochi per professione: tenete a freno la lingua e state attenti a ciò che scrivete, altrimenti potreste rischiare di non avere la possibilità di parlare delle release future.
Dei colleghi di un sito in lingua inglese hanno contattato direttamente Jim Redner per un commento. Ecco qual’è stata la sua risposta:

"Ho con voi una stupenda relazione professionale, e spero di continuare a lavorare in questo modo con voi anche in futuro, se me lo permetterete. Credo fermamente che le recensioni siano molto soggettive. Ognuno è tenuto a dare la sua opinione, e per quanto questa sia diversa da quella di altri non si potrà mai considerare sbagliata. Non è mia intenzione fare il bullo con tutti, forse la nostra reazione è stata recepita in modo errato. Ho solamente dato voce a un’opinione comune tra noi: ho messo il mio cuore in questo progetto, e vorrei solamente che avesse il successo che merita. Spero che capiate."

Hanno fatto seguito altri post di scuse per la reazione su Twitter, così come alcune mail di scuse sono state inviate privatamente a dei recensori.
Dei PR hanno dichiarato che "Nel momento in cui un gioco riceve un voto basso, è importante capire che quella recensione e quel voto hanno l’intento di consigliare ai consumatori se acquistare o meno il gioco in questione. Bisogna però considerare il voto anche come opportunità per capire cosa è piaciuto e non è stato criticato, per utilizzarlo nel prossimo gioco." In altre parole, questa dichiarazione fa capire che i voti bassi non sono dati per cattiveria, ma sono semplicemente un mezzo che il recensore utilizza per mettere sul piatto cosa gli è piaciuto o meno di un determinato gioco.

Per quanto ci riguarda, noi di Gamesource – ci teniamo a ribadirlo per quanto ovvio – possiamo garantirvi la nostra imparzialità, sia per la recensione di Duke Nukem Foreverche potete leggere qui – che per il resto delle nostre pubblicazioni.

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