Ubisoft difende Assassin’s Creed: Revelations e mira a punteggi elevati
Alexandre Amancio, creative director per Assassin’s Creed: Revelations, ha rilasciato un’intervista a Game Informer, difendendo a spada tratta l’atteso ultimo capitolo dedicato Ezio Auditore. Non solo, tale prodotto, non sarebbe stato concepito frettolosamente (siamo al terzo AC in tre anni), ma sarebbe anche perfettamente in grado di riscuotere punteggi di critica elevati, nella fattispecie almeno un 90 (pensiamo alla scala di Metacritic).
L’effettivo di sviluppo di Revelations avrebbe richiesto 12 mesi di lavoro, tuttavia il suo concepimento, secondo Amancio, risale già a un anno prima e oltre. Vorrei sottolineare il massiccio lavoro dietro questo nuovo titolo, dice. Lo studio di Montreal è uno dei più grandi, con i suoi 2000 dipendenti circa. Certo non tutti lavoravano a questo progetto ma la maggiorparte si. Revelations, inoltre, è il frutto di un lavoro incrociato tra vari studios. I ragazzi di Quebec City, quelli di Singapore, quelli di Annecy in Francia, quelli di Bucharest, quelli di Massive in Svezia, tutti hanno collaborato alla lavorazione.
Certo coordinare un lavoro così esteso e frammentato non sarà stato neanche tanto semplice. Da Ubisoft però si dicono fieri del risultato ottenuto e puntano al top delle valutazioni. Sarà così?