Sviluppare giochi per 3DS e NGP costa. Anche troppo

Sono finiti i tempi in cui i publishers potevano fare affidamento, per progetti "minori", sulla convenienza delle portatili. Quei tempi sono scaduti con lo spegnersi progressivo della passata generazione, la quale lascia ormai il posto all’avvicendarsi delle nuove super-portable: 3DS e NGP. Le più che elevate prestazioni di questi nuovi hardware, si traducono in un aumento di tecnologie impiegate, di lavoro e di tempo da parte degli sviluppatori, tanto che, per fare un esempio, i titoli del lancio 3DS sono costati due o tre volte in più di quelli del normale DS.
 

Le incredibili potenzialità di questi nuovi gioielli videoludici sono accompagnate da aspettative altrettano straordinarie. Per non deluderle, è necessario sfruttare al massimo le caratteristiche di entrambe, dalla grafica all’accuratezza degli ambienti virtuali. Se non si dispone di ingenti finanziamenti sin da subito, tutto questo risulta impossibile.
E’ l’opinione di due collaudati team del settore, Gritponite Games e Rebellion. Proprio per conto dell’ultima azienda, il co-fondatore Chris Kingsley afferma che la sfida più grande per progetti inerenti la nuova generazione di portatili, sarà proprio disporre del denaro adeguato. Un discorso che rientra nell’ambito della sfida portable vs. smartphones, dal momento che gli standard non saranno gli stessi ma la differenza non è certo poca: il fenomeno Angry Birds, per iPhone, è costato $ 140.000; si stima che i costi di produzione di giochi per 3DS e NGP, mediamente, siano superiori al milione di dollari.
 

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